di Cristina Filetti
pubblicato nel blog di Luigi Majorca
I riti pagani, celebrano, da secoli, i primi giorni di febbraio ricordando i primi movimenti della terra che precedono la primavera, la nuova vita, la nuova luce, prevedendo la fine dell’inverno.
Per la chiesa cristiana Il 2 febbraio, festa della “Candelora”, è il giorno della Purificazione, detto anche "giornata delle Cere". La Candelora, infatti, celebra, tramite la benedizione dei ceri nelle chiese, la presentazione di Gesù al tempio, avvenuta, secondo la tradizione, 40 giorni dopo la nascita. Ecco perché si festeggia 40 giorni dopo il Natale.
Ero al corrente che la diocesi di Pozzuoli, era in trepida attesa per l’emozionante momento di fede che avrebbe vissuto nel giorno della “Candelora”, l’importante evento liturgico, che era previsto si celebrasse nel Santuario di S. Gennaro alla Solfatara, curata dal Vescovo di Pozzuoli, S.E. Carlo Villano, nella chiesa dove fu decapitato San Gennaro e dove si conserva il sasso con il sangue impresso di San Gennaro.
Ben conoscevo questa ricorrenza, la cui celebrazione eucaristica é preceduta dall’ accensione delle candele, distribuite ai fedeli, che vengono benedette, simbolo di luce e benevolenza divina.
Da quando sono cursillista ho sempre partecipato a questa celebrazione, particolarmente condivisa dai consacrati e dalle consacrate, così , quest’anno, ho accettato l’invito delle suore di Licola mare a cui voglio veramente bene.
suor Marilena la madre superiora
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