sabato 31 ottobre 2020

BEATI NOI SE RIUSCIREMO .....di don Raffaele

QUEL DIO CHE HA SCELTO COME BEATI GLI ULTIMI

Siamo nella XXXI domenica del tempo ordinario e nel brano evangelico di Matteo si parla delle beatitudini e 

se declini l'amore con le beatitudini  e dai ali al tuo spirito,  vivi il paradiso in terra, assecondi il tuo bisogno di Dio "l'anima mia ha sete del Dio vivente, quando verrò e vedrò il volto di Dio?",vai sicuro per le strade del mondo e non perdi di vista la meta.

Nella tessera d'identità del cristiano non possono mancare le beatitudini,
segno distintivo del cristiano DOC.

Seguire Cristo è il segreto per vivere nella gioia,
quella gioia che il mondo non sa dare perché pone i suoi interessi su ciò che il tarlo e la tignola distruggono inesorabilmente.
Le beatitudini seguono il dettato dell'amore,
proiettano verso ciò che è eterno,
danno il gusto della verità che fa liberi,
fanno assaporare gioia intima, profonda, vera,
mettono in contatto con Gesù, che è il solo che può donarci la gioia.

Beati noi se riusciremo a fare nostre le caratteristiche delle beatitudini:
poveri, afflitti ma consolati, miti ed umili di cuore, 
assetati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore,
operatori di pace, insultati, perseguitati, calunniati.
Don R. Aprile

sabato 24 ottobre 2020

TUTTO DIPENDE DALL'AMORE di don Raffaele

AMARE DAVVERO


Siamo nella XXX domenica del T. O. E dal Vangelo secondo Matteo emerge questo versetto : "Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le tue forze...


Ama il prossimo tuo come te stesso".
Amare è il comandamento che riassume tutta la legge e gli insegnamenti dei profeti.
Amare è il comandamento nuovo che apre una nuova stagione per l'umanità
riscattata da Cristo volto bello dell'amore del Padre.
Amare sempre, amare tutti, amare senza fare sconti, è la nostra felice "condanna".
Amare è vivere, Amare è sognare, Amare è gioire
Amare è volare alto, Amare è sorridere, Amare è accogliere
Amare è ascoltare ,Amare è comprendere, Amare è avere compassione
Amare è perdonare.
Chi ama si salva, chi non ama si danna.
Amare dà gusto alla vita.
Amare è luce, non amare è tenebre.
Amare è guardare tutto e tutti con gli occhi del cuore.

La grotta di Betlemme, il calvario, la tomba vuota, 
la parola di Dio, il creato,
tutto intorno a noi e in noi parla di amore.
La melodia che risuona nel cuore di chi crede nella vita è un inno all'amore.
Il mondo è assetato di amore,
anche se nel mondo circola purtroppo tanto amore tossico.
Amore tossico è l'io che si sostituisce a Dio,
è il piacere che si sostituisce al dovere,
è il vizio che si sostituisce alla virtù.
Ami e sei libero
non ami e sei carcerato, 
chiuso nel tuo io, nei tuoi interessi malsani.
Don R. Aprile

venerdì 23 ottobre 2020

ULTREYA.... AVANTI

 
 

Dice Eduardo Bonnin:

Click to play this Smilebox slideshow“Molte volte mi sono chiesto di cosa ha più bisogno il mondo di oggi: se di alcune persone di Chiesa o di una Chiesa di persone. Ma di persone che siano davvero tali, uomini e donne capaci di convinzione, di decisione, di costanza.”

E’ evidente che l’emergenza del Coronavirus – Covid-19 sta cambiando profondamente le nostre vite, mettendoci in una condizione che ci servirà da lezione per l’oggi e per il futuro. Ecco perché l’ultreya di Augusta non si é fermata, ritenendo che questa fase non deve diventare  un’occasione di ulteriore isolamento ed emarginazione reciproca. L’ isolamento di certo non  ci aiuterebbe  a farci sentire meglio.  Bisogna, anche se con molta prudenza, stare con gli altri e vivere per davvero. Lo stare insieme ha un valore enormemente più grande che rimanere a casa davanti al telefono o al computer per nascondersi e scappare dalla realtà quotidiana.

Luigi Majorca

sabato 17 ottobre 2020

RENDERE A CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE di don Raffaele

DATE A CESARE IL SUO  e A DIO SE STESSO


Siamo nella XXIX domenica del tempo ordinario e dal brano  evangelico di Matteo risalta questo versetto "Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

"Essere cristiani non ci fa essere exstra terrestri, siamo cittadini con diritti e doveri, siamo cristiani con ciò che comporta la sequela di Cristo.
L'umanità sanata dalla grazia di Dio cammina per le strade del mondo
servendo la verità, donando amore.
 L'umanità accogliente, solidale, amante del vero, del giusto, è il presupposto necessario per una società a misura d'uomo, in cui la dignità di ogni uomo e di ogni donna viene riconosciuta, garantita, difesa contro ogni forma di schiavitù, di disuguaglianza sociale, di ingiustizia.

Il cristiano non sfugge ai suoi doveri civici, non ricorre a sotterfugi per non pagare le tasse, 
non si arroga il diritto di calpestare le leggi dello stato,tranne il caso in cui queste leggi dovessero andare contro la fede, la giustizia, la stessa sacralità della vita umana.
I martiri hanno saputo e sanno dare prova di  eroismo tutte le volte in cui hanno dovuto scegliere tra i valori del Vangelo e le leggi dello stato contrarie a questi valori.
Il dare a Cesare quel che è di Cesare deve responsabilizzarci nel fare il nostro dovere, 
nel vivere nella legalità.
Il dare a Dio quel che è di Dio ci impegna 
a mettere Dio al primo posto, 
a dare il primato ai valori dello spirito.
Don R. Aprile

sabato 10 ottobre 2020

TUTTI INVITATI ALLA FESTA di don Raffaele


LE OCCASIONI PERDUTE

Siamo nella XXVIII domenica del  tempo ordinario e dal Vangelo secondo Matteo emerge questo versetto : "Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti".

Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità.
Sta a noi accogliere l'invito di Dio, 
rispondere generosamente e prontamente alla sua chiamata,
metterci al servizio della verità che fa liberi.

Il banchetto al quale Dio ci invita  è la Chiesa che offre il cibo prelibato della parola di Dio e dei sacramenti.
Quanta superficialità, insipienza, indifferenza, purtroppo, connota la vita di tanti battezzati, 
di tanti cristiani all'acqua di rose!
La veste bianca che ci è stata consegnata il giorno del nostro battesimo parla di purezza, di candore dell'anima.
Il cuore del battezzato è un cuore puro se si
si innamora perdutamente di Cristo,
si fida di Cristo e si affida a Cristo senza se e senza ma.
Non basta dirsi cristiani,
la nostra vita deve essere modellata dalla parola di Dio,
il nostro operare deve essere lineare,
l'ipocrisia non deve trovare spazio nella nostra vita.
Buona domenica
Don R. Aprile

domenica 4 ottobre 2020

GLI INAFFIDABILI di don Raffaele

COSA DOVEVO FARE DI PIÙ PER TE CHE NON HO FATTO


Siamo nella XXVII domenica del tempo ordinario e dal Vangelo di Matteo emerge il senso di responsabilità verso la vigna affidata. Ma quanta cattiveria, ingratitudine, malizia, cinismo non c'è in quegli affittuari ai quali il padrone aveva affidato i suoi terreni in cui aveva piantato delle viti!

Il loro comportamento sa di arroganza, non hanno nessun rispetto del proprietario della vigna, 
lo vedono come un intruso,
arrivano al punto di uccidere i servi che il padrone manda per raccogliere i frutti, non si fermano nel loro proposito di escludere il padrone, nemmeno quando arriva da loro il figlio del padrone.
Non ci pensarono due volte e lo uccidono.
La Chiesa è la vigna del Signore,  affittuari sono gli apostoli, 
ma anche tutti coloro che in forza del battesimo fanno parte di questa vigna.
Vigna che dev'essere curata per dare i suoi frutti. Proprietario della vigna è il Signore.

Francesco d'Assisi, 
fa la scelta radicale della povertà, ma non disprezza il creato, lo vede, lo percepisce, lo sente  vibrare di quell'amore che regge il mondo e con gioia innalza l'inno di lode al Creatore per tutte le meraviglie che ha seminato nel mondo.

Tutto è orientato a Dio e niente ha senso e valore se viene visto come fine e non come mezzo.
Don R. Aprile