AMORE SULLA TERRA, PARADISO IN CIELO
Siamo nella XXXIV
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO solennità di Cristo Re dell'universo.
Dal Vangelo di Matteo
emerge questo versetto:
“In verità io vi dico: tutto quello che
avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a
me”.
In cima alla croce su
cui è stato crocifisso campeggia la scritta:
"Gesù Nazareno re
dei giudei". Un re che con le sue braccia spalancate vuole
abbracciare tutti, donare a tutti gli uomini il caldo abbraccio di chi si è
fatto servo per amore.
AMARE con Cristo è
diventato il verbo della vita.
La vera nobiltà dei
seguaci di Cristo sta nell'amare ed è lo specifico dell'amare farci servi.
Servire chiede
sacrifici, rinunce.
Chi si pone al servizio
non è esente dal subire ingiustizie, calunnie, indifferenza, financo il
martirio.
Cristo Re venuto nel
mondo non per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto per
molti, viene accusato, schernito, flagellato, coronato di spine, deriso,
crocifisso.
È in questo suo patire
che si esprime l'amore ed è l'amore che salva.
Senza amore non c'è
salvezza. Servire, amare garantisce
la salvezza, la gioia senza fine.
"Venite, benedetti
del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla
creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto
sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete
gestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a
trovarmi"
L'amore non è fatto di
belle parole, ma di azioni, l'amore è attenzione all'altro, ascolto dei suoi
bisogni, compassione per i suoi problemi, condivisione delle sue gioie e dei
suoi dolori, delle sue fatiche e delle sue speranze.
Don R. Aprile