LA
TELEFONATA INDIMENTICABILE PER DON PIETRO ANTONIO RUGGIERO
Il religioso di Gagliano Castelferrato ha
salvato la vita ad un bambino e aiutato la madre a non perdere la Fede.
“Pronto, cerco don Pietro Antonio Ruggiero”. Io sono Papa
Francesco». La telefonata meno attesa, l’arciprete della parrocchia di San
Cataldo a Gagliano Castelferrato (Enna) l’ha ricevuta alle 17,31 dell’11 maggio,
in risposta alla lettera che aveva scritto di suo pugno alla segreteria di
Stato la sera del 19 aprile scorso. Quella sera il
parroco partecipò personalmente ai soccorsi di un bimbo di dieci mesi, che rischiava
di morire soffocato prima di essere trasferito d’urgenza con un elicottero
all’ospedale Cannizzaro di Catania. Il piccolo è ritornato a casa e le sue condizioni sono
lievemente migliorate. Quella sera don Pietro aveva accolto l’appello accorato
della madre, che gli aveva chiesto assistenza e un sostegno: “a non perdere la fede”. In quella circostanza
don Pietro si era chiesto se fosse giusto che un sacerdote, sentendo
un’ambulanza, accorra comunque, nonostante l’invito delle autorità a rimanere a
casa, convinto che questo non poteva riferirsi a lui, che per il suo popolo è un
pastore. Papa Bergoglio, fra le sue prime parole, ha
specificato: «Volevo ringraziarla di tutto quello che sta facendo - ha aggiunto
il Pontefice -. Sono molto vicino ai sacerdoti e al loro operato». Poi ha chiesto notizie sulle condizioni del
bambino. Il sacerdote ha riferito che sua mamma è una donna di fede e si è
affidata alle sue preghiere, perché si compia la volontà di Dio……. (estratto dell’articolo pubblicato l’11/05/2020 dal
quotidiano La Sicilia).
Diremo in un successivo articolo chi é per
il movimento dei “Cursillos di cristianità in Italia” don Petro Antonio
Ruggiero. Questa sua “Vivenza” ci riempie di gioia e farà tanto piacere ai tantissimi cursillisti che,
come me, lo hanno conosciuto e frequentato.
Luigi
Majorca