Oltre ai tempi che
hanno un carattere specifico (Avvento-Natale-Quaresima-Pasqua) nel corso
dell’anno ci sono altre 33/34 settimane, in cui non si celebra un aspetto
particolare del mistero di Cristo: ma piuttosto si ricorda il mistero di
Cristo nella sua pienezza,
soprattutto nelle domeniche: in queste la Chiesa settimanalmente fa memoria del
Signore, celebrandone la Pasqua. Questo periodo è chiamato “Tempo Ordinario”.
Partecipare con fede agli appuntamenti dell’anno liturgico ci rende
contemporanei di Gesù: e non solo nel senso che possiamo immedesimarci con il
pensiero o con la vita nel suo tempo e nella sua vita, ma perché quando gli
faccio posto a questo modo, egli penetra nel mio tempo e nella mia vita con la sua presenza che è salvezza e perdono, con la
forza dirompente della sua risurrezione.
Attraverso la liturgia Cristo, nostro Redentore e sommo sacerdote, continua nella
sua Chiesa e con essa e per mezzo di essa, l’opera della nostra redenzione (CCC 1069).
Infatti la liturgia
significa “opera pubblica” servizio da parte del popolo in favore del popolo
cioè il popolo di Dio partecipa all’opera di Dio. Ma occorre far seguire ai
riti la vita.
Dio cerca una vita di comunione con noi.
Itinerario liturgico dal battesimo
all’8° domenica ordinaria.
Viene proposta
l’esperienza della vita cristiana come cammino personale e comunitario di dialogo collaborativo tra Dio e l’uomo credente. Il Padre si manifesta in Gesù e l’esperienza di fede si
fa concreta nel riconoscere le opere di Dio, nel rendere grazie e nell’impegno
di testimonianza nella vita quotidiana.
Gesù Cristo è il dono
grande e definitivo che Dio ha fatto all’umanità. In Gesù il Padre raccoglie una Comunità nella quale realizzare il suo progetto di
unità e salvezza. Per
questo siamo invitati a camminare alla sua sequela. Accogliere
il Vangelo della liberazione, (lectio divina personale e comunitaria) vivere
secondo lo Spirito delle beatitudini (Silenzio e interiorizzazione, preghiera)
impegnarci nella missione di praticare la misericordia: (tradurre il Vangelo in
vita). Questa è la strada per dare speranza e pienezza alla nostra esistenza.
Don A. Saraceno