Siamo nella terza domenica di Avvento detta anche “Gaudete”.
In questo giorno ricordiamo anche una grande santa martire siracusana patrona della nostra città Santa Lucia, e a Santa Lucia chiediamo di conservare la luce dei nostri occhi per vedere la bellezza del creato.Di conservare gli occhi della nostra anima, la fede, mediante la quale possiamo conoscere Dio, comprendere i suoi insegnamenti, riconoscere il suo amore e non errare nel cammino.
Dal Vangelo di Giovanni emerge questo versetto «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Un vero profeta sa come portare a Gesù, come suscitare la fede.
Giovanni Battista é il più grande tra i
nati da donna, il profeta al quale è stata riservata la missione straordinaria
di essere il precursore di Gesù. L'elogio di Gesù per Giovanni Battista
"tra i nati di donna non c'è uno più grande" è il giudizio riservato
ad un credente che ha messo al primo posto nella propria vita non il proprio
io, ma Dio.
Una vita al servizio della verità, proclamata con forza, testimoniata con le opere. Il nostro credo in Dio obbedisce a questa logica? Preparandoci al Natale poniamoci con onestà intellettuale questo interrogativo.
La barca della nostra vita naviga in un mare a volte calmo, altre volte viene sballottata dalle onde del mare in tempesta.
La tempesta ha nome diversi e uno di questi
è il virus del covid 19 che ha scompaginato il vissuto della società dei nostri
giorni ed ha creato smarrimento, paura, disagi di ogni genere, sofferenza,
morte.
Affidiamoci alla gloriosa Vergine Lucia
perché aumenti la nostra fede . Lucia con la sua vita ci insegna che la vita è
fatta per essere donata a Dio e al prossimo senza riserve. D'altronde una
persona è luminosa nella misura in cui diventa dono per gli altri e in realtà
ogni persona lo è . È un dono prezioso.
Don R. Aprile
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