sabato 28 marzo 2020

VIAGGIO MISSIONARIO A GUINE' BISSAU di Emiliano

 LA MISSIONE 
LA VIVENZA 

Siamo partiti da Augusta  pieni di questo amore, pieni della gioia di sentirsi amati da un padre che non ci tratta come servi ma come figli.  
Per me é stata una sconvolgente buona notizia, quella di sapere che  l'angelo di Dio sceglie proprio i peggiori e tra loro mi sono identificato anche io e questo mi ha dato speranza e mi ha fatto capire che il signore mi ha chiamato a non avere paura di avvicinarmi a lui ad adoralo, a conoscerlo. Gesù é per  tutti non solo per i dotti, per i teologi, ma anche per  quelli che come me hanno sbagliato nella vita. “Diede loro la grazia di diventare figli di Dio.”
Con questa buona notizia nel cuore siamo andati in missione a Bolama, aspettando solo il momento giusto ,il segno che ci indicasse il momento preciso di riversare il nostro vino sui loro otri, la buona notizia della salvezza in Gesù e del suo amore per noi ,nei loro cuori.

Click to play this Smilebox slideshowIL protagonista di questo viaggio missionario   è stato lo Spirito Santo. Già Lui ci aveva preparato e ci aspettava  a Bolama dove aveva  preparato le persone all'ascolto.  Ho avuto la possibilitá di incontrare una realtà totalmente diversa dalla nostra ,dove si vive e si é felici con l'essenziale, dove abbondano i sorrisi e dove la condivisione é consuetudine . Ho visto un popolo che lavora la terra e vende i prodotti, che prega nelle chiese  . Ho visto un popolo per buona parte senza luce e senza acqua, le cose che noi diamo per scontate,  ho visto tanti bambini e giovani sorridenti, allegri e gioiosi. Ho avuto la fortuna di vedere a Bafatà, primo approdo di missione, la scuola e la casa per mamme in stato di gravidanza difficile, perfettamente funzionanti e piene di giovani, grazie alle offerte elargite dalla parrocchia.
Il viaggio in macchina é stato proprio un’avventura, strade non asfaltate,coperte da terra rossa, che ci riempiva i polmoni, e piene di buche.
Ammiravamo  padre Angelo che, combinato male con tosse e febbre, non si lamentava e non diceva niente. Tutti eravamo felici  
E' stato bello vedere per le strade di Bafatá tante persone riconoscere il nostro parroco e alcuni dei missionari che da tanti anni vengono qui in missione. A  Bafatá abbiamo visitato i malati nelle loro case, pregando per loro ,lasciandogli un rosario e un apporto economico per le loro medicine. Devo dire che gli anziani si commuovevano per questi gesti. Uscire da sè stessi per unirsi agli altri fa bene. E questo é quello che abbiamo vissuto in  10 giorni di missione.  .Questa é stata l’esperienza di evangelizzazione che abbiamo fatto in questa missione a Bolama:1)alzati e va in uscita sempre,  vai nel posto dove devi proclamare  la parola..........2) Accostati che significa vicinanza .Accostati per guardare cosa succede nella vita di quelle persone. Ascolta e intuisci.........3) non partire da teorie ma parti dalla situazione concreta della loro vita, dagli quello che hai intuito che hanno bisogno. Questa fu anche la esperienza di filippo quando l'angelo del signore gli disse di alzarsi e andare sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza. 
 Emiliano Cappello fratello della Comunita' Jesus es Senor di Venezuela"

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE

V^ DOMENICA DI QUARESIMA
"Io sono la resurrezione e la vita; 

chi crede in me anche se muore vivrà  e chiunque vive e crede in me non morrà in eterno. Credi tu questo?"
Siamo esuli e pellegrini in questo mondo, 
non abbiamo su questa terra una stabile dimora, 
la nostra vera patria è il cielo. 
Tutto passa e si dissolve nel nulla,passa la scena di questo mondo, 
ma il nostro "destino" non è il nulla eterno.
Siamo stati creati da Dio non per la morte, ma per la vita.
La morte è entrata nel mondo con il peccato e con esso il dolore,  le tragedie che si abbattono furiose sull'umanità e tentano di trascinarla nel baratro della paura e della disperazione.
L'unica ancora di salvezza è la fede. 
Quel "credi tu questo?"rivolto a Marta, oggi, in piena crisi per il dilagare del coronavirus,  è rivolto a ciascuno di noi.
Dove sta la nostra fede?
Si è eclissata, affievolita per dare spazio alle cose materiali, al successo, al potere?
La fede è riposta esclusivamente nella scienza,  nella professionalità di chi opera nelle strutture sanitarie, nei nuovi farmaci che si stanno testando per cercare di contenere la pandemia che sta facendo tante vittime nel mondo?
Lazzaro era caro al cuore di Gesù, davanti alla tomba dove era stato posto il suo corpo esanime, Gesù si commuove e piange.
Il cuore di Dio non è un cuore di pietra. 
Dio è padre e vuole solo il bene di noi suoi figli, non vuole la morte del peccatore,  ma che si converta e viva.
Gesù comanda di togliere la pietra che sigillava il sepolcro e comanda: "Lazzaro vieni fuori".
Lazzaro uscì dalla tomba così come l'avevano fasciato quando era morto e lo restituì sano ai suoi cari.
Scienziati, virologi, medici, infermieri, personale sanitario sono impegnati a togliere la pietra che in atto ostacola il poter vivere senza correre il rischio e il pericolo di essere raggiunti dal letale coronavirus.
Anche in questo frangente tragico della storia contemporanea Lazzaro, l'uomo di oggi, verrà fuori dal tunnel tenebroso in cui il coronavirus l'ha cacciato, e sarà il trionfo della vita sulla morte, della gioia sulla tristezza, della speranza sulla disperazione.
Condizione indispensabile perché ciò avvenga é che si ritorni a credere in Colui che è la vita. Credi tu questo? 
Mi fa impressione vedere sventolare la bandiera tricolore, cantare a squarciagola fratelli d'Italia e altri canti popolari, e non vedere stese ai balconi le icone di Cristo crocifisso per amore, della vergine madre Maria, di non sentire cantare il Padre nostro e il canto angelico dell'ave Maria!
È tempo di svegliarci dal sonno, di puntare il nostro sguardo a  colui che hanno trafitto e con umiltà rivolgere a lui la supplica di Marta:  Signore, se tu fossi stato qui, se non ti avessimo cacciato via dai nostri sogni,  dalla nostra vita, questa tragedia non sarebbe avvenuta.
Allora, come ora, Gesù risponderà : "io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà,  e chiunque vive e crede in me non morrà in eterno"
Signore, io credo, ma tu aumenta la mia fede.

Don Raffaele Aprile

mercoledì 25 marzo 2020

Don Raffaele- Un'invocazione a Maria.

O Maria,  Madonna  delle lacrime, 
Tu sei la madre e la serva del Signore, 
Tu sei la nostra regina e la nostra avvocata,
Tu sei la maestra e la guida nel nostro cammino terreno,
Tu sei il nostro modello e il nostro ideale di vita
per la sequela di Cristo, 
Tu sei la madre tenera e misericordiosa
che comprendi e indirizzi 
noi tuoi figli verso ciò che serve
per il nostro maggior bene.

Le tue lacrime o Maria siano segno di speranza per tutta l'umanità. 
Ti preghiamo con fiducia e devozione filiale 
di implorare da Gesù
tuo figlio e nostro Signore 
la grazia di essere liberati dal flagello del coronavirus 
che tanto dolore sta provocando nel mondo.
È vero! Purtroppo l'umanità si è andata gradatamente allontanando da Dio,
si è creata altri dei falsi e bugiardi davanti ai quali si è prostata vilmente, 
si è data alla pazza gioia 
mettendo da parte i 10 comandamenti.
Quali disastri queste scelte scellerate
non hanno prodotto!
Odi, ingiustizie, guerre fratricide.
Senza il tuo aiuto 
e la tua intercessione,
o Madre nostra cara,
siamo perduti. 
Aiutaci, Madonna delle lacrime, 
a risollevarci dallo stato miserevole in cui siamo caduti, 
allontana da noi la paura del castigo di Dio,
infondici la speranza del suo amore,
accompagnaci mano nella mano a seguire Gesù nostro Signore e Salvatore. 
Solo così potrà ritornare la gioia, la serenità, l'amore, la giustizia, la fraternità, l'unità, lo spirito di comunione, la pace nel mondo. Amen
Don Raffaele Aprile

lunedì 23 marzo 2020

CRISTO LUCE VERA NELLA PANDEMIA- Una poesia di don Raffaele

HANNO OCCHI SENZA VISTA"

Hanno occhi senza vista,
hanno bocca senza voce,
hanno cuore senza sangue,
sono morti deambulanti,
sono foglie trasportate 
via dal vento della moda. 

Non c'è musica che allieta
il cammino della vita, 
non c'è amore da donare
al compagno di cordata, 
è silenzio e indifferenza, 
è tragedia senza scampo. 



Senza il dono della fede, 
senza il bene di un abbraccio 
di un sorriso, una carezza. 
Vince il buio, non c'è luce, 
manca Cristo luce vera
che dà luce ad ogni uomo. 

Splende il sole all'orizzonte 
di chi vive onestamente, 
di chi passa per il mondo
ma non resta carcerato 
dalle cose materiali 
che producono miseria. 

Canta anima beata,
canta forte e non temere
la tua vita è in buone mani, 
son le mani del buon Dio 
mani provvide e paterne
mani pronte per sanare.

Non c'è virus, pestilenze 
non c'è nulla a questo mondo 
di più triste e deleterio 
di chi perde la fiducia 
nella vita e si dispera
dando addio ai propri sogni.



Don Raffaele Aprile

sabato 21 marzo 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE

IV DOMENICA DI QUARESIMA

La miopia dei farisei è inguaribile come la loro ipocrisia.
Si meravigliano che Gesù guarisca il cieco nato in giorno di sabato.
Quasi che rispettare il sabato e non andare al lavoro dovesse mettere da parte il dovere di andare incontro a chi è nel bisogno.
Ciechi, sordi, impenitente e falsi i farisei si arrampicano sugli specchi per dimostrare che Gesù compie questi "prodigi" in nome di Beelzebul principe dei demoni.
Per loro Gesù è un soggetto pericoloso da eliminare. 
Il cieco nato guarito non smette di raccontare quanto gli è accaduto, la sua felicità è grande.
Alla vista degli occhi egli ha recuperato la vista dell'anima che gli ha fatto riconoscere in Cristo il messia Salvatore vaticinato dai profeti. 
Anche i genitori del cieco nato furono messi alla prova dai farisei, ma questi se ne uscirono dell'assedio dicendo che il loro figliolo era nato cieco e ora ci vedeva, ma sul come ciò era avvenuto dovevano chiederlo al figlio maggiorenne e capace di assumersi le sue responsabilità. 
Quel gesto di Gesù "fece del fango con la saliva e spalmo' il fango sugli occhi del cieco dicendogli di andare a lavarsi alla piscina di Siloe" ci porta a pensare al nostro battesimo, alla luce della fede che ci è donata quando sul nostro capo viene versata l'acqua lustrale. 
Cambia la prospettiva e la nostra vita non è più strisciante nel fango, ma è proiettata verso il cielo.
La luce della fede ci fa vedere tutto con gli occhi di Dio.
I nostri occhi sono spenti quando manca la fede.
La fede è la luce amica, luce gentile che guida i nostri passi verso ciò che è bene.
Bene primo e fondamentale è Dio che ci è padre amorevole misericordioso e disposto sempre a venirci incontro, a recuperarci se ci smarriamo, a rialzarci se cadiamo.
La fede ci porta a vedere gli altri come fratelli, a vedere negli altri Cristo.
La fede chiede amore.
La fede infatti senza le opere è morta. 
Signore, che io ci veda, sia questa la nostra invocazione e non venga mai meno in noi la voglia di seguire Gesù nostro Signore e Salvatore.
Don Raffaele Aprile

domenica 15 marzo 2020

LE NUOVE POESIE DI DON RAFFAELE


Ha sete di te, Signore, l'anima mia.

Ha sete di te, Signore, l'anima mia.
O Gesù
Acqua viva è la tua parola,
Acqua viva è la tua Chiesa,
Acqua viva sono i sacramenti,
Acqua viva è l'amore che ci fa un cuor solo e un'anima sola,
Acqua viva è la preghiera, 
Acqua viva sono le opere di carità, 
Acqua viva è il tuo perdono. 
Come la cerva anela ai corsi delle acque così l'anima mia anela a te, o Dio.
Grazie, Gesù, che non ci fai mancare l'acqua che zampilla vita eterna.

sabato 14 marzo 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE


IIIa Domenica di Quaresima
"Donna, dammi da bere"


Gesù chiede da bere a una donna della Samaria e questa si meraviglia, rimane scandalizzata di ricevere una tale richiesta da un uomo e per giunta non samaritano.
Si meravigliano anche i suoi discepoli che lo vedono parlare con quella donna, ma quel colloquio non avviene per caso.
Gesù ha un meraviglioso progetto di amore per quella donna la cui vita non è per nulla conforme alla legge di Dio.
È una prostituta che vende il suo corpo e avvelena la sua anima.
Gesù si accosta a lei in maniera diversa da come l'avevano fino ad allora accostato gli uomini i quali si erano serviti di lei, avevano abusato del suo corpo per soddisfare i propri istinti sessuali. 
Gesù le fa scoprire l'abisso di miseria in cui è sprofondata e spalanca davanti ai suoi occhi un panorama diverso in cui c'è rispetto per la sua persona che non dovrà sentirsi più oggetto di desideri malsani.
Le dà un'acqua bevendo la quale non avrà più sete.
È l'acqua della sua grazia, del suo amore che soddisfa più di ogni altra cosa al mondo.
La coscienza ritorna a gustare la bontà della verità, la preziosità della libertà, il bene grande della gioia.
E questa gioia ella corre subito a parteciparla agli altri.
È la gioia di chi ha incontrato Cristo, il Salvatore e si è  innamorato di Lui.
C'è un pozzo di Giacobbe in cui ognuno di noi va ad attingere l'acqua del proprio benessere, ma quell'acqua spesso è acqua inquinata che nuoce alla salute dell'anima.
Gesù, proprio quando siamo nel bisogno, quando abbiamo smarrito il senso vero della vita  è lì pronto a cercarci, a trovare l'occasione per chiederci da bere.
Quel dammi da bere dice tutta la premura di un Dio che chiede amore dalla sua creatura.
E il miracolo dell'amore: Dio  elemosina amore, Lui che è amore e per amore ha creato ogni cosa, si è  fatto uomo, si è immolato per noi sulla croce, ci chiede di amarlo.
Quel dammi da bere, rivolto alla samaritana  che è in ciascuno di noi, serve  a farci riflettere, a farci comprendere in quale abisso di miseria ci troviamo quando abbandoniamo la retta via per seguire i nostri sogni terreni in cui non c'è spazio per Dio, al cui posto abbiamo messo il nostro io, il denaro, la carriera, il potere, il piacere.. 
Felici noi se accetteremo come la samaritana di parlare cuore a cuore con Gesù, se non ci tireremo indietro di fronte alle nostre responsabilità, se riusciremo ad innamorarci di Gesù e di testimoniare ai nostri fratelli la gioia, la serenità, la pace del cuore che il suo incontro ha generato  nella nostra vita.

Don Raffaele Aprile

venerdì 13 marzo 2020

VIAGGIO MISSIONARIO A GUINE' BISSAU


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EVANGELIZZARE:  LA MISSIONE

Premessa alla vivenza

Sono Emiliano Cappello e ringrazio Dio che mi ha chiamato a partecipare a questo viaggio missionario della parrocchia Santa Lucia in Guine' Bissau.
Mentre Gesu´camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli,Simone chiamato Pietro e Andrea suo fratello,che gettavano la rete in mare, poiche´ erano pescatori. E disse loro: "seguitemi, vi faro' pescatori di uomini". ed essi subito lasciate le reti lo seguirono.Matteo 4,18-20.
Ecco questo é successo a me e a quanti siamo stati chiamati da padre Angelo Saraceno della Parrocchia  Santa Lucia di Augusta a lasciare i nostri impegni di lavoro, a chiedere un permesso , a lasciare dei sostituti per andare dietro al maestro che per la prima volta nel mio caso mi ha chiamato a partecipare alla sua missione. La missione non é la nostra ma é di Gesu' ed é lui che a chi ha ricevuto la sua vita, concede anche di fare parte della sua missione.
La chiesa esiste per evangelizzare dice Paolo  nella “evangeli nuntiandi” e non può evangelizzare chi prima non é stato evangelizzato. E questo é stato il compito arduo ma gioioso di padre Angelo durante i 3 anni che frequento la parrocchia di Santa Lucia vergine e martire. Ci ha evangelizzato versando poco a poco nel nostro cuore un felice annunzio al quale io ho creduto: "io Emiliano sono un figlio amato dal padre e l'unica cosa che Dio vuole fare in me é manifestare il suo progetto d'amore che da tempo ha preparato per me e per farlo realizzare devo solo lasciarmi amare da lui e abbandonandomi a lui con fiducia ."Questa buona notizia l'ho ricevuta ascoltando “La Parola.

Solo chi ha ricevuto questo amore e ha sperimentato la gioia che  fa rinascere a nuova vita, può trasmetterlo ad altri. Nessuno può dare quello che non ha ricevuto.

Luigi Majorca


giovedì 12 marzo 2020

L’ARCIVESCOVO AFFIDA IL MANDATO



In una celebrazione intensa, nella chiesa di  S. Michele Arcangelo  , si è pregato per le persone che stavano preparando il 54° cursillo Uomini e il 33°  cursillo donne.
Si sono incontrate, venerdì 25 gennaio alle ore 11 a Villasmundo (SR) nella chiesa di San Michele Arcangelo, insieme a tantissimi altri cursillisti, le persone che hanno annunciato di lavorare per la celebrazione in febbraio e marzo del 2020  del cinquaquattresimo cursillo uomini e del trentatreesimo cursillo donne della arcidiocesi di Siracusa.
Click to play this Smilebox slideshowIl Vescovo, mons. Salvatore Pappalardo, ha partecipato ai momenti introduttivi di riflessione e di preparazione e ha poi celebrato la Santa Messa in cui preghiere, intenzioni e sacrifici sono state rivolte per la buona riuscita dei cursillos.
Siete  persone che pian piano andate  scoprendo il tesoro della nostra esistenza, e per ciò lo dovete annunciare con gioia a tutti gli altri, in modo gratuito, senza trasmettere angosce o imporre nulla.
Questa la sintesi della breve omelia  dell’arcivescovo aretuseo.

Luigi Majorca

mercoledì 11 marzo 2020

L’ACCOGLIENZA DELL’ULTREYA DI AUGUSTA AI NUOVI CORSISTI DEL 54° UOMINI



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La gioia di accogliere


La gioia di accogliere i nuovi corsisti non può prescindere dal verificare la presenza di alcuni aspetti importanti: vicinanza, apertura al dialogo, pazienza, cordialità che non condanna.  Dunque il primo passo dell’ultreya per accogliere i nuovi ha significato   farsi vicini, non essere freddi e insensibili.  
L’accoglienza dell’ultreya del 17 febbraio 2020,  si è concretizzata nello sforzo di creare con i “Nuovi” un’autentica relazione. L’altro è stato visto come   “compagno”, perché ogni volta che si accoglie qualcuno la nostra vita cresce e ci si rende conto – prima di ogni altro riferimento  –  che si è tutti fratelli in Cristo.
L’ultreya si è impegnata a prendere su di sé l’altro, con i suoi limiti e le sue fragilità, con la prospettiva di aiutarlo perché migliori facendo il suo personale cammino di rinnovamento e di autentica conversione.  
I nuovi corsisti inseriti nell’ultreya, con le loro testimonianze hanno manifestato il concetto ricorrente che il loro inserimento è stato possibile perché innanzitutto hanno visto il clima gioioso e fraterno che si respirava durante il piccolo corso, infatti li ha colpii il fatto che sin dall’inizio tutti sembravano un’unica grande famiglia.

La fiducia che l’animatore spirituale ha, infine, riposto nei loro confronti è stata fonte di grande stimolo, certi che oggi, pur non mancando le difficoltà o gli intoppi, pensano di riuscire a superarli grazie proprio a tutti quei fratelli e sorelle che credono nel movimento, credono ed hanno creduto in loro, sicuri che li aiuteranno e li sorreggeranno nei momenti di sconforto.

Luigi Majorca
 

lunedì 9 marzo 2020

NIENTE S: MESSE FINO AL 3 MARZO

La Conferenza episcopale recepisce la decisione del governo e si esprime in una nota. Nessuna cerimonia religiosa. Neanche i funerali in chiesa, solo preghiere al cimitero.

Don Tanino della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Siracusa condivide con rammarico la decisione.

sabato 7 marzo 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DELLA DOMENICA DI DON RAFFAELE

LA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA GESU' CI INVITA A SALIRE SUL MONTE TABOR 

Gesù invita anche noi a salire sul Tabor,
se accetteremo come accettarono l'invito di Gesù Pietro, Giacomo e Giovanni,  
faremo anche noi una meravigliosa esperienza di cielo,
ci assicureremo il pieno della speranza,
assaporeremo la vera gioia, sperimenteremo cos'è la bellezza,
gusteremo quanto il Signore ci riserva alla fine del nostro pellegrinaggio terreno quando
vedremo Dio faccia a faccia, non saremo più soggetti a sofferenza alcuna.
Con l'apostolo Pietro uscirà spontanea dalle nostre labbra l'invocazione : 
"È bello, Signore, per noi stare qui, facciamo tre tende una per te, una per Mosè e una per Elia".
Quando facciamo silenzio intorno a noi e dentro di noi facciamo l'esperienza del Tabor.
Sul Tabor Cristo si trasfigura e diventa luminoso più del sole, 
anche noi veniamo trasfigurati. 
La nostra vita con Gesù è vita solare,vita vera, vita umanamente preziosa per la purezza del cuore,
per l'amore alla verità, alla giustizia, al bene comune, vita modellata dall'amore, ritmata dall'amore,
votata all'amore. 
Nel Tabor del nostro cuore abitato dalla grazia 
sboccia ardente desiderio di stare in adorazione davanti a Gesù presente in corpo, 
sangue, anima e divinità nella santa Eucaristia,
nasce il bisogno di meditare assiduamente la Parola di Dio,
sorge il bisogno di lasciarci guidare nella via della santità dai nostri pastori.
"Questo è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo! "
La voce di Dio Padre si rivolge oggi a noi e vuole dirci:
Ascoltate, meditate, fate diventare vita della vostra vita,
carne della vostra carne la parola di Dio ascoltata.
Non lasciatevi sedurre dalle vane parole del mondo che portano fuori strada.
La verità fa liberi e Gesù è la sola verità che fa liberi, 
ci attira a sé e non ci fa essere prigionieri del nostro io, della nostra superbia,  delle false promesse del mondo.
Senza l'esperienza del Tabor la vita è scialba, svanisce la speranza
e con essa la gioia qui in terra e nell'eternità.
Don Raffaele Aprile

lunedì 2 marzo 2020

LE NUOVE POESIE DI DON RAFFAELE

 La legna dell'amore

Manca la legna dell'amore al camino del cuore
e l'inverno delle calunnie incalza,
il freddo è  pungente
e corri il rischio di assiderarti. 

Hai il mantello di Dio
che ti avvolge
e fornisce la legna dell'amore
al camino del cuore.
Accucciato nel cuore di Dio
godi del calore del suo amore.
Io ho la legna dell'amore.

Don Raffaele Aprile

domenica 1 marzo 2020

GLI APPUNTAMENTI SETTIMANALI a cura di F. CILIO - Dal 02 all'8 marzo




GLI ORARI DELLE SANTE MESSE IN PARROCCHIA
GIORNI FERIALI ore 7,30 e 19,00
GIORNI FESTIVI ore 7,30 -10,30 .12,00 . 19,00

Lunedi'
Ore 10,30 ora di preghiera a cura  del gruppo del R.n.S. "Come Maria" nel salone parrocchiale

Martedì:


Mercoledì: mercoledì delle ceneri
Inizio della Quaresima
Ore 17,30-Catechismo prima comunione  
-S. Messa ore18,30 

GIOVEDI': ore 17,30 Adorazione Eucaristica


 VENERDI': S. Marciano
ore 18 S. Rosario, ore 18,30 Via Crucis, ore 19 S. Messa - Astinenza dalle carni.

SABATO:
Ore 15,45-17,15 Oratorio per  i bambini delle scuole elementari,
Ore 17,30-20,00 oratorio per i ragazzi della scuola media e superiore



DOMENICA: IIa domenica di Quaresima
SANTE MESSE  ORE 7,30 -10,30 .12,00 . 19,00

AVVISO IMPORTANTE
La santa Messa del Catechismo é celebrata ogni domenica alle ore 10,30

IL CORO


LA LAVAGNETTA DEL MESE