sabato 11 aprile 2020

BUONA PASQUA CON IL COMMENTO DI DON RAFFAELE

Siamo nella domenica di Pasqua anno A, "Gioisce il cuore di chi cerca il Signore".
La gioia ha il candore dell'innocenza, la purezza dei sentimenti, la bontà dell'amore.
La vita riserva gioie e dolori.
Il mondo promette gioia facile e spinge a correre per avere successo, per fare carriera, per conseguire benessere economico.
Cercare la gioia nelle cose del mondo è un fallimento totale.

Tutto passa, tutto si sbriciola nel tempo e lascia l'amaro in bocca.
La gioia vera ha nome Gesù, via verità è vita, tesoro prezioso che non si svaluta e conserva la sua bellezza, la sua preziosità per sempre.
Beato colui che cerca Gesù, Signore e Salvatore dell'uomo, che si innamora pazzamente di lui. 
Chi ha la grazia di incontrare Gesù reputa ogni altra cosa come spazzatura. Il Signore é  la sola ricchezza per cui vale la pena di lottare, di rischiare anche il martirio.

"Non avevano ancora compreso che egli doveva risorgere dai morti ".
Il credo dei due apostoli alla resurrezione di Cristo si fa strada in loro dopo la visita al sepolcro. 
La grande pietra che chiudeva il sepolcro è spostata, all'interno del sepolcro c'è solo il sudario che avvolgeva il corpo di Gesù. 
Da quel momento questa verità li modella e li fa essere testimoni del risorto, capaci di dare la vita per affermarla. 
Se il Cristo non fosse risorto, superflua e vana sarebbe la nostra fede."
Siamo cristiani pasquali?
Testimoni nel mondo del risorto? 
La nostra vita, le nostre azioni sono portatrici di vita o di morte?
Attraverso i sacramenti della riconciliazione e dell'Eucaristia in maniera particolare facciamo esperienza della resurrezione.
Fortunati noi se li viviamo con fede!

Don Raffaele Aprile