martedì 14 febbraio 2023

CHIESA POPOLO DI DIO


 di Don Angelo Saraceno



Dio invita tutta l’umanità a diventare popolo di Dio. La missione della Chiesa di proclamare il Regno di Dio si fonda su questo invito. Sessant'anni fa, esattamente l’11 ottobre 1962, con l’apertura del concilio Vaticano II, è avvenuta una svolta per le nostre Chiese. 2.504 vescovi presenti hanno proposto un nuovo modo di essere Chiesa. Per la prima volta dopo molti secoli che era stata definita una società con autorità gerarchica, la Chiesa viene definita popolo di Dio. A questo concetto è stato dedicato tutto il secondo capitolo della seconda costituzione conciliare Lumen Gentium. I Padri conciliari erano consapevoli che adottando per la Chiesa la definizione di Popolo di Dio stessero andando oltre i confini della Chiesa cattolica. Come afferma la Fratelli tutti, la vocazione di essere popolo di Dio implica riconoscere come sorelle le altre Chiese cristiane e anche le altre religioni che camminano insieme nella costruzione della stessa fraternità universale. È fondamentale conoscere le nostre radici, custodire e ricordare il nostro passato per poter vivere il nostro presente. Come Chiesa Popolo di Dio se non sappiamo da dove veniamo, ignoriamo chi siamo e verso dove siamo diretti...rischiamo di non avere un’identità.


La Chiesa è di Cristo, Lui ne è il “capo” e lo Spirito la guida.



Noi Chiesa , suo popolo, siamo chiamati ad annunciare e testimoniare come l’incontro con una persona, Cristo Gesù , ha radicalmente cambiato la nostra vita: questo è il cuore dell’Evangelizzazione. Noi, tutti membra del corpo di Cristo, siamo chiamati ad essere “sale “che dà sapore e custodisce la vita; “ luce” che indica la strada verso la meta , ad ogni uomo; “ lievito “ che moltiplica, centuplica gli stessi gesti d’amore e di misericordia di Gesù che si è incarnato, che è morto e risorto per tutti.

Allora dobbiamo chiederci:

“Abbiamo maturato la coscienza di essere popolo di Dio che cammina insieme? -L’uomo di oggi, riesce a riconoscere Dio, nel Dio che noi, come Chiesa, presentiamo?

Dalla Catechesi di febbraio 2023

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