venerdì 25 novembre 2022

Mimmo Patania "Un cursillista che si racconta"

 Mimmo Patania 

Un bel momento di festa

 

E’ stato presentato ad Augusta, presso il salone comunale, alle 18 del 24 novembre, il libro autobiografico scritto da Mimmo Patania, decano dei pescatori di Augusta, e cursillista dell’ultreya di Augusta.


“Di acqua di mare e conzo” è il titolo di un libro di memorie vive, il racconto appassionato di una vita trascorsa a contatto con il mare, con le sfide, le difficoltà e le gioie di un mestiere antico, proprio della tradizione augustana e oggi quasi scomparso.



Domenico Patania, ovvero Mimmo, cursillista, fa anche parte della confraternita di Sant’Andrea, che riunisce da decenni i pescatori augustani.  


Ne parla Valeria Paci che ha collaborato con Patania nella stesura dei contenuti del libro. “Da quando non pesca più ha iniziato a scrivere le sue memorie di pescatore “. “Il linguaggio che usa nei suoi racconti, oggi non è più parlato. Una lingua, se non viene parlata, muore o si dimentica, in questo lavoro c’è anche il desiderio di salvaguardare un linguaggio antico, un vero tesoretto da tramandare. Non usa il siciliano che parliamo abitualmente, ma usa parole antiche che non si conoscono e non sono accessibili a tutti”.


Presente il Prof. Augusto Aliffi, Presidente del Consorzio Syrakosia, fondatore del Museo del mare frutto di un’attività costante di studio, ricerca e raccolta di un patrimonio davvero notevole messo a disposizione dei siracusani e di chiunque abbia voglia di immergersi nella tradizione vivente del mare siracusano”. 

Nel libro, oltre al racconto autobiografico “ ci sono dei riferimenti alla vita quotidiana, considerazioni sul valore del lavoro e del sacrificio,  .”.

Tra tutti i momenti che descrive c’è una bellissima “Vivenza”.

“C’è il momento in cui il padre decide che deve abbandonare gli studi per iniziare a lavorare come pescatore, oppure l’impossibilità di giocare con i ragazzini della sua età, perché con la barca tornava a casa sempre troppo tardi. In una occasione, gli dissero che se avesse voluto giocare con i suoi coetanei si sarebbe dovuto buttare in mare e raggiungere la riva a nuoto, lui lo fece davvero. L’infanzia un po’ gli è stata rubata, ha cominciato a lavorare a otto anni-

 

Scrive la prof.essa Valeria Paci, nel ruolo di correttrice di bozza " Se rovisti dentro una storia antica, li ritroverai di sicuro lì dove li avevi lasciati, i tuoi cari. Un po' per nostalgia, un po' per un senso forte di famiglia e di attaccamento, io e Mimmo abbiamo 'scaminato' tra i conzi, le nasse e i gamberetti. Con pazienza, lungimiranza e tenacia abbiamo cominciato a scavare tra le onde, con larghe bracciate e a volte pure bevendo un bicchiere di vino e acqua di mare. Ci siamo fatti sferrare, accarezzare, navigare dai ricordi, fieri di essere coscientemente parte di un flusso di vite nel cui sangue scorre, come un amico pazzo, il mare."  Un mare sapientemente illustrato nella serata, attraverso le storie vissute e raccontate nel libro, affinché vengano ricordate e raccontate le avventure dei pescatori di un tempo, quelli che partivano da Augusta per arrivare in Calabria, trasportati dalle imbarcazioni a vela, con l'aiuto del vento e dei remi.

                                             Luigi Majorca

Nessun commento:

Posta un commento