Nella
Liturgia odierna ci viene presentato il vertice della Legge: il
comandamento dell'amore nelle
sue varie dimensioni.
« Ascolta, Israele » (Dt 6,4; Mc 12,29)
Amore
come dono
Il
nostro amore verso Dio è frutto del suo amore
verso di noi: « Egli ci ha amati
per primo » (1 Gv 4,19). Il suo amore ha destato in noi la capacità di amare. È
suo dono il nostro amore, che si esprime nel servizio: « Tu solo puoi dare ai tuoi fedeli il dono di
servirti in modo
lodevole e degno » (Colletta
Amore come ricerca
In
questa pagina evangelica troviamo uno scriba che fa una domanda sincera a
Gesù, non « per metterlo alla prova », ma per conoscere la verità. È un uomo alla ricerca della verità. Al termine del colloquio verrà lodato da Gesù: « Non sei lontano dal regno di Dio ». Cercare il Signore con cuore retto e sincero è già un modo di amarlo.
Gesù, non « per metterlo alla prova », ma per conoscere la verità. È un uomo alla ricerca della verità. Al termine del colloquio verrà lodato da Gesù: « Non sei lontano dal regno di Dio ». Cercare il Signore con cuore retto e sincero è già un modo di amarlo.
Amore come ascolto
Nella
sua risposta Gesù cita Dt 6,4-5; « Ascolta, Israele... tu amerai ». « Ascolta
»: è il verbo della fede e dell'amore. Ascoltare il Signore è una dimensione
dell'amore, è un atteggiamento di piena disponibilità a compiere il suo volere.
« Ascoltare » ha una duplice valenza: percepire la Parola di Dio e
metterla in pratica. Chi ama ascolta.
Amore come opzione di fede
Gesù non
intende semplicemente risolvere
un problema
«
teologico »: Egli invece ci indica l'atteggiamento interiore che deve connotare
la nostra vita. Ci presenta l'opzione di fede che si concretizza nell'ascolto
di Dio. L'amore verso Dio non definisce sol tanto un comandamento più
importante di altri comandamenti, ma delinea una scelta di fondo: la nostra
incondizionata fiducia in Dio e l'obbedienza della fede.
Amore come fedeltà all'Alleanza
Per
Israele la legge è benedizione e fonte di vita (« perché tu sia felice e
cresciate molto di numero nel paese dove
scorre il latte e il miele »), la Legge
è segno dell'amore fedele e liberante del Signore, è dono che rivela l'Alleanza
di Dio con il suo popolo. Ascoltare e
amare il Signore significa rimanere fedeli all'Alleanza.
Amore come culto
Lo
scriba nella sua risposta, apprezzata da Gesù, dice che l'amore verso Dio e
verso il prossimo « val più di tutti gli olocausti e i sacrifici ». Egli, in
sintonia con i profeti, sostenendo la preminenza dell'amore rispetto al culto,
ci mostra che l'amore è il culto a Dio più vero e più nobile di qualunque altro atto di culto.
« Non c'è altro
comandamento più importante » (Mc 12,31)
Amore totale verso Dio
L'amore
verso Dio è « il primo comandamento». Siamo chiamati ad amare Dio con una
adesione totale, con un amore che coinvolge tutto il nostro essere: « cuore,
anima, forza ».
Amore universale verso il
prossimo
L'amore universale verso il
prossimo non ha
confini, non tollera
barriere, discriminazioni, esclusioni.
Gesù supera l'angusta visione del « prossimo » come il proprio
correligionario.
Inoltre,
l'amore verso il prossimo ha come termine di paragone l'amore verso se stessi:
« Ama il
prossimo tuo come te stesso ». Dovremmo riscoprire l'autentico
amore verso noi stessi. Chi non ha rispetto di se stesso, non è capace d i
rispettare gli altri; chi non ama e non stima se stesso, non è capace di amare
e stimare gli altri. L'amore verso se stessi non va con
fuso con l'egoismo. Siamo chiamati ad amare noi stessi « pensando secondo Dio
»: dobbiamo amare noi stessi e il nostro prossimo come Dio ci ama, come Cristo
ci ha amato.
Amore indissociabile verso Dio e
verso il prossimo
Questa è
l'originalità dell'insegnamento di Gesù: i due comandamenti dell'amore verso Dio
e verso il prossimo non possono essere dissociati, anzi sono due facce della
stessa realtà. Questa unità
profonda è fondata sul
mistero dell'Incarnazione,
nel quale Dio è diventato « prossimo» dell'uomo. In
Cristo, Dio è indissociabile dall'uomo, la natura divina e la
natura umana sono uni te per sempre, per
tutta l'eternità. « Con l'Incarnazione il Figlio di Dio si è unito i
n certo modo ad ogni uomo » (GS 22). Dietro il
volto di ogni uomo,
scopriamo il volto d i
Cristo.
Mons. G. Greco
Mons. G. Greco