sabato 3 novembre 2018

XXXI° Domenica del tempo ordinario a cura di Mons. Greco


VERTICE DELLA LEGGE È L'AMORE

Nella Liturgia odierna ci viene presentato il vertice della Legge:  il  comandamento  dell'amore  nelle  sue varie  dimensioni.

« Ascolta, Israele » (Dt 6,4; Mc 12,29)
Amore come dono
Il nostro amore  verso Dio è frutto del  suo amore  verso  di noi: « Egli ci ha amati per primo » (1 Gv 4,19). Il suo amore ha destato in noi la capacità di amare. È suo dono il nostro amore, che si esprime nel servizio: « Tu  solo puoi dare ai tuoi  fedeli  il dono di  servirti  in  modo  lodevole  e degno » (Colletta

Amore come ricerca
In questa pagina evangelica troviamo uno scriba che fa una domanda sincera a
Gesù, non « per metterlo alla prova », ma per conoscere la verità. È un uomo alla ricerca della verità. Al termine del colloquio verrà lodato da Gesù: « Non sei lontano dal regno di Dio ». Cercare il Signore con cuore retto e sincero è già un modo di amarlo.
Amore come ascolto
Nella sua risposta Gesù cita Dt 6,4-5; « Ascolta, Israele... tu amerai ». « Ascolta »: è il verbo della fede e dell'amore. Ascoltare il Signore è una dimensione dell'amore, è un atteggiamento di piena disponibilità a compiere il suo volere. « Ascoltare » ha una duplice valenza: percepire la Parola di Dio e metterla  in pratica. Chi ama ascolta.
« Amare... val più di tutti gli olocausti» (Mc 12,33)
Amore come opzione di fede
Gesù  non  intende  semplicemente  risolvere  un  problema
« teologico »: Egli invece ci indica l'atteggiamento interiore che deve connotare la nostra vita. Ci presenta l'opzione di fede che si concretizza nell'ascolto di Dio. L'amore verso Dio non definisce sol tanto un comandamento più importante di altri comandamenti, ma delinea una scelta di fondo: la nostra incondizionata fiducia in Dio e l'obbedienza della fede.
Amore come fedeltà all'Alleanza
Per Israele la legge è benedizione e fonte di vita (« perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel  paese dove scorre  il latte e il miele »), la Legge è segno dell'amore fedele e liberante del Signore, è dono che rivela l'Alleanza di Dio con il  suo popolo. Ascoltare e amare il Signore significa rimanere fedeli all'Alleanza.
Amore come culto
Lo scriba nella sua risposta, apprezzata da Gesù, dice che l'amore verso Dio e verso il prossimo « val più di tutti gli olocausti e i sacrifici ». Egli, in sintonia con i profeti, sostenendo la preminenza dell'amore rispetto al culto, ci mostra che l'amore è il culto a Dio più vero e più  nobile di qualunque altro atto di culto.

« Non c'è altro comandamento più importante » (Mc 12,31)
Amore totale verso Dio
L'amore verso Dio è « il primo comandamento». Siamo chiamati ad amare Dio con una adesione totale, con un amore che coinvolge tutto il nostro essere: « cuore, anima, forza ».
Amore universale verso il prossimo
L'amore  universale verso  il  prossimo  non  ha  confini, non tollera  barriere,  discriminazioni,  esclusioni.  Gesù  supera  l'angusta visione  del « prossimo » come  il proprio  correligionario.
Inoltre, l'amore verso il prossimo ha come termine di paragone l'amore verso se stessi: « Ama  il  prossimo  tuo come  te stesso ». Dovremmo riscoprire l'autentico amore verso noi stessi. Chi non ha rispetto di se stesso, non è capace d i rispettare gli altri; chi non ama e non stima se stesso, non è capace di amare e stimare gli altri. L'amore verso se stessi non  va  con fuso con l'egoismo. Siamo chiamati ad amare noi stessi « pensando secondo Dio »: dobbiamo amare noi stessi e il nostro prossimo come Dio ci ama, come Cristo ci ha amato.

Amore indissociabile verso Dio e verso il prossimo
Questa è l'originalità dell'insegnamento di Gesù: i due comandamenti dell'amore verso Dio e verso il prossimo non possono essere dissociati, anzi sono due facce della stessa  realtà. Questa unità profonda  è  fondata  sul  mistero  dell'Incarnazione, nel  quale Dio  è diventato « prossimo» dell'uomo.  In  Cristo, Dio è indissociabile dall'uomo, la natura divina e  la  natura  umana sono uni te per  sempre, per  tutta  l'eternità. « Con  l'Incarnazione il Figlio di Dio si è unito i n certo modo ad ogni uomo » (GS 22). Dietro il  volto di  ogni uomo, scopriamo  il  volto d i  Cristo.

Mons. G. Greco