"Chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da
un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è
pastore delle pecore... Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la
sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori...le
pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo
seguiranno...
io sono la porta delle pecore...se uno entra attraverso di me, sarà
salvato...io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in
abbondanza".
Porta pastore pecore vita sono i termini chiave del messaggio che Gesù
intende darci.
Gesù è la porta per entrare nel recinto della salvezza.
Gesù è il pastore che guida il gregge di cui si prende cura con amore, lo
conduce al pascolo, si dà anima e corpo perché la vita di questo gregge sia una
vita sana, orientata al bene, felice.
In queste quattro parole si può riassumere bellamente l'essere e la
missione della Chiesa nel mondo.
Senza Gesù non c'è chiesa, la chiesa è il corpo mistico di Cristo.
Gesù è la porta che ci introduce nel bene della grazia, del nostro essere
figli di Dio.
Gesù è il sommo e divino pastore che attraverso i suoi ministri
ammaestra, guida, amministra i sacramenti, canali della grazia.
Il cristiano che non riconosce Cristo è un cristiano mancato, un
abusivo nel recinto della chiesa.
La vita che Cristo pastore ci ha meritato con la sua morte e la sua
resurrezione è il tesoro che siamo chiamati a custodire gelosamente per evitare
che sia depredato dai lupi rapaci.
Lupi rapaci sono tutti coloro che sviano il gregge dalla retta via, lo allettano
con false promesse e gli tolgono quella vita vera che Gesù ci ha
meritato.
La vita con Gesù ha i ritmi della verità, le note dell'amore, la melodia
della gioia.
Questa consapevolezza che si basa sul nostro credo ha bisogno di essere
motivata, arricchita con l'esperienza, avvalorata dalla testimonianza.
Sta a noi seguire Gesù, essergli fedele, ascoltare la voce dei suoi
pastori, tenere alla vita vera che ha Gesù come il solo, il vero datore
di vita.
Don Raffaele Aprile