Di P. Luigi Arena.
“L'amicizia
è un legame speciale e profondo che si
sviluppa sulla base di elementi fondamentali come la fiducia, l'affetto, la
condivisione e il sostegno reciproco. È una forma di relazione, comprensione e
accettazione dell'altro. Nell'amicizia, le persone trovano un luogo in cui
possono essere se stesse senza paura di giudizi, un luogo in cui possono
condividere gioie, dolori e sfide.”
“Nel contesto del movimento del Cursillo di Cristianità, l'amicizia
assume una dimensione ancora più profonda. Diventa parte integrante del
percorso di crescita spirituale e personale. I membri di questo movimento si
impegnano a sostenersi reciprocamente attraverso la condivisione di esperienze
e la riflessione sui valori cristiani. Questa forma di amicizia va oltre il
concetto tradizionale, poiché diventa un mezzo per testimoniare la propria fede
e costruire una comunità autentica. L'amicizia non è solo un frutto passivo di
tali pratiche, ma un fondamento attivo su cui si costruisce la spiritualità e
la condivisione delle proprie esperienze di fede.”
Così
conclude: ”In sintesi, l'amicizia è un legame umano
profondo che, quando basato su valori autentici come fiducia, affetto e
sostegno, può rappresentare una vera e propria esperienza di fede. L'amicizia
diventa così non solo un legame tra singole persone, ma anche un modo per
testimoniare la fede e costruire una comunità autentica che riflette l'amore di
Cristo.” (tratto dalla
rivista I Cursillos di Cristianità in Italia sett-ott 2023- L’intero articolo
potete estrarlo dalla pagina DOCUMENTI cartella P. Arena)
Ho
nel tempo sperimentato l’amicizia, quella vera ed autentica, che purtroppo è
venuta a mancare negli ultimi anni. E’ un’amicizia che non si dimentica e che
anzi mi compiaccio di ricordare, perché nel ricordo sento ancora vivo più che
mai un senso di benessere e di profonda commozione. Parlare della vera amicizia
è difficile ed esprimerla a parole è ancora più difficile e riduttivo, perché “l’amicizia” è
un sentimento che rimane nel cuore dell’amico ed è "una
delle più grandi consolazioni di questa vita",(Manzoni)
Eduardo Bonnin. “Parlando dell’amico al singolare si è
costretti, anzi, è necessario, ovviamente gioioso se non conveniente tra
cristiani, parlare in primis del singolo amico, l’amico più singolare, del
Cristo vivo, normale e vicino. Quando lo abbiamo interiorizzato per la Grazia,
ci rende amorevolmente consapevoli di ciò che riceviamo da Lui, concepiti e
creati a immagine di Dio; di che cosa abbiamo ancora bisogno perché sia
possibile essere fatti a somiglianza, forse molto spesso ricercata, raramente
raggiunta. È diventato come noi per fare Amicizia con gli uomini (in senso
generico e quindi anche delle donne). Lui che è il prototipo paradigmatico di
vera Amicizia, che non si accorge di qualunque sacrificio per renderla reale
nella vita, colui che ci mostra il punto più alto che può raggiungere
l’Amicizia: dare la vita per colui che si ama come un possibile orizzonte che
non conviene perdere di vista, se non si vuole correre il rischio di abbassare
la guardia, per non allentare l’arco o per non rovinare l’Amicizia che deve
essere sempre, tanto per chi la offre quanto per chi la riceve, come una fortezza.
Quando la persona, per la Grazia consapevole, sperimenta l’amicizia.” (4 lezione di Bonnìn sull’amicizia).
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