lunedì 28 settembre 2020

LA SETTIMANA IN PARROCCHIA - A CURA DI FEDERICO CILIO

 

In ottemperanza alle nuove disposizioni dettate dal Covid 19, i fedeli oltre a mantenere il distanziamento sociale dovranno entrare  in chiesa muniti di mascherine e guanti. Al'ingresso troveranno: due tavolini con l'igienizzante  per disinfettare le mani e possono sedersi nei banchi occupando i posti segnati con una x per un totale di 78 unità. 



Settimana dal 21/09  al 04/10
(LE TEMPERATURE PREVISTE SONO STATE RILEVATE LUNEDI' 28 SETTEMBRE)


Lunedì 28 settembre 
San Venceslao
Temperature: 18 - 28 


Martedì 29 
Ss Gabriele, Michele, Raffaele
Temperature: 14 - 29

Mercoledì 30 
 San Gerolamo 
Temperature: 16 - 28

Giovedì 1 ottobre - Santa Teresa di Gesù B.
Temperature: 16 - 29

Venerdì  2 -  Ss. Angeli Custodi
Temperature: 18 - 31

Sabato 3 - San. Gerardo
Temperature: 19 - 32

Domenica  4 XXVII domenica del tempo ordinario
San. Francesco D'Assisi
Temperature: 21 - 34


domenica 27 settembre 2020

Introduzione al Vangelo di padre Fernando Armellini:

 Il sì più convinto passa attraverso un no. 

C’è chi risponde sì senza aver capito e chi, più lealmente, dice no perché non è convinto e vuole comprendere meglio.

Il suo no è solo un modo poco garbato di chiedere spiegazio­ni e di dire che vuole vederci più chiaro. *Chi a Dio risponde subito sì forse non si è reso conto chi egli sia, come la pensi e che cosa proponga.* 

Nella nostra società è apprezzato chi produce.

Il vecchio, il malato, il disabile sono rispettati, amati, aiutati, ma sono sentiti spesso come un peso; non è immediata la percezione del loro valore e della preziosità del loro contributo a rendere più umano il nostro mondo.

Premiamo gli efficienti e i capa­ci; stimiamo chi è riuscito a farsi da solo, remuneriamo chi lavora.

Dio invece parte dagli ultimi, si interessa degli ultimi, privilegia e premia gli ultimi. Gratuitamente. 

La parabola della scorsa domenica ci ha sconcertato e for­se, durante la settimana, abbiamo riflettuto sull'illogicità del comportamento del padrone che retribuisce gli operai dell’ul­tima ora come i primi.

È difficile rinunciare alla religione dei meriti e credere nella gratuità dell’amore di Dio. 

La lettura di oggi sembra rispondere alle nostre obiezioni: «Voi dite: non è retto il modo di agire del Signore. Ascolta dunque: non è ret­ta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?» (v. 25) .

Dire sì a Dio significa rinunciare ai propri pensieri e ac­cettare i suoi. 

Egli non cerca i sazi, ma chi ha fame per ricol­marlo dei suoi beni (Lc 1,53); non apprezza i potenti che siedono sui troni, ma si abbassa per innalzare gli umili (Lc 1,52); non premia i giusti per i loro meriti, ma si fa compa­gno dei deboli e introduce per primi nel suo regno i pubbli­cani e le prostitute (Mt 21,31).

Solo chi si riconosce ultimo, peccatore e bisognoso del suo aiuto potrà sperimentare la gioia di essere salvato. 
Buona Domenica 

domenica 20 settembre 2020

ULTIMI PERCHE' GRAZIATI di don Raffaele

IL DONO GRATUITO DELLA PROPOSTA DI DIO

"Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi"

La logica del mercato non appartiene a Dio. La logica che guida l'agire di Dio è la logica dell'amore.

Dio è amore.

Negli ultimi ci sono i poveri, gli scartati della società, coloro che non hanno voce, che non contano, che non riscuotono lo stesso interesse di tutti gli altri.

Il mondo stende tappeti, non lesina applausi, onori, titoli altosonanti a personaggi della politica, dello sport, del cinema, del teatro, della televisione e financo della Chiesa.


E i poveri? Li avrete sempre con voi, ci dice Gesù e quello che avete fatto al più piccolo dei vostri fratelli è come se l'aveste fatto a me. Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere,....

Teresa di Calcutta ha fatto la scelta evangelica, non ha ragionato con la logica del mercato, si è consacrata al servizio degli ultimi.La stessa cosa ha fatto don Roberto,  presbitero di Como, ucciso barbaramente proprio da uno di quegli ultimi che aveva servito con amore.

Il martirio fa parte della sequela di Cristo: "chi vuole venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, perché chi vuol salvare la propria vita la perderà e chi perderà la propria vita per me la salverà.

L'amore muove il mondo ed ogni cosa, senza amore ci son tenebre fitte,c'è deserto di sentimenti, desolazione, morte. Convertiamoci all'amore, seguendo Cristo, servo per amore, crocifisso e risorto che ci assicura: coraggio io ho vinto il mondo.

L'amore vince sempre,sconfigge la tristezza e dona gioia,genera vita bella nel noi che sconfigge l'egoismo gretto e meschino. Viva l'Amore

Don R. Aprile

lunedì 14 settembre 2020

LA SETTIMANA IN PARROCCHIA - A CURA DI FEDERICO CILIO

In ottemperanza alle nuove disposizioni dettate dal Covid 19, i fedeli oltre a mantenere il distanziamento sociale dovranno entrare  in chiesa muniti di mascherine e guanti. Al'ingresso troveranno: due tavolini con l'igienizzante  per disinfettare le mani e possono sedersi nei banchi occupando i posti segnati con una x per un totale di 78 unità. 


Settimana dal 14/09  al 20/09
(LE TEMPERATURE PREVISTE SONO STATE RILEVATE LUNEDI' 14 SETTEMBRE)

Lunedì 14 settembre 
Esaltazione della Santa Croce
Temperature: 23 - 28 pioggia


Martedì 15 
B.V. Maria Addolorata
Temperature: 21 - 31

Mercoledì 16 
 SS Cornelio e Cipriano 
Temperature: 21 - 31

Giovedì 17 - S. Roberto Ballarmino
Temperature: 19 - 32

Venerdì  18 -  Santa Sofia
Temperature: 19 - 31

Sabato 19 - San. Gannaro vescovo
Temperature: 19 - 30

Domenica  20 XXV domenica del tempo ordinario
Santa Candida
Temperature: 19 - 31





domenica 13 settembre 2020

IMPARIAMO A PERDONARE DI Don Raffaele

UN PERDONO SENZA MISURA


 "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette".

Perdonare è il verbo che il cristiano degno di questo nome è chiamato a coniugare all'indicativo presente, prima persona singolare, non una volta, non sette volte, ma settanta volte sette, sempre.

Compito assai impegnativo, impresa non facile da porta re avanti.

Se Dio non usasse misericordia verso di noi e non fosse propenso a perdonarci tutte le volte in cui pecchiamo, saremmo persi, condannati alla dannazione eterna.


Esempio sublime del perdono è Gesù che dall'alto della croce dove è stato inchiodato, rivolge al Padre questa invocazione: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno.

Se manca la coscienza del peccato non si è in grado di chiedere ed ottenere il perdono di Dio.

Pietro riconobbe di avere peccato  rinnegando per tre volte Cristo, incontrò lo sguardo amorevole di Cristo, e pentito, pianse amaramente.

Gravissima disgrazia sarebbe  misconoscere l'amore misericordioso di Dio e la sua volontà di salvare l'uomo, di perdonarlo. Giuda fu uno di questi e la conclusione fu tragica, disperato andò ad impiccarsi.


Grazie, Gesù, per tutte le volte in cui mi hai usato misericordia e mi hai perdonato.

Ti chiedo la grazia di essere per i mei fratelli testimone del tuo amore, del tuo perdono.

Lo desidero, lo voglio, mi impegno a non fare prevalere in me i sentimenti di vendetta per il male ricevuto, ma sul tuo esempio e con il tuo aiuto voglio saper dire anch'io: Padre, personali perché non sanno quello che fanno.

Don R. Aprile

venerdì 11 settembre 2020

L’ULTREYA DI AUGUSTA RIPARTE

 DEFINITO IL PROGRAMMA 2020-2021


Dopo due riunioni tenute presso il “centro Utopia” i fratelli e le sorelle dell’ultreya di Augusta coordinati dal suo  responsabile  Giulio Morello e dall’animatore spirituale don Angelo Saraceno,    hanno definito il calendario “base” delle attività dell’Ultreya per l’anno 2020-2021.




Perché l’Ultreya


Assimilati il gruppo e la riunione di gruppo come elementi essenziali della metodologia è  ovvio che si colga l’esigenza di coloro che, dopo aver fatto il cursillo, vogliono mantenere rapporti con tutti coloro che hanno fatto la stessa esperienza.
Eduardo Bonnin,  alla domanda su come fosse nata l’ultreya rispose : “Volevamo incontrare gli amici…”
E’  dunque l’esigenza di reincontrare gli amici che spinge a rivederci per condividere il nostro  vissuto.

Ciascuno di noi ha il proprio “gruppo personale”, la propria “riunione di gruppo”, ma abbiamo  bisogno di rivederci, di ascoltare gli altri fratelli che hanno fatto la stessa esperienza.
E’ nata così, nel 1949, l’Ultreya che fin dal primo momento viene definita dal gruppo fondatore come “la riunione delle riunioni di gruppo”.
Dunque nasce perché esistevano i gruppi esterni, quei gruppi di amici che erano stati definiti i “Gruppi con chi vuoi”; senza la loro esistenza l’Ultreya non sarebbe mai nata.

Luigi Majorca

domenica 6 settembre 2020

UN AMORE IRRIDUCIBILE DI Don Raffaele

CONVINCERE E CORREGGERE

"Se un tuo fratello commetterà una colpa contro di te ,va e ammoniscilo fra te e lui solo..."

Nella declinazione dell'amore c'è anche la correzione fraterna.
Chi pratica la correzione fraterna non ha la pretesa di giudicare il prossimo.
La correzione fraterna non nasce dalla presunzione di chi si crede giusto e si sente in diritto di stare in cattedra a dettare leggi,
non ha la caratteristica dei farisei che filtravano il moscerino e ingoiavano il cammello.

La correzione fraterna nasce dal bisogno di chi ha scelto di uniformare la propria vita al comandamento dell'amore.
Chi pratica la correzione fraterna vuole solo il bene dell'altro,
lo fa con umiltà, non punta il dito contro.
Il peccato va condannato con forza,
il peccatore va amato e aiutato ad emendarsi e rimettersi sulla retta via.
Dove regna l'amore
si respira l'aria salubre della sincerità, 
cresce e si consolida la vera umanità.
Don R. Aprile