Mi soffermerò, per ragioni di spazio, solo parzialmente sull’intervento di don Giuseppe, affettuosamente chiamato don Peppino, riportando esclusivamente e testualmente la premessa, che sottintende l’analisi e la riflessione di tre argomenti di tutto rilievo: 1-L’inpasto di amore, 2-il pellegrinaggio da compiere, 3- la riconciliazione con Dio.
“Miei carissimi sorelle e fratelli, desidero aprire il cuore a voi,
che mi state vicini con l’affetto e la preghiera oggi che inizia con il segno
delle ceneri il tempo liturgico della Quaresima. Con le parole della liturgia, “in
Lui(cioè in Cristo) morto < è redenta la nostra morte; in Lui risorto tutta
la vita risorge”, desidero invitarvi alla riflessione. Guardando al più grande
dono che il Creatore ci ha fatto: la “vita”. Oggi, più che mai, dopo questi
anni difficili, oppressi dall’esperienza della precarietà e della provvisorietà
ancora non riusciamo a valorizzare questo grande dono, che è il nostro essere,
il nostro esistere e il nostro vivere con gli altri . Cari fratelli, la “Vita” è
impasto di amore e pellegrinaggio da compire insieme.”
Luigi Majorca
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