martedì 22 novembre 2022

A CHI INTERESSA ?

 


A CHI INTERESSA ?

Monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio della Comunicazioni Sociali, ritiene che l'incontro con la "cultura digitale" sia una grande sfida e, al contempo, un'affascinante missione per la Chiesa Cattolica nel terzo millennio. Una nuova forma di evangelizzazione che avanza nelle reti sociali, dove si incontrano, sempre più spesso, persone che sono lontane e diffidenti nei confronti della Chiesa.  La missione della Chiesa è fare in modo che il messaggio del Vangelo e la figura di Gesù siano annunciati anche nel contesto delle reti sociali. Coloro che abitano le reti devono poter avere l'opportunità di conoscere Gesù. Anzi, potremmo dire, che molti uomini e donne di questo nostro tempo, probabilmente, possono incontrare Gesù solo in una rete sociale, perché, magari, non entrerebbero mai in una chiesa. 

San Giovanni Paolo II, verso la fine del suo pontificato ha guidato la Chiesa a entrare nel mondo digitale. Emozionante l’immagine che lo ritrae davanti ad uno dei primissimi personal computer. Nel 1998 scriveva«Il mondo dei media, in seguito all’accelerato sviluppo innovativo e all’influsso insieme planetario e capillare sulla formazione della mentalità del costume, rappresenta una nuova frontiera della missione della Chiesa». Questa missione negli anni successivi è stata effettivamente portata a termine grazie ai suoi successori e grazie all’avvento del web 2.0.

 

Nel 2014 papa Francesco In merito alla  trasformazione digitale, ha avuto modo di dichiarare«in questo mondo, i media possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri; a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa. […] In particolare internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio.

IL 18 luglio 2022  ancora Papa Francesco

Non è un impegno da sottovalutare, “La rivoluzione dei media digitali degli ultimi decenni si è dimostrata un potente mezzo per promuovere la comunione e il dialogo all'interno della nostra famiglia umana. Infatti, durante i mesi di blocco dovuti alla pandemia, abbiamo visto chiaramente come i media digitali possano unirci, non solo diffondendo informazioni essenziali, ma anche colmando la solitudine dell'isolamento e, in molti casi, unendo intere famiglie e comunità ecclesiali nella preghiera e nel culto”.

                                                                            Luigi Majorca


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