mercoledì 8 aprile 2020

PASQUA 2020 - Esercizi Spirituali di Don A. Saraceno


Terzo giorno

Che cosa significa Risorgere? (Mt 28, 1-8)


Risorgere significa che qualcuno, effettivamente morto, riceve da Dio una nuova vita. Così è accaduto a Gesù. Dopo la sua morte si è mostrato ai suoi amici e a molti altri vivo. Si è lasciato persino toccare da loro e insieme a loro ha mangiato e bevuto.   Gesù risorto vive per sempre.
Qual è il vero motivo per cui celebriamo la Pasqua
  Quando alcune amiche di Gesù sono andate al sepolcro, lo hanno trovato aperto e vuoto! Subito le donne hanno pensato che qualcuno avesse trafugato il corpo di Gesù. La salma invece non era stata Rubata, Gesù era risuscitato dalla morte, come aveva predetto. La risurrezione di Gesù non è una favola:   si tratta  di un evento reale, che è stato testimoniato da discepole e discepoli.  A testimoniarlo per prime sono state tre donne, che la mattina di Pasqua  hanno scoperto la tomba vuota. Se la risurrezione fosse stata un’invenzione, non sarebbero state scelte delle donne come testimoni oculari. Nell’ebraismo solo gli uomini venivano accettati in tribunale come testimoni credibili.
La risurrezione un’invenzione degli Apostoli?
La condanna a morte e la sepoltura di Gesù hanno avuto luogo a Gerusalemme. Sono state messe in pratica da chi davvero non poteva avere alcun interesse alla diffusione di dicerie. Ecco ora il sepolcro vuoto, un fatto che non è stato messo in discussione nemmeno da parte giudaica. Potevano essere stati gli apostoli a rubare il cadavere di Gesù? Ad un certo punto avrebbero dovuto ammetterlo “ Siamo dei truffatori”. Inoltre quasi tutti gli apostoli hanno sperimentato la persecuzione, la tortura e la morte a causa della loro fede. Non lo avrebbero fatto se la resurrezione fosse stata una loro invenzione. Erano certissimi di aver visto il Risorto ( Cf.  anche Saulo)

  La gioia della Veglia Pasquale
In tutto l’anno nessuna liturgia è più toccante della Veglia Pasquale. Nel pieno della notte, fuori dalle chiese brucia il fuoco di Pasqua, al quale il sacerdote accende il cero pasquale. Ecco il segno di Cristo vive e ha vinto per tutti noi l’oscurità  del peccato.  Il cero pasquale viene portato in processione nelle Chiese buie. Per tre volte risuona l’invocazione “ Cristo luce del mondo”. L’interno lentamente si illumina a partire  dal cero pasquale. Così tra i fedeli si diffonde una gioia profonda  per il miracolo della redenzione. A partire  dalla Pasqua in ogni vita si diffonde  il chiarore. Nel canto del Preconio Pasquale (solenne canto di annuncio della Pasqua) si proclama tutto questo. Seguono una lunga serie di letture bibliche che narrano e ci conducono all’Evento Centrale. Cristo è risorto Questo è il centro  della nostra vita e fede.  Il rinnovo delle nostre promesse battesimali è il suggello di questa vita nuova  che Cristo risorto ci dona attraverso la liturgia.  In Cristo anche noi risorgiamo sempre dal peccato- dal male- dal buio. -Alleluia- In che modo sempre più gente è venuta a sapere della risurrezione? 
Nel testo  biblico più antico sulla risurrezione si dice:  “ Egli apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito a più di cinquecento     fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora,  mentre altri sono morti. Inoltre apparve a Giacomo e quindi      a tutti gli apostoli”   (1 Cor 15,5-7)
Anche gli evangelisti riferiscono di alcuni incontri con il Gesù risorto:  nel  giardino, al lago, sulla strada per Emmaus, al piano superiore di una casa. Gli incontri con il Risorto devono essere stati sconvolgenti. A quel punto era facile per gli amici di Gesù credere  che egli era, ed è, il figlio di Dio.
C’è anche per noi una vita dopo la morte?     Si
Quando muore una persona cara, siamo tristi. Alcuni pensano: è semplicemente andato via. Noi cristiani pensiamo: è VIVO. Dio ci ha creato per una vita che non finisce neppure  con la morte.                       Anche noi risorgeremo  (Cf. 1 Cor 15,12-14)

Sintesi della catechesi di don A. Saraceno