sabato 25 novembre 2023

CURSILLOS - ILGRUPPO OPERATIVO......

 

.......E LA PARABOLA DEI TALENTI di Luigi Majorca

Sulla scuola responsabili si è parlato e discusso a lungo, si è detto che la “Scuola” è il centro che anima tutto il Movimento, è incontro di Formazione   etcc… Cosa è e da chi è formata. La Scuola dei Dirigenti (o responsabili) è un elemento essenziale per la continuità, lo sviluppo e il raggiungimento della finalità del MCC.. E’ la comunità di cristiani, con le competenze e le attitudini necessarie impegnati e uniti per accelerare la vivenza del fondamentale cristiano in se stessi e negli ambienti. La scuola responsabili è formata da gruppi  i cui responsabili non sono “i Capi” ma hanno il compito di lavorare in équipes.(Fatto tanto importante ma tanto spesso trascurato.

Come è formato un gruppo? Normalmente un Responsabile accede alla Scuola e quindi al gruppo, per invito. Nella Guida del responsabile ed. 1980 P. Santana spiegava che  “Dobbiamo lasciare che il tempo maturi le cose e che lo Spirito del Signore guidi (il corsista) in un itinerario spirituale fino ad una vita apostolica sempre più aperta”. Quando un corsista è pronto, giunge un giorno che chiederà: quali sono i tuoi problemi, Signore?


Il signore gli risponde con la parabola dei talenti.




Il gruppo non è un’esaltazione, un applauso all’efficienza ,ma  è una vera e propria contestazione verso la comunità cristiana che sovente è tiepida, senza iniziativa, contenta di quello che fa e opera, paurosa di fronte al cambiamento richiesto da nuove sfide o dalle mutate condizioni culturali della società. La parabola dei talenti non conferma “l’attivismo pastorale” di cui sono preda molte comunità cristiane, molti “operatori pastorali”,  ma chiede a noi tutti: consapevolezza, responsabilità, audacia e soprattutto creatività, mettendo costantemente  a frutto il proprio o i propri talenti. Allora perché il corsista non usa il proprio talento e lo mette in pratica, posizionarsi in un gruppo a lui congeniale che significa: dare l'amore, il servizio, la condivisione e il dono gratuito dei propri talenti. Il talento è tutto ciò che fa crescere la comunità   di Dio.

Quando ci si chiude in se stessi per paura, per all’indolenza, per pigrizia, per  non prendere mai una posizione decisa, e si ci insinua nel gruppo senza lasciare traccia di sé, capaci esclusivamente di nascondere il proprio talento per non assumersi le proprie responsabilità, allora si rischia di perdere il poco che  ha.

Il corsista che fatto in suo cammino, che ha compreso appieno le sue responsabilità nei confronti della chiesa  e dei fratelli, consapevole dei suoi impegni nella scuola, nell’ultreya, nei gruppi personali  e soprattutto nei confronti di Cristo, dovrà, invece, essere coraggioso e posizionarsi in quel gruppo della scuola responsabili dove dovrà far fruttare i propri talenti e non nasconderli, diversamente “perderà quel poco che ha”.

LM

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