Un bel momento di festa
E’ stato presentato ad Augusta, presso il salone comunale, alle 18 del 24 novembre, il libro autobiografico scritto da Mimmo Patania, decano dei pescatori di Augusta, e cursillista dell’ultreya di Augusta.
Domenico Patania, ovvero Mimmo, cursillista, fa anche parte della confraternita di Sant’Andrea, che riunisce da decenni i pescatori augustani.
Ne parla Valeria Paci che ha collaborato con Patania nella stesura dei contenuti del libro. “Da quando non pesca più ha iniziato a scrivere le sue memorie di pescatore “. “Il linguaggio che usa nei suoi racconti, oggi non è più parlato. Una lingua, se non viene parlata, muore o si dimentica, in questo lavoro c’è anche il desiderio di salvaguardare un linguaggio antico, un vero tesoretto da tramandare. Non usa il siciliano che parliamo abitualmente, ma usa parole antiche che non si conoscono e non sono accessibili a tutti”.
Nel libro, oltre al racconto autobiografico “ ci sono dei riferimenti alla vita quotidiana, considerazioni sul valore del lavoro e del sacrificio, .”.
Tra tutti i momenti che descrive c’è una
bellissima “Vivenza”.
“C’è il momento in cui il padre decide
che deve abbandonare gli studi per iniziare a lavorare come pescatore, oppure
l’impossibilità di giocare con i ragazzini della sua età, perché con la barca
tornava a casa sempre troppo tardi. In una occasione, gli dissero che se avesse
voluto giocare con i suoi coetanei si sarebbe dovuto buttare in mare e
raggiungere la riva a nuoto, lui lo fece davvero. L’infanzia un po’ gli è stata
rubata, ha cominciato a lavorare a otto anni-
Scrive la prof.essa Valeria Paci, nel ruolo di correttrice di bozza " Se rovisti dentro una storia antica, li ritroverai di sicuro lì dove li avevi lasciati, i tuoi cari. Un po' per nostalgia, un po' per un senso forte di famiglia e di attaccamento, io e Mimmo abbiamo 'scaminato' tra i conzi, le nasse e i gamberetti. Con pazienza, lungimiranza e tenacia abbiamo cominciato a scavare tra le onde, con larghe bracciate e a volte pure bevendo un bicchiere di vino e acqua di mare. Ci siamo fatti sferrare, accarezzare, navigare dai ricordi, fieri di essere coscientemente parte di un flusso di vite nel cui sangue scorre, come un amico pazzo, il mare." Un mare sapientemente illustrato nella serata, attraverso le storie vissute e raccontate nel libro, affinché vengano ricordate e raccontate le avventure dei pescatori di un tempo, quelli che partivano da Augusta per arrivare in Calabria, trasportati dalle imbarcazioni a vela, con l'aiuto del vento e dei remi.
Luigi Majorca
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