venerdì 30 giugno 2023

OSARE CON P. LUIGI ARENA

 



Di Filetti Cristina
Domenica 25 giugno 2023 padre Luigi Arena, cursillista sin dal 1999, ha ricevuto dal Vescovo S.E. Mons. Mimmo Battaglia il possesso canonico della parrocchia dei Sacri Cuori di Secondigliano.

I Parrocchiani hanno avuto modo di conoscere P. Luigi, hanno avuto da lui consigli nei momenti difficili, è stato luce guida durante le lezioni di educazione religiosa e da oggi inizia un nuovo cammino per e con la comunità. 









Già da qualche tempo padre Luigi è qui a vostro servizio e oggi stiamo rendendo ufficiale pubblica questa scelta della Chiesa perché insieme possiate osare nel nome del Vangelo siate cristiani autentici essere cristiani autentici significa fare del Vangelo la scelta di vita senza Vangelo non siamo cristiani. Il Signore ci dice di non aver paura è un Dio che ci ama e che si fida di noi... La speranza quella autentica è quella che non si arrende mai. Il Signore ci dice :non avere paura, io sono con te.! Nessun passerò cade senza il volere di Dio.... Se c'è una sofferenza, se c'è un dolore non è Dio che ce lo da. Dio è coinvolto nella nostra vita sempre in ogni momento in ogni situazione non ci lascia soli per questo non dobbiamo avere paura, il Signore cammina accanto a noi. Noi valiamo molto più di molti passeri, la nostra vita è preziosa non scoraggiatevi Mai! Io sono la vostra forza.  Dio è dentro le tue lacrime... Non ce ne accorgiamo perché siamo prigionieri delle paure... Dobbiamo liberarci dal pregiudizio, liberaci dalle paure. Siate sempre liberi e amate la vostra libertà. Ripartite dal Vangelo.

Sottolineiamo due aspetti dell’omelia per noi cursillisti:”

-“Essere cristiani autentici significa fare del Vangelo la scelta di vita” (Vivenze);

-"Noi voliamo molto più di molti passeri”, (Essere delle aquile).



C.F.

 

sabato 24 giugno 2023

VOI VALETE PIU' DI MOLTI PASSERI

 

OMELIA XII domenica del Tempo Ordinario. Anno A

di PAOLO SCQUIZZATO

Mt 10, 26-33

Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. […] 31Non abbiate dunque paura: 



voi valete più di molti passeri!





Questo versetto può indurre a pensare che la morte del passero sia volontà del Padre, ossia di Dio. Fuori di metafora, ci si è portati dentro per tanto tempo – troppo – l’idea che possa essere volere di un dio-sadico la morte di qualcosa o di qualcuno; che sia sua volontà, ad esempio, la morte di un bambino o a provocare – o permettere – una malattia, un disastro naturale, una pandemia. Insomma, ci si porta dentro purtroppo ancora l’ancestrale monito: «Non cade foglia che Dio non voglia».
In ambito cristiano, frasi tipo ‘l’ha preso con sé; ha strappato il fiore più bello per averlo accanto a sé…’, non hanno alcun senso.
Questo brano di Matteo continua ad essere tradotto in maniera fuorviante. Il testo originale, tradotto letteralmente, suonerebbe così: «Uno [dei passeri] da essi non cadrà, senza il Padre di voi». Non si parla di ‘volontà’ del Padre, ma semplicemente che un passero non cadrà a terra senza che lui ne sia in qualche modo partecipe, e non responsabile!


«Nel cosmo e nella storia degli uomini, Dio non fa nulla in più di ciò che operano le creature. La forza creatrice non agisce accanto o al posto delle cose o delle persone, ma le alimenta in modo che esse siano e possano operare» (Carlo Molari).
Il nostro Dio non interviene in maniera arbitraria nelle vicende umane, e di conseguenza non ha alcun potere sulla morte, la sofferenza, la violenza, la malattia… L’amore non si sostituisce all’amato, non lo scavalca, togliendogli le castagne dal fuoco. L’Amore non salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza.
Tutto accade, tutto si svolge nel mondo secondo una sceneggiatura che non è dato comprendere e modificare, ma noi sappiamo altresì che alla fine ‘nulla andrà perduto’.

«Dio non si colloca tra salute e malattia, ma tra disperazione e fiducia. Dio sta riflesso più profondo delle lacrime, per moltiplicarne il coraggio. Non placa le tempeste, dona energia per continuare a remare dentro qualsiasi tempesta. E noi proseguiamo nella vita per il miracolo di una speranza che non si arrende, di cuore che non disarmano» (Ermes Ronchi).

«Tutto è dove deve essere e va dove deve andare: al luogo assegnato da una sapienza che (il cielo sia lodato!) non è la nostra» (Oscar Milosz).

E’ TEMPO DI IMPEGNARSI

Di Luigi Majorca

Si rinnovano gli incarichi dell’associazione del movimento dei Cursillos di Cristianità in seno alla diocesi di Siracusa.



Nominati con separate votazioni i responsabili delle 5 ultreyas, giorno 15 giugno nel salone della chiesa di S. Corrado di Siracusa si è proceduto alla investitura dei responsabili della Scuola Responsabili ed alla individuazione dei tre candidati al ruolo di Coordinatore per il triennio 2023-2026.

Così sono sati scelti:


Per il gruppo pre-cursillo il fratello Giulio Morello


Per il gruppo post-cursillo la sorella Lina Coco







Per il gruppo materiale e finanze il fratello Salvatore Cimino





Per il gruppo Segreteria la sorella Luisa Giuffrida





Per il gruppo intendenze la sorella Carmela Fileccia





Per il gruppo stampa il fratello Luigi Majorca





Per la nomina a  coordinatore o coordinatrice sono stati designati Giuseppe Tringali, Luisa Giuffrida e Fabio Russo.




Vorrei sottovoce ricordare che le elezioni non sono il fine dei Cursillos, ma solo il mezzo attraverso il quale si scelgono le persone più adatte a far conseguire l’obiettivo apostolico principale, che è l’Evangelizzazione degli ambienti e che la Scuola Responsabili è una struttura formativa importante ed indispensabile per i suoi partecipanti che hanno voglia di imparare, che non si sentono degli “arrivati”, che hanno solo aspirazione di servizio, che hanno fatto dell’umiltà la loro ragione di vita.

Infine sottolineo, che “il ricambio generazionale degli organi dell’associazione, mediante la rotazione  dei cd. responsabili apporta grandi benefici alla vitalità dell’associazione stessa: è una opportunità di crescita creativa e di spinta per l’investimento formativo; rinvigorisce la fedeltà al carisma di cursillisti, dà respiro ed efficacia all’interpretazione dei segni dei tempi post-moderni per  nuovi e più efficaci progetti di apostolato.

LM

 

sabato 17 giugno 2023

SIAMO CHIAMATI A VIVERE DA DIO

 OMELIA XI domenica del Tempo Ordinario. 

Di Paolo Scquizzato
Mt 9, 36-10, 8
Il Nazareno guarda il cuore di una moltitudine di gente comune. E vi scorge messe abbondante, frutto bello da raccogliere tirandolo fuori dai gangli dell’ombra.
Ciò di cui vi è bisogno – dice Gesù – non è certamente di preti! (gli operai citati nella pagina evangelica). Di questi ahimè ce n’è fin troppi… C’è bisogno piuttosto di donne e uomini che siano mossi da compassione, e che con coraggio si pongano a fianco degli offesi della storia.
‘Dio nessuno l’ha mai visto, ricorda Giovanni (1, 18), semplicemente perché se ne può fare solo esperienza. Nessuno vede i propri occhi, ma possiamo vedere attraverso questi.

Il Mistero è da incarnarsi più che da contemplare. Siamo chiamati a ‘vivere da Dio’ piuttosto che ‘vedere Dio’.
Gesù invita dunque a incarnare Dio vivendo da Dio: guarite, risuscitare, sanate, date…
E per questo mette insieme una compagnia di uomini di cui abbiamo anche i nomi… tutti maschi. Ma mi piace pensare che quei dodici siano solo un simbolo per indicare che sta per nascere qualcosa di nuovo, un passaggio di soglia rispetto ai ‘dodici patriarchi’ e le ‘dodici tribù d’Israele’.
Dev’essere così: come incarnare il cuore di Dio senza che vi sia all’opera il cuore di una donna? Guarire, dare vita, sanare, donare sono tutti verbi declinati al femminile…
C’è da chiedersi cosa ci siamo persi in duemila anni di una Chiesa al maschile, patriarcale e fondamentalmente misogina…
«L’inviato è povero: un bastone per appoggiarvi la stanchezza, i sandali per andare… Non ha borsa né danaro, ma ha la pace che illumina gli occhi e la forza che regge le mani; 
ha delle ali d’aquila, dice la prima lettura; un supplemento d’ali, una strada verso il cielo, e una parola capace di rapire il cuore.
Ognuno, come Cristo, è crocevia di finito e d’infinito, di piedi impolverati e di ali d’aquila. La duplice missione del discepolo è: esistere per Dio, per guarire la vita. O almeno per prenderci cura, se di guarire non siamo capaci, di greggi e di messi, di dolori e di ali, di un mondo barbaro e magnifico» (E. Ronchi).

venerdì 16 giugno 2023

ULTREYA DI RINGRAZIAMENTO

 


di Luigi Majorca


Lunedì giorno 12 giugno 2023 si è svolta presso il “centro utopia” di Augusta un’ultreya che l’animatore spirituale, don Angelo Saraceno, ha voluto qualificare


“di ringraziamento” per festeggiare il buon esito delle votazioni del nuovo responsabile dell’ultreya dei cursillisti di Augusta tenutasi il precedente lunedì.

L’attività associativa di questo ultimo triennio, purtroppo, non  ci ha visto impegnati con iniziative inedite per farci sentire più vicini esplorando i nuovi modi di comunicare a distanza tramite le piattaforme per videoconferenze, seppure nella consapevolezza che vedersi di persona abbia sempre “un altro valore”.




Non si era  mai dato per scontato che dopo in un triennio così difficile come il 2020-2023, caratterizzato da criticità per la presenza del coronavirus , venisse confermato il sostegno da parte dei cursillisti con una presenza di 41 unità.

 

Questo sostegno è per tutti noi un incoraggiamento a continuare nelle nostre attività, con l’auspicio di poter tornare presto a riprendere  gli eventi associativi che ci consentono di avere un rapporto diretto.






Oggi la nostra Ultreya  ci vede uniti e coesi, pronti a fare i sacrifici necessari, riorganizzando il lavoro e i servizi, implementando nuove attività volte alla ricerca dei lontani da portare a Cristo.

 


 
Per fare questo non possiamo fare affidamento solo sulle nostre forze, ma abbiamo bisogno del supporto dello Spirito Santo. Infatti Il Signore ci ha chiamati dandoci la grande possibilità di fare del bene e ricordando che il nostro pellegrinare “ è camminare con Cristo verso il Padre guidati dallo Spirito Santo… portando con se i fratelli (lontani).” (Dalla guida del pellegrino)

 

L.M.

domenica 11 giugno 2023

SU ALI D'AQUILA

 


DETTO FATTO.

 Pubblicate le date del   raduno estivo dei cursillisti pianificato  dal  17  al 19 agosto del 2023 da tenersi presso il centro “Utopia” di Augusta.



Le questioni che hanno sempre catturato l’attenzione dei cursillisti sono le sfumature del tema “sull’amicizia” che accompagnerà nei tre giorni i partecipanti.

Non bisogna dimenticare che Il metodo di evangelizzazione dei Cursillos nacque proprio dall’ardente desiderio di amicizia con Dio, dalla quale scaturisce l’amicizia con i fratelli e le sorelle.

E’ una sfida quella di scoprire e trasmettere la “mistica” di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di correre il rischio dell’incontro con  l’altro…

Dice il buon Peppe Tringali:
Fin dall’inizio si è capito che solamente all’interno di relazioni di amicizia autentica era possibile preparare e accompagnare le persone nel loro cammino, un cammino che parte dalla conversione e giunge fino alla gioia di diventare apostoli nella vita quotidiana.   Nel contesto odierno di anonimato e di isolamento tipico delle nostre città,  è importante la dimensione accogliente, familiare, a misura d’uomo, proprio quella che viene offerta “nei tre giorni insieme” del programmato ritiro estivo . 


Nella Bibbia si raccontano storie di amicizia, come quella tra Gionata e David o tra Rut e Noemi. Quest’ultima ci ha regalato versetti di straordinaria commozione: «Perché dove andrai tu andrò anch’io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch’io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te» (Rt 1,16-18). Grazie a tale insistenza Noemi comprese quale dono fosse Rut per la sua vita, così partirono insieme per il loro viaggio. Più in generale, queste parole pronunciate da un’amica per un’amica sono oggi una provocazione per quanti vogliono misurare il loro grado di fedeltà verso i propri amici.

Siamo curiosi. Vedremo se dopo i tre giorni l'obiettivo potrà dirsi raggiunto: "Essere ancora più amici."

Luigi Majorca

 

sabato 10 giugno 2023

L'EUCARESTIA E' UN FAR MEMORIA

 

Di Don Paolo Scquizzato

OMELIA SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO. Anno A





La cena di Gesù è essenzialmente un rito commemorativo: si fa memoria del centro incandescente del vangelo riattualizzandolo nell’oggi.
Fare eucaristia è un ‘ricordare’, letteralmente ‘richiamare in cuore. È un far memoria: “fate questo in memoria di me” disse il maestro di Nazareth, che non vuol dire ‘moltiplicate Messe in memoria di me’, ma appunto un ricordarsi dove sta l’essenza della logica evangelica: si vive attraverso l’uscita dal sé egoico verso l’altro. Accortisi degli altri dire: ‘prendete e mangiate; prendete e bevete’.

L’eucaristia è un far memoria che ‘se il chicco di grano non muore, non può portare frutto. Perché il frutto della vita sta nel far fiorire gli altri.
Chi vive l’eucaristia si nutre per nutrire; mangia per essere mangiato. Distrugge il pane per nutrire le relazioni.
«Gesù ha reso presente Dio nella storia umana con la sua attività e la sua esistenza. Per questo è stato chiamato sacramento di Dio, segno cioè della sua presenza nel mondo. Fare memoria di Cristo significa evocare questa sua missione salvifica e impegnarsi a essere epifanie viventi, ambiti della sua azione nel mondo. Così, se chi partecipa all’eucarestia non mette in moto la fede, c’è sì l’azione di Dio, ma il rapporto di presenza non si stabilisce» (Carlo Molari).

domenica 4 giugno 2023

AVANTI TUTTA

di Luigi Majorca


Sembra la manovra di una nave quella di  ordinare di andare avanti con la massima forza ,ma in realtà è il pensiero dei 

 cursillisti della ultreya di Augusta nel volersi mettere a disposizione di chi è in difficoltà.  



Questa sfida  "avanti tutta", per Torrisi Santo(cursillista) , Tuccitto Gaetano, Vincenzo Giglio e Ternullo Giovanni significa letteralmente viaggiare dando ai motori del cuore  la massima potenza e dare il massimo impegno per  raggiungere un determinato risultato comune.
Il ministro  straordinario della sacra Comunione, infatti, è un servizio liturgico che risponde ad oggettive necessità dei fedeli, destinato soprattutto agli infermi.  La scelta di svolgere questo servizio è un gesto di carità della Chiesa “perché non restino privi della luce e del conforto di questo sacramento i fedeli che desiderano partecipare al banchetto eucaristico” e ai frutti del sacrificio di Cristo.



Torrisi Santo, Tuccitto Gaetano, Vincenzo Giglio e Ternullo Giovanni dopo aver ricevuto il  mandato dal loro parroco,  giorno 2 giugno nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime l’
'Arcivescovo di Siracusa, Rev.do Don Francesco Lomanto, ha consegnato loro il libretto del rito della comunione fuori dalla parrocchia  e il tesserino personale della durata triennale.


La missione che questi cursillisti hanno assunto é come quella che sentono i marinai i quali, dopo avere navigato di notte con il mare in tempesta, all’ordine “Avanti Tutta” vedono all’alba le luci del porto.   

Luigi Majorca