domenica 25 febbraio 2024

LA SETTIMANA IN PARROCCHIA dal 26 febbraio al 3marzo


 

DI FEDERICO CILIO










LUNEDI' :
Ore 16-18 Centro aiuto allo studio
Ore 17-18,30 Centro di ascolto Caritas
Ore 19,45 Incontro biblico

MARTEDI :
Ore 10-12 Il dono degli anni
Ore 16-18 Centro aiuto allo studio
Ore 19,30-20,30 Incontro Rinnovamento nello Spirito
Ore 19,30 Incontro educatori Oratorio

MERCOLEDI' :
Ore 19,45 Cantiere Parrocchiale

GIOVEDI' :
Ore 10-12 Il dono degli anni
Ore 16-18 Centro aiuto allo studio
Ore 17,30-18,30 Adorazione Eucaristica Comunitaria
Ore 20,45 Incontro comunità  Clan Agesci SR

VENERDI' :
Ore 17,45 Santo Rosario
Ore 18,15 Via Crucis
Ore 20 Via Crucis
Ore 20,30 Oratorio giovani

SABATO : 
Ore 16 Oratorio Ragazzi
Ore 19 Santa Messa

DOMENICA :
Gruppo Agesci SR III Thinking dai 2024
(giochi- mostre- film e tanto altro per tutti.)

sabato 17 febbraio 2024

UNA GIORNATA MOLTO SENTITA

 

LA SANTA MESSA DELLE CENERI

di Cristina Filetti




 
Mercoledì 14 febbraio, una giornata molto sentita da noi cursillisti, si è celebrata nella Cattedrale di San Procolo martire al Rione Terra in Pozzuoli la Santa Messa delle Ceneri che da inizio alla Quaresima di fraternità.

La Celebrazione è stata presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Carlo Villano Vescovo di Pozzuoli e Ischia con la concelebrazione di Monsignor Gennaro Pascarella Vescovo Emerito della diocesi.

 

 



Il gesto di porre le ceneri sul capo ha un doppio valore simbolico, in quanto rimanda alla precarietà della vita terrena, ma rappresenta anche un segno di pentimento dell'uomo di fronte a Dio. Il mercoledì delle Ceneri, ottenute dalle palme bruciate e benedette durante la celebrazione delle domenica delle palme dell’anno precedente, nel rito cattolico segna l'inizio del periodo di digiuno e penitenza della Quaresima e che ci ricorda l’entrata di Gesù nel deserto, tempo che precede la sua morte, terminerà con l'arrivo della Pasqua. 


durante la sua meravigliosa Omelia, il Vescovo  S.E. Carlo Villano  che ha catturato non solo la mia attenzione, e quella di mio marito cursillista, ma anche quella di  tutta l'assemblea .

giovedì 15 febbraio 2024

LA MERAVIGLIE DEI CURSILLOS



UNA BELLA DOMENICA 

di Cristina Filetti


Domenica 11 febbraio si è svolto il primo incontro di post-cursillo dell' 85°  donne e 88° uomini della diocesi di Napoli nella parrocchia sant' Alfonso Maria De Liguori e San Gerardo in Miano . Una giornata, a dir poco meravigliosa, piena di gioia e di stupenda amicizia.




I lavori sono stati guidati dai due Rettori Alberto Cardone per gli uomini, Cristina Filetti per le donne e con la partecipazione del direttore spirituale del Cursillo uomini don Salvatore Cinque .

La prima parte della giornata è stata vissuta nella piena riflessione, 


mentre nel pomeriggio ci si é deliziati nell’ascoltare le belle e commoventi testimonianze da parte delle nuove sorelle e fratelli .




I Rettori Alberto e Cristina hanno manifestato tanta gratitudine al Signore per le meraviglie che ha compiuto in queste nuove coppie, per la gioia vissuta insieme e non per ultima per l'abbondante grazia che si riversa nelle loro famiglie e sulle rispettive equipe perché: la famiglia è il primo ambiente da evangelizzare!!









mercoledì 14 febbraio 2024

IL GRANELLINO

Così ho inteso fermentare l’ambiente
Vivenza condivisa da Antonio Scanderebech



P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti, é da tempo passato alla casa del Padre a causa del COVID, ma il suo granellino caduto sulla "terra buona" dà impensabili frutti ancor oggi. Quindi, ho condiviso la  vivenza che segue:

È grazie allo stimolo di qualche amico cursillista che, a mio modo, ho iniziato a fermentare l’ambiente che mi circonda.

Il 3 giugno 2017, nella sala del pellegrino della Basilica di Santa Maria di Leuca, abbiamo festeggiato i trent’anni di presenza del movimento nella nostra Diocesi di Ugento. Erano presenti anche fratelli e sorelle venuti da Genova, Benevento, Rossano Calabro, Taranto, Oria, Lecce, Nardò, Siracusa.

È stata una grande festa per tutti.  Dopo gli interventi tenuti in mattinata,  ci siamo poi recati in Basilica per la S. Messa presieduta dal nostro vescovo Vito. Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato quanto importante sia l’evangelizzazione degli ambienti compiuta dal movimento in questi 30 anni.

Dopo il pranzo consumato in grande fraternità, ho conosciuto un fratello di Siracusa, 

il quale mi ha proposto di inviarmi, tutte le mattine, il “granellino del giorno”, una meditazione sulla Parola di Dio.

Il riceverlo è stato utilissimo, ho subito percepito che mi aiutava nella mia meditazione giornaliera.

Questo beneficio che il granellino mi regalava mi spingeva a diffonderlo ai miei amici. Così, da quel giorno, iniziai a inviarlo a tutti i miei conoscenti.

Anche con questo semplice modo, io ho inteso fermentare l’ambiente che mi circonda.

(Un cursillista della diocesi di S.M. Di Leuca


 

martedì 13 febbraio 2024

CURSILLOS – FORMAZIONE

IL RUOLO DEI RESPONSABILI

Rollo condiviso da Salvatore Ercolino

(Benevento, Scuola Responsabili del 17 aprile 2023)


Mi giunge dalla diocesi di Benevento un rollo che merita di essere letto per intero.

Nella prima parte si è tracciato il ruolo del responsabile. Ne diamo uno stralcio:

“Nel rollo “Responsabili”, si parla delle qualità naturali e soprannaturali di un buon responsabile cristiano; tra quelle naturali vorrei ricordare la competenza (“la riuscita di ogni iniziativa, dipende soprattutto, dalla preparazione personale e dalla competenza”), la generosità (“la capacita di riservare un posto nel nostro cuore agli altri, trattandoli come se fossero una parte di noi stessi. La generosità è la disponibilità a far partecipi gli altri di quello che siamo e che abbiamo; è la gioia di donare noi stessi ai fratelli, mettendo a loro disposizione il nostro tempo e le nostre energie”) e l’autenticità personale (“La persona autentica è quella che non fa la ... ”doppia faccia”, ma si sforza di essere sempre sé stessa e di non apparire diversa da quello che è realmente”)”.………………….

“Come negli altri tempi del metodo, i dirigenti (i responsabili n.d.r.) del MCC hanno un compito fondamentale nel Postcursillo. Dalla Scuola e dal Segretariato (il coordinamento n.d.r.) sono incaricati a iniziare, sostenere e animare tutte le iniziative e le azioni necessarie per raggiungere efficacemente gli obiettivi del Postcursillo” (n. 261 delle II.FF.)

“Dare più importanza al Cursillo che al Postcursillo sarebbe come preferire ciò che è solenne a ciò che è decisivo, ciò che è straordinario a ciò che è autentico. È molto importante che le anime si incontrino con Dio, ma è molto più importante dare loro delle motivazioni per seguirlo”. Da “Vertebrazione delle idee” (E. Bonnin – F. Forteza – B. Vadell):

Nella seconda parte viene illustrata la riunione di Gruppo e il gruppo in Ultreya, spiegati con dovizia di particolari e assolutamente condivisibili.

Il Rollo si presta a tanti spunti, riflessioni e meditazioni da approfondire e dibattere. Ai Responsabili già avanti nella conoscenza del metodo e dei testi editi dal movimento, consiglio vivamente di estrapolarla e leggerla nella sua integrità.

Il rollo viene pubblicato nella pagina “Documenti – cartella Scuola responsabili” ed estraibile con il metodo copia e incolla

domenica 11 febbraio 2024

VIVENZA DI UN CORSISTA DELLA DIOCESI DI S.M. DI LEUCA

 


"GRAZIE a S. PADRE PIO"

Vivenza condivisa da Antonio Scanderebech



Tempo fa prestavo servizio come poliziotto penitenziario nel reparto di alta sicurezza del carcere di San Vittore a Milano, dove erano reclusi coloro che appartenevano alle brigate rosse.

Prima di entrare nel reparto detentivo, noi poliziotti eravamo soliti andare nella cappella del carcere, dove, davanti al Tabernacolo, affidavamo al Signore il lavoro da svolgere perché ci aiutasse nelle difficoltà che si sarebbero sicuramente verificate nella giornata.

Un giorno il comandante mi convocò nel suo ufficio con un mio collega e caro amico per comunicarci che il Questore di Milano avvertiva che i suoi uomini avevano trovato, in un covo di brigatisti, alcune nostre foto ed alcuni appunti dai quali si desumeva che i detenuti volevano ammazzarci perché, a loro giudizio, eravamo “servi dello Stato”.

Ovviamente sia io che il mio amico, dopo aver appreso questa notizia, forti anche della fede in Dio, ci facemmo coraggio l’un l’altro senza farci intimidire.




Scuola responsabili





Tuttavia, la mattina del 18 settembre 1981, il mio collega andando al lavoro, si accorse di essere seguito da una macchina. Subito dopo un’altra auto affiancò la sua, bloccandogli la strada.

Sicuramente egli capì subito che era giunta la sua fine perché senza dargli scampo, iniziarono a sparare raffiche di mitra contro di lui facendolo morire all’istante e fuggendo da quel luogo a tutta birra.

Dovevo esserci anch’io nell’auto con il mio collega ma non fu così a causa di un semplice cambio di turno di servizio.

Da quel momento la mia mente venne invasa da mille pensieri negativi. Lo sguardo del mio amico mi ritornava sempre nella mente. Ero giunto al punto che volevo suicidarmi.



Conclusione di una Ultreya davanti il Santissimo.





Nella mia inquietudine, venne a farmi visita ed a rassicurarmi un Santo, che poi è diventato un mio caro amico e guida. Infatti, una notte, sognai un frate che mi metteva la mano in testa e mi esortava ad essere forte perché tutto si sarebbe sistemato: quel frate era San Padre Pio.

Dopo alcuni giorni, come per incanto, fui trasferito al carcere di Foggia ed iniziai una nuova vita sul posto di lavoro. Anche in famiglia ritornò tanta serenità.

Poi capii che fu proprio San Padre Pio ad assistermi gratuitamente per non trovarmi nella sparatoria; fu lui a darmi il coraggio per non cadere nella depressione; fu lui che guidò il mio trasferimento, ed è ancora lui che mi assiste con la sua intercessione e la sua amicizia ad essere sempre disponibile verso i fratelli ad accettare, con umiltà, la volontà di Dio.

Un cursillista della diocesi di S.M. di Leuca

sabato 10 febbraio 2024

IL CAMMINO SINODALE DELLE ULTREYAS DI NAPOLI



LE SETTE FIAMMELLE 

a cura di C. Filetti

 

Il 6 febbraio si è tenuta l'ultreya unificata a Cittadella, nella parrocchia di santa Maria Francesca delle cinque piaghe, una delle 7 sedi di ultreya presenti nella diocesi di Napoli.  Sono state predisposte sull'altare sette fiaccole che sono state accese e consegnate durante la celebrazione del cinquant'ennale dei cursillos di Cristianità nella diocesi di Napoli.

La fiamma della fiaccola simboleggia la nostra fede che deve alimentarsi sempre più con lo studio, la pietà e l'azione (il nostro treppiedi). Era presente don Gioacchino Montefusco che ha partecipato a questa sua prima Ultreya unificata da quando è stato eletto nuovo animatore spirituale diocesano. L’ultreya è stata vissuta con più intensità del solito perché abbiamo ricordato con la preghiera Eduardo Bonnin nel suo 16° anniversario pregando per la sua beatificazione. 

 


Sono stati presenti tanti sacerdoti e diaconi , non è mancato l'intervento di padre Luigi Arena  animatore spirituale Nazionale 







e del nostro coordinatore diocesano Sergio Mazza in compagnia con Don Gioacchino Montefusco animatore spirituale diocesano.









L'assemblea comunitaria

L' incontro si è concluso, come sempre, con il canto Vittoria tenendoci per mano in cerchio e con  la mano tesa al tabernacolo dal nostro animatore spirituale  don Gioacchino

.


giovedì 8 febbraio 2024

ORGOGLIOSO DI MIA FIGLIA ELISA

LA VIVENZA DI ORAZIO VITTORINI - UN FATTO VERO

Raccontato da Luigi  Majorca



E’ stupefacente che un padre, dopo tanti anni di permanenza nel movimento dei Cursillos di Cristianità nella diocesi di Caltagirone,











si accorga che sua figlia Elisa, anch'essa cursillista ,






lo ha superato in generosità nei confronti di chi ha più bisogno. Un giorno del 2019 prende atto che la propria figlia Elisa, laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche, affermata farmacista da oltre 10 anni a Caltagirone, ha deciso, inaspettatamente,  di lasciare una posizione economica sicura ad Acireale per dare una nuova svolta alla propria vita e fare volontariato in Tanzania nel villaggio di Nyololo, privo di acqua e con la  corrente elettrica ricevuta a periodi alternati. Orazio intuisce che la figlia lì ha trovato la sua nova dimensione, un grande entusiasmo e grande voglia di fare. Apprende, anche, che Elisa  è stata incaricata di lavorare nelle due strutture del centro di salute rurale del villaggio, con un ospedale con diversi reparti e con un orfanotrofio che  accoglie 30 bambini, e di riorganizzare la farmacia.

Da padre, il nostro cursillista Orazio, volendo capire meglio del perché di quella inaspettata scelta, decide di andare a trovare la figlia in quel villaggio sperduto.




Giuntovi, ad un primo impatto, si  scoraggia, costatando la precarietà del contesto e la mancanza di acqua corrente. Tuttavia dopo tre giorni di permanenza si rende conto che sua figlia e gli indigeni del villaggio erano felici e sorridenti, godevano di una serenità incredibile e di una grande gioia di vivere,  cioè di tutto ciò che nel nostro  quotidiano cerchiamo, invano, senza  ottenerli malgrado tutti i confort di cui disponiamo.


Allora ha compreso. Si è rallegrato per la scelta di Elisa, voluta bene e stimata, ormai integrata in un contesto semplice ma ricco di sani principi cristiani per cui la vita va intensamente vissuta.

Tornato a casa Orazio ha ben pensato di raccogliere dei fondi per realizzare un pozzo che fornisse acqua al centro di accoglienza di Nyololo con un esito che ha superato ogni aspettativa. A fronte dei necessari 4.000 euro ne sono stati raccolti 5.800. Orazio ora è felice e quando pensa a sua figlia Elisa, non sta nella pelle e ringrazia quotidianamente il buon Dio.

martedì 6 febbraio 2024

LA FESTA DELLA CANDELORA

 


DAL PROFANO AL SACRO 

di Cristina Filetti



pubblicato nel blog di Luigi Majorca



I riti pagani, celebrano, da secoli, i primi giorni di febbraio ricordando i primi movimenti della terra che precedono la primavera, la nuova vita, la nuova luce, prevedendo la fine dell’inverno.

Per la chiesa cristiana Il 2 febbraio, festa della “Candelora”,  è il giorno  della Purificazione, detto anche "giornata delle Cere".  La Candelora, infatti, celebra, tramite la benedizione dei ceri nelle chiese, la presentazione di Gesù al tempio, avvenuta, secondo la tradizione, 40 giorni dopo la nascita. Ecco perché si festeggia 40 giorni dopo il Natale.

Ero al corrente che la diocesi di  Pozzuoli, era in trepida attesa per l’emozionante momento di fede che avrebbe vissuto nel giorno della “Candelora”, l’importante evento liturgico, che era previsto  si celebrasse nel Santuario di S. Gennaro alla Solfatara, curata dal  Vescovo di Pozzuoli, S.E. Carlo Villano, nella chiesa dove fu decapitato San Gennaro e dove si conserva il sasso con il  sangue impresso di San Gennaro.

Ben conoscevo questa ricorrenza, la cui celebrazione eucaristica é preceduta dall’ accensione delle candele,  distribuite ai  fedeli, che vengono benedette, simbolo di luce e benevolenza divina.

Da quando sono cursillista ho sempre partecipato a questa celebrazione, particolarmente condivisa dai consacrati e dalle consacrate, così , quest’anno, ho accettato l’invito delle suore di Licola mare  a cui voglio veramente bene.

  

In questa foto, tre suore della comunità di Licola mare ...Suor Eva ,suor Marilena e suor Giacinta . L' altra suora la più alta di tutte si chiama suor Chiara è una suora del Pime.


 

 


suor Marilena la madre superiora




In questa foto ci sono suor Giacinta e suor Eva. La più anziana di tutte circa 90 anni ma sempre energica è suor Esterina dei Vocazionisti - In fondo il Vescovo di Pozzuoli S.E. Carlo Villano