giovedì 17 gennaio 2019

ENTRARE NELLA CELEBRAZIONE LITURGICA di P. Saraceno


La liturgia è il luogo dove la fede si rivela in una esperienza. L’esperienza di un’azione fatta insieme che dona senso alla nostra esistenza. L’esperienza, nata da ciò che si è vissuto, diviene una memoria. La liturgia è un luogo di incontro, un incontro dei membri dell’assemblea e un incontro con Gesù. La celebrazione liturgica, in particolare quella dell’Eucarestia, è incontro di fratelli e sorelle in Cristo, di persone diverse, differenti. Centinaia, migliaia di persone così differenti si radunano per una medesima ragione: celebrare Gesù Cristo morto e risorto. Questo è strabiliante dopo duemila anni.
Ancora, la celebrazione eucaristica è incontro con Gesù Cristo stesso, questa volta l’incontro non è solo sorprendente, ma “incredibile”.
Incontrare Dio: chi lo può osare o pretendere?
Nessuno, se non è innamorato di Dio stesso. Ed è giustamente Lui che ci invita e ci convoca per la frazione del pane. Lui che, viene a noi, ancora una volta.
L’anno liturgico infatti insegna anche il senso del tempo, cioè insegna a dare un senso al tempo che scorre apparentemente tutto uguale (Kronos).
L’anno liturgico con il suo andamento che non è ciclico, ma piuttosto a spirale e che dunque nel suo svolgersi ci avvicina al momento della Parusia, seconda e definitiva venuta di Cristo, ci ricorda che viviamo nel tempo, ma incamminati verso l’eternità.
La liturgia che è essenzialmente preghiera nella sua forma più sublime, ci mette in relazione con Dio.
Ci ricorda che l’uomo è creatura, che la nostra vita è un dono ricevuto gratuitamente da un creatore il quale nella sua essenza è esso stesso relazione d’amore e ci ha svelato in Cristo il suo volto di Padre. Ecco perché la liturgia trova la sua espressione più autentica nella dimensione comunitaria. La relazione con Dio creatore e padre non può prescindere dalla relazione con le altre creature figlie, che si riuniscono proprio come i membri di una famiglia, intorno all’unica tavola. In tutti scorre lo stesso sangue e vive la stessa carne, cioè il sangue e il corpo di Cristo che costruisce la Chiesa ed è centro della liturgia sotto la forma delle specie eucaristiche.
La presenza e l’azione di Cristo glorificato si realizza principalmente attraverso le azioni liturgiche. 

P. Angelo Saraceno