sabato 18 aprile 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE

DAL DUBBIO ALLA CERTEZZA

"Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò ".
"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno".

Questa beatitudine della fede è la madre di tutte le altre beatitudini riportate dal Vangelo. 
La fede mette la creatura umana con la sua fragilità e le sue potenzialità davanti al mistero non con la supponenza di chi sa tutto e pretende di avere contezza personalmente di tutto, ma con l'umiltà di chi ha coscienza del proprio limite e sa fidarsi di Dio e affidarsi a Dio come un bimbo in braccio a sua madre.
Gesù ha una missione da affidare agli apostoli e con larghezza di doni effonde su di loro lo Spirito Santo perché li guidi e li sostenga nel portare avanti con gioia e coraggio la missione di  andare in tutto il mondo e di fare discepoli del Signore tutti popoli della terra.
Gesù dà il mandato agli apostoli, ma in quel mandato c'è la Chiesa tutta, sacerdoti e semplici battezzati, chiamati a dare testimonianza al mondo che Cristo è il salvatore e non ci può essere salvezza se non in Cristo, con Cristo e per Cristo. 

Pretendiamo forse come Tommaso di vedere con gli occhi carnali e toccare con mano la presenza di Gesù nella nostra vita?
Lo crediamo forse assente dalla storia contemporanea, considerato il caos che c'è nel mondo, le sofferenze che lo attraversano, e il coronavirus in atto è esperienza tragica a livello mondiale?
La fede ci fa vedere Gesù presente e vivo in mezzo a noi,  
Gesù che soffre con noi e per noi a causa dell'indifferenza, del rifiuto di Dio e della sua legge da parte dell'uomo.
Gesù ci chiama oggi a toccare con le nostre mani, a vedere con i nostri occhi dove ci conduce l'insipienza umana e come è urgente e necessario credere, coltivare una fede consapevole che dia senso al nostro vivere, al nostro operare.

"MIO SIGNORE E MIO DIO" 
anche il coronavirus potrà servire a farci rinsavire, a farci riflettere su quanto siamo sciocchi quando ci allontaniamo da Dio e quanto siamo invece fortunati quando ci affidiamo anima e corpo a Dio.
Gesù è risorto ed è sempre con noi.
Questa verità fa solida la nostra fede e ci rende capaci di affrontare anche il martirio.

Don Raffaele Aprile