venerdì 11 agosto 2023

PERCHE' CAMBIARE

 

Cambiare è possibile di Luigi Majorca


Riflettevo a proposito della location dove si svolgono i tre giorni del Cursillo di Cristianità. Noi esseri umani abbiamo con il cambiamento un rapporto ambiguo e contraddittorio: da un lato ne siamo attratti e ne apprezziamo l’importanza , dall'altro lo temiamo perché ci toglie sicurezza e ci mette di fronte ai nostri limiti decisionali e alla paura delle nuove situazioni, preferendo il motto “si è fatto sempre così".

Vorrei raccontarvi una storia popolare indiana sui cambiamenti:

Si racconta che l’aquila viva fino a 70 anni, ma perché ciò accada, intorno ai 40 anni, deve prendere una decisione seria e difficile.

A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato ed appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate ed appesantite dalle penne assai ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile.

Ora l’aquila ha solo due alternative: o si lascia morire, o affronta un doloroso processo di rinnovamento, lungo ben 150 giorni.

Volerà allora in cima ad una montagna, si ritirerà su un nido inaccessibile, addossato ad una parete rocciosa, un luogo da cui potrà fare ritorno con un volo piano e sicuro.

Trovato questo luogo, l’aquila comincerà a sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo, affrontando con coraggio il dolore di tale operazione.

Passate alcune settimane, le ricrescerà un nuovo becco. Con questo, strapperà uno ad uno, incurante del dolore, i vecchi artigli. Quando ricresceranno i nuovi artigli, con questi e con il becco, strapperà dal suo corpo tutte le penne, una ad una.

Quando rinasceranno le nuove penne essa, nuova aquila rinata, si lancerà sicura nel volo di rinnovamento e ricomincerà a vivere per altri trent’anni.

 


Un’intuizione di Giulio Morello

Giorno 5 Agosto ho partecipato alla Festa della Madonna Adonai presso il Santuario di Brucoli frazione di Augusta. 

Il Santuario della Madonna dell’Adonai fa parte della diocesi di Siracusa. In base ad antiche testimonianze, riprese anche da scrittori del XVI e XVII secolo, il santuario sarebbe un oratorio paleocristiano, come attesta l’epiteto ebraico della Madonna Mater Adonai, ovvero Madre del mio Signore. 

Dopo il sisma del 1990, il santuario è stato interamente restaurato.

L’immagine sacra della Vergine dell’Adonai, è raffigurata seduta su un serto di nuvole con in braccio il bambino che con la mano destra impugna una croce, mentre con la sinistra poggia il suo scettro sul mondo.

Il Santuario è una bella “Location”, ha numerose camere accoglienti e  qualche piccolo  disagio può essere superato dalla novità del contesto, dalla bellezza del luogo che trasmette un’atmosfera di serenità e di smisurata spiritualità.

 

NB La intera storia del Santuario è riportata nella pagina dei documenti > cartella Cursillos documenti                                         

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