sabato 30 dicembre 2023

I 50 ANNI DI SACERDOZIO DI UN CURSILLISTA

UNA ABBRACCIO CORALE A DON ANGELO SARACENO

a cura di Luigi Majorca



Un abbraccio corale dell’intera comunità ha festeggiato il 15 dicembre 2023 i 50 anni di sacerdozio del parroco don Angelo Saraceno,


celebrati con la santa messa  

presieduta dal vescovo S.E. Lo Manto nella chiesa parrocchiale Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia di Augusta.



Presenti tanti altri sacerdoti della diocesi 

diaconi, autorità cittadine e scolastiche, i parenti e la numerosa comunità parrocchiale.







Durante la celebrazione si è ricordata l’origine della chiesa nata con un prefabbricato in cemento nel 1976, nell’estrema periferia di Augusta, oggi giacente nelle fondamenta dell’attuale chiesa edificata nel 1979.

Non è mancato il riferimento al progetto realizzato come “Centro Utopia”, importante complesso parrocchiale di aggregazione realizzato soprattutto con il contributo dei fedeli.

Don Angelo  è stato ordinato presbitero il 15 dicembre 1973 dal vescovo S.E. Calogero Lauricella  ed ha svolto il suo ministero come parroco con estrema efficacia, ha modellato la fede dei suoi parrocchiani ed ha fatto davvero da mediatore tra loro e il Signore.






 E' diventato cursillista nel 1986 partecipando al VI° cursillo uomini






Per moltissimi anni è stato direttore e responsabile della Commissione della pastorale sociale del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato.

Non gli è mancato lo  spirito missionario ,gemellando la chiesa Santa Lucia con la chiesa africana di Bafatà, dove per parecchi anni si è recato, aiutando quella comunità a realizzare strutture indispensabili per vivere in  quel difficile contesto.



A conclusione della celebrazione i ringraziamenti a nome di tutta la comunità con un  festeggiamento, che don Angelo ha preferito svolgersi con sobrietà.

venerdì 29 dicembre 2023

BUON 2024 CON GLI STRUFFOLI NAPOLETANI


La ricetta di Cristina



800gr. Di farina. 6 uova intere + 2 uova solo i tuorli.

120gr.di margarina. 80gr.di zucchero.

1 buccia di limone grattugiato.

30 millilitri di liquore strega o anice.

Mettere in un contenitore di plastica la farina, formare una fontana con la farina e mettere tutti gli ingredienti insieme.... impastare finché non diventi tutto amalgamato. L'impasto alla fine risulterà elastico toglierlo dal tegame e lasciarlo riposare per un’ora avvolgendo tutto l'impasto nella carta pellicola trasparente e dopo lo si avvolge  anche in uno strofinaccio da cucina asciutto. Passata l'ora preparare in una pentola alta olio per friggere( 1 bottiglia può bastare) metterla sul fuoco. Nel frattempo togliere la pellicola dall'impasto e formare dei piccoli filoncini rotolandoli con le mani sul piano da lavoro e tagliarli a piccoli tocchetti di circa un centimetro ognuno poi metterli in olio bollente  friggerli giusto qualche minuto poi tirarli fuori ...


Non aggiungere altra farina altrimenti si forma la schiuma sopra l'olio.
 
Quando si sarà finito di friggere il tutto in un secondo momento prendere una padella bassa e  mettere 100 gr di miele con bicchierino di limoncello sul fuoco a fiamma bassa, bassa mescolando con una spatolina da padella, quando si vede che inizia ad evaporare mettere tutti gli struffoli dentro la padella e gira e rigira per qualche minuto finché il miele sarà appiccicato su tutti gli struffoli. Spegnere il fuoco e versare gli struffoli in un vassoio tondo facendo la forma che piace sempre accompagnando con la spatola. Alla fine si può decorare con piccoli confettini colorati.

La dose è per due vassoi di struffoli... Si può dimezzare la dose è ne verrà fuori un solo vassoio. Gli struffoli si conservano anche 15 giorni.

mercoledì 27 dicembre 2023

85° CURSILLO DONNE DELLA DIOCESI DI NAPOLI.

NON POTEVA MANCARE LA REVISIONE

 di Cristina Filetti



Sabato 23 dicembre presso la parrocchia dei Sacri Cuori di Secondigliano si è deciso di realizzare questa importante riunione, quella della revisione del 85° cursillo donne con inizio alle 19,00. Tutte le responsabili sono state presenti, moderatore della riunione, il direttore spirituale, p. Luigi Arena.



Abbiamo analizzato l’atteggiamento delle varie corsiste durante l’ultimo giorno del cursillo, quello avuto durante la chiusura e all’ultreya di ricevimento, cercando di individuare le nuove vertebre. Si è discusso con tanta serenità sulle tante cose buone che abbiamo fatto, le poche manchevolezze che inevitabilmente si sono verificate, evitando inutili discussioni. Abbiamo, anche, analizzato con cura la preparazione del corso, gli incarichi assegnati, il lavoro di corridoio e se  la partecipazione delle corsiste è sia stata positiva e gioiosa.

Abbiamo terminato con  una cena fantastica anti vigilia di Natale, senza troppi formalismi e piena di una impeccabile condivisione gioiosa.

mercoledì 6 dicembre 2023

FORMAZIONE - IL RAPPORTO CON I FRATELLI -3

 I suggerimenti pratici

di Carlo De Benedetti






Alla fine della relazione resa nella convivenza di studio nazionale del luglio 2022 il coordinatore Callo De Benedetti  offre dei suggerimenti pratici  ai cursillisti. Ne indichiamo e commentiamo i primi 4, evidenziando qualche aspetto peculiare e senza ritenere di essere esaustivo su tutte le sfaccettature che le proposte prospettano.

 

-   “Avere sogni e desideri più grandi delle paure.

-   Saper fare proposte profetiche.

-   Non ricorrere agli arroccamenti ecclesiali e clericali.

-   Aprirsi verso i movimenti e verso le novità come risorsa."


LE RIFLESSIONI   di Luigi Majorca


“Avere sogni e desideri più grandi delle paure.”

Il sogno si lega a ricordi, i cursillisti  ripensano ad immagini, sensazioni e pensieri che si manifestano durante il sonno od uno stato di subcoscienza, e si chiedono: “Perché non torniamo al carisma fondazionale? Perché il nostro movimento è in crisi? “Cosa possiamo fare? Cosa posso fare io?. Il cursillista si sveglia e pensa la suo  desiderio, un'aspirazione verso qualcosa che vuole realizzare ma che ha paura di non riuscire a concretizzare: “la vertebrazione degli ambienti”. Allora ripensiamo quanto a detto Papa Francesco “Non abbiate paura di sognare cose grandi”:

 “Saper fare proposte profetiche.”

Formare i formatori: questa l’antica sfida, assunta da san Giovanni Battista de la Salle come vera e propria missione. Quante volte abbiamo argomentato sul tema che una scuola responsabili  è un contenitore vuoto se i responsabili non sono adeguamenti formati. In verità il territorio 1 della Sicilia in un non recente passato aveva organizzato un convivenza territoriale per affrontare questo tema, che purtroppo non ha avuto seguito mostrando così la scarsa attenzione ad una problematica di tutto rilievo. Il tema mostra ancora oggi tutta la sua attualità e la sua portata profetica. Bisognerebbe ripensare seriamente ad una nuova struttura e composizione della scuola, confidando nei carismi di ciascuno.


 Non ricorrere agli arroccamenti ecclesiali e clericali.

 Tutto il magistero di Papa Francesco può essere riletto “come una sfida al clericalismo,  all'atteggiamento del credente che si concentra sul segno, l'istituzione, e dimentica Cristo. Il clericale, chierico o laico che sia, vuole una Chiesa dove comandi solo il clero, rigida e legalista”. Dobbiamo uscire da questa logica errata per rientrare in un viatico sinodale dove il confronto e le osservazioni di chi non è d’accordo con noi può darci spunti originali e creativi.

-  

Aprirsi verso i movimenti e verso le novità come risorsa.

Spingere le persone a uscire dalla propria “comfort zone” per sperimentare nuove attività e nuovi  approcci significa ampliare il bacino di competenze su cui fare affidamento. Significa anche uscire dalla proprie parrocchie per un percorso diverso, aperto ai lontani ricercando le vere vertebre nei loro  ambienti.

lunedì 4 dicembre 2023

85° CURSILLO DONNE A NAPOLI SI E' CONCLUSO

 

ASCOLTIAMOLE di Luigi Majorca

L’85° Cursillo donne della diocesi di Napoli, tenutosi dal 23 al 26 novembre é terminato, andando oltre le più rosee previsioni. 



L’equipe, ben guidata dalla rettrice Cristina Filetti, è rientrata stanca qualunque sia stata la mansione svolta, ma sicuramente orgogliosa e  contenta di aver fatto parte di un gruppo eccezionale. 





Le nuove corsiste

sono rientrate nelle loro case e nell’immediato presente hanno bisogno di riflettere, parlare e di essere ascoltate. E' più importante che marito e figli colgano le loro tensioni e le loro emozioni. Fermarle sarebbe segno di poca stima verso la loro nuova esperienza. Bisogna ascoltarle fino in fondo, e sapere cogliere che c’è qualcosa da cui  può iniziare un “nuovo percorso”, l’aiuto dei suoi cari e l’aiuto dei responsabili verso di loro è indispensabile
.
 Non c’è fretta, “La conversione è ancora lontana”, il fuoco sacro va alimentato, e il quarto giorno é appena iniziato. Al cuore in subbuglio occorre dare tempo perché si calmi……... Intanto è auspicabile che i nuovi amici e amiche le comprendano nel contesto delle situazioni che hanno vissuto, per capire come leggono quanto è loro capitato.

Luigi Majorca

venerdì 1 dicembre 2023

COSA È L'AMORE (PER GIULIA)

di p. Luigi Arena

 La morte di Giulia ha aperto una ferita profonda tra noi.

Ragazze, donne, uccise non da altri, ma da chi parlava d'amore.

Parlava d'amore, ma cosa è l'amore? Confondiamo per timore le cose del mondo, crediamo che l'amore sia uno che dice: "Morirò per te sei tutto per me ".

Non si muore senza l'altro, nessuno è tutto per l'altro, ma siamo tutti qualcosa da scoprire.

L'amore è costruire, non distruggere, qualcuno deve dire alle ragazze che quando gli uomini fanno gli altari, talvolta preparano i sacrifici.

Appena chi dice, per amore, di vietarvi una scelta, di cancellare una opportunità, fuggite, questo non è amore.

L'amore non è un limite, ma è saltarlo quel limite. Se chi afferma di amare dice: "Per me non fare ciò che senti, dammi prova del tuo amore"... fuggite è egoismo.

L'amore non chiede, non ordina, non pretende, l'amore vive discretamente.

L'amore è così eccezionale che non ha bisogno di fuochi d'artificio per stordire, ma di fuoco per scaldare se c'è gelo.

L'amore si accontenta di un fiore essendo più grande di tutti i prati del mondo, ma rinuncia a strappare anche solo quello, perché un fiore morto non è alcun amore.

L'odio è pensare che oltre te, non c'è un'altra, ma l'altra è tua come è tua una automobile, una casa.

Non disponiamo neanche della nostra vita, il cui tempo non è determinato da noi, quindi dovremmo sapere che questo è il limite unico ed a noi non è mai dato limitare gli altri.

Ricordiamoci che la rinascita dell'umanità è cominciata dalla donna, perché essa e fonte di vita.

Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione a Dio che da una donna ha preso l'umanità, non da un angelo ma da una donna di nome Maria.

P. Luigi Arena

giovedì 30 novembre 2023

CURSILLOS – IL MONTAGGIO

 

Di Cristina Filetti


IL 19 novembre 2023,  rettrice dell’85° cursillo donne , dopo aver distribuito a tutti i camerieri i fogli del montaggio, mi sono preoccupata che questa riunione, perché sia efficace, si svolgesse in un clima di fede e di carità, nella massima disciplina e senza troppi discorsi.



Il montaggio , una riunione che precede di poco l’inizio del cursillo è tappa fondamentale per la buona riuscita del “piccolo corso” e non può essere sottovalutato, né può essere improvvisato. E’ vero che ogni cursillo ha portato frutti impensabili ed imprevedibili, ma una seria organizzazione del “montaggio” deve essere rivolta a raggiungere gli obiettivi prefissati, utilizzando in modo razionale i nuovi corsisti nei vari gruppi. Infatti una buona formazione delle decurie  può e deve essere determinante per la formazione dei gruppi personali nel post-cursillo.




Sono sicura che è stato fatto un buon lavoro, riuniti nella parrocchia dei Sacri Cuori in Secondigliano, dove si è realizzato questo incontro, e non manco di ringraziare le sorelle che hanno provveduto, com’è tradizione, a preparare un pranzo del tutto speciale.

C.F.

sabato 25 novembre 2023

CURSILLOS - ILGRUPPO OPERATIVO......

 

.......E LA PARABOLA DEI TALENTI di Luigi Majorca

Sulla scuola responsabili si è parlato e discusso a lungo, si è detto che la “Scuola” è il centro che anima tutto il Movimento, è incontro di Formazione   etcc… Cosa è e da chi è formata. La Scuola dei Dirigenti (o responsabili) è un elemento essenziale per la continuità, lo sviluppo e il raggiungimento della finalità del MCC.. E’ la comunità di cristiani, con le competenze e le attitudini necessarie impegnati e uniti per accelerare la vivenza del fondamentale cristiano in se stessi e negli ambienti. La scuola responsabili è formata da gruppi  i cui responsabili non sono “i Capi” ma hanno il compito di lavorare in équipes.(Fatto tanto importante ma tanto spesso trascurato.

Come è formato un gruppo? Normalmente un Responsabile accede alla Scuola e quindi al gruppo, per invito. Nella Guida del responsabile ed. 1980 P. Santana spiegava che  “Dobbiamo lasciare che il tempo maturi le cose e che lo Spirito del Signore guidi (il corsista) in un itinerario spirituale fino ad una vita apostolica sempre più aperta”. Quando un corsista è pronto, giunge un giorno che chiederà: quali sono i tuoi problemi, Signore?


Il signore gli risponde con la parabola dei talenti.




Il gruppo non è un’esaltazione, un applauso all’efficienza ,ma  è una vera e propria contestazione verso la comunità cristiana che sovente è tiepida, senza iniziativa, contenta di quello che fa e opera, paurosa di fronte al cambiamento richiesto da nuove sfide o dalle mutate condizioni culturali della società. La parabola dei talenti non conferma “l’attivismo pastorale” di cui sono preda molte comunità cristiane, molti “operatori pastorali”,  ma chiede a noi tutti: consapevolezza, responsabilità, audacia e soprattutto creatività, mettendo costantemente  a frutto il proprio o i propri talenti. Allora perché il corsista non usa il proprio talento e lo mette in pratica, posizionarsi in un gruppo a lui congeniale che significa: dare l'amore, il servizio, la condivisione e il dono gratuito dei propri talenti. Il talento è tutto ciò che fa crescere la comunità   di Dio.

Quando ci si chiude in se stessi per paura, per all’indolenza, per pigrizia, per  non prendere mai una posizione decisa, e si ci insinua nel gruppo senza lasciare traccia di sé, capaci esclusivamente di nascondere il proprio talento per non assumersi le proprie responsabilità, allora si rischia di perdere il poco che  ha.

Il corsista che fatto in suo cammino, che ha compreso appieno le sue responsabilità nei confronti della chiesa  e dei fratelli, consapevole dei suoi impegni nella scuola, nell’ultreya, nei gruppi personali  e soprattutto nei confronti di Cristo, dovrà, invece, essere coraggioso e posizionarsi in quel gruppo della scuola responsabili dove dovrà far fruttare i propri talenti e non nasconderli, diversamente “perderà quel poco che ha”.

LM

giovedì 16 novembre 2023

FORMAZIONE - IL RAPPORTO CON I FRATELLI -2

Dove viviamo qui e ora? Di Carlo De Benedetti

Proviamo ad analizzare molto brevemente in quale ambiente viviamo le nostre relazioni tra fratelli.

La risposta è facile: in una società frammentata dove prevale il pensiero debole, dove tutto è relativo e anche i valori sono liquidi.

Due anni di Covid ci hanno provato fortemente e la situazione post pandemica non è certo quella che avremmo immaginato: abbiamo sperato che questa prova ci cambiasse, abbiamo proclamato che doveva essere un’opportunità di tornare all’essenziale, ma se ci guardiamo intorno dobbiamo constatare che ben presto è prevalsa la voglia che tutto tornasse come prima, fino magari a renderci conto che in molti casi le cose sono pure peggiorate.

Dicono studi e analisi che in giro si respira suscettibilità, stizza, rabbia (non tanto quella delle megarisse con coltello, quanto quella sotterranea che esplode verbalmente per niente), sciatteria, strafottenza, quasi incapacità di stare insieme; le persone sono incattivite, segnate dal trauma che fingono di avere già dimenticato. Tanta voglia di normalità, di stare insieme, ma poi parliamo solo di Covid e di come e quante volte l’abbiamo “sperimentato” su di noi. E la situazione della Chiesa non è molto diversa da quella della società in cui opera. Ma da qui riferisce una citazione anonima:

“Anche questa volta dalla crisi di oggi verrà fuori domani una Chiesa che avrà perduto molto …… Ma, dopo la prova, da una Chiesa interiorizzata e semplificata, uscirà una grande forza…...   allora (ecco c’è una) piccola comunità dei credenti (I cursillos ?) come qualcosa di totalmente nuovo, come una speranza che li riguarda, come una risposta a domande che essi da sempre di nascosto si sono poste”.

 

LA RIFLESSIONE - di Luigi Majorca

Trascrivo: “Se la storia insegna o dovrebbe insegnare qualcosa, allora è opportuno per noi scriverla come storia di cristiani in cammino nel mondo perché possa essere utile ad altri per aiutarli a comprenderne il senso più ampio, come un’unica azione dello Spirito nel suo popolo. Scrivere la Storia del momento è fare memoria con gli occhi della fede per riconoscere l’azione dello Spirito, anche attraverso avvenimenti (la pandemia) che magari noi avremmo voluto andassero in altro modo. (Lo Spirito in azione nella STORIA dei cristiani nel MCC – Scuola Responsabili Mantova - anno 2019)

 

domenica 12 novembre 2023

LA GIOIA DI ESSERE MEMBRO DI QUESTA FAMIGLIA

a cura di Cristina Filetti.




Giorno 11 novembre 2023 si è tenuto un incontro del  territorio 4 (Campania – Lazio) dei Cursillos di Cristianità in Italia  per confrontarsi e risolvere insieme le problematiche attinenti nelle diocesi nella fase pre elettiva. L’incontro che si è svolto  nel “Centro La Pace” di Benevento, è stato diretto

dal  Coordinatore territoriale Alberto Cardone e dall’animatore spirituale territoriale don Giuseppe Esposito. Presenti tutte le diocesi.   

 
Molto significativa la relazione di don Peppino (così ama chiamarsi) che ha trattato il  Tema “la comunità”. Riporto testualmente:
“Sono contento di poter condividere con voi alcune considerazioni che ho maturato in questi ultimi tempi come sacerdote - parroco che fa parte di questo movimento di Chiesa. La prima considerazione è la gioia di essere membro, di questa famiglia, che giudico mia, non meno importante della famiglia biologica e di quella parrocchiale. E' una famiglia meravigliosa! E il motivo è semplice: mi siete cari (diceva San Paolo domenica scorsa}. Con tutti i suoi limiti, difficoltà e incomprensioni che spesso ci demoralizzano e ci disorientano, specialmente quando abbiamo le elezioni : mettiamo fuori tutto il meglio di noi……..

Il salmista: "Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme . È come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste. La domanda che devo farmi ogni giorno "Cosa posso fare oggi per rendere contenti i miei fratelli?". "Cosa ho fatto oggi di sbagliato?" Questo vale per la mia vita di parroco e di padre spirituale del Cursillos e della mia responsabili di dialogo…….”.(dalla relazione dell’animatore spirituale territoriale Don Giuseppe Esposito)


Alle 13 dopo le conclusioni ed il  rituale pranzo i saluti con la proposta di esercizi spirituali da tenersi il 12 e 13 gennaio presso il Centro La Pace di Benevento.

NB. Il programma degli eventi territoriali li troverete nella pagina “Cursillos Notizie” di questo blog.