giovedì 9 novembre 2023

FORMAZIONE - IL RAPPORTO CON I FRATELLI -1

  

“CHI E’ MIO FRATELLO”  di Carlo De benedetti

 

Fratellanza di sangue e fratellanza cristiana

“Non sempre è stato così, questa è un’invenzione del Cristianesimo.

Fratelli in senso stretto lo si è per vincolo di sangue.

Nella Bibbia ci vengono presentate alcune coppie di fratelli: Caino e Abele, Ismaele e Isacco, Esaù e Giacobbe, dove uno è il buono e l’altro quello meno buono…,  questa è una costante nella storia: per gli Ebrei, tutti gli uomini creati da Dio erano implicitamente fratelli, ma quelli del popolo eletto lo erano un po’ più degli altri. E così per tante altre situazioni storiche.

“Uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli” – dice Gesù (Mt 23, 8)

Nella fratellanza cristiana si passa dal legame naturale al legame spirituale: si è fratelli perché tutti hanno detto sì alla volontà di Dio.

Con Cristo, nuovo Adamo, nasce  (una) nuova umanità,(una) nuova fratellanza, universale…

La fratellanza nel Cursillo

L’evangelizzazione è la somma carità che io riservo ai miei fratelli ed è ci  che faccio con lo strumento CURSILLO. Ascoltiamo la descrizione quasi meravigliata che fa mons. Juan Hervas nella lettera sua pastorale, (i cursillos di Cristianità strumento di rinnovamento cristiano), “Nel Cursillo si respira un clima di caritatevole fratellanza, che trasforma il Cursillo in una vita di famiglia; fraternità tra sacerdoti e laici, tra dirigenti e diretti, creando un’atmosfera di comprensione reciproca e di carità. … Una tecnica pedagogica che possiamo qualificare come ammirevole combina l’umano e il divino, il naturale e il soprannaturale, il vecchio e il nuovo, con saggezza e il divino, il naturale e il soprannaturale, il vecchio e il nuovo, con saggezza e ingegno in un’unione ammirevole”.

 

LA RIFLESSIONE di Luigi Majorca


Sintetizzare anche parti della relazione del nostro coordinatore nazionale Carlo De benedetti, resa nella convivenza di studio del 22 luglio 2022 e pubblicata nella rivista nazionale, significa rischiare di non rendere esaustivo il suo pensiero. Ma la domanda “Chi è mio fratello?” dovrebbe essere oggetto di un lungo e appassionato approfondimento, magari in una sessione della Scuola Responsabili, perché spesso chi parla di fratelli e sorelle con superficialità o quasi per abitudine spesso ignora il nome del fratello cursillista che gli sta accanto….. Nell’Antico Testamento  ebraico i termini prossimo (reaˁ ) e fratello (ˀakh) praticamente coincidono. Chi è mio Fratello, chi é il mio Prossimo è domanda che deve ricevere una risposta convincente per il cursillista, perchè , chi ci sta accanto diventa prossimo di qualcuno quando si prende cura di lui come ha fatto Gesù, nel senso di imitarne non solo l’atto, ma anche la modalità di azione che nascono dal cuore e non da una falsa caritatevole fratellanza.

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