mercoledì 3 ottobre 2018

"IL CURSILLISTA" di PEPPE TRINGALI

Non posso esimermi dal pubblicare una breve riflessione fatta da don Angelo Saraceno alla nostra comunità, una riflessione che mi sembra tanto semplice quanto ben augurante per una evangelizzazione in questo contesto post-moderno dove la parola del Nuovo Testamento «evangelizzare» può far paura.  
Evangelizzare non è innanzitutto parlare di Gesù a qualcuno, ma renderlo attento al valore che lui ha agli occhi di Dio. Evangelizzare, è trasmettergli quelle parole di Dio che risuonavano cinque secoli prima di Cristo: «Perché sei prezioso ai miei occhi, io ti amo» (Isaia 43,4)

"Come sogno un operatore pastorale".

“Un innamorato di Gesù che dopo averlo incontrato non vive più per se stesso ma per lui non desidera altro che stare con lui per conoscerlo meglio, per sperimentare sempre più il sentirsi amato e vivere così in pienezza la vita ogni giorno.

Non si sente mai solo, Gesù è con lui non vive più chiuso in se stesso perché sente il bisogno di donarsi, facendo come il suo maestro della propria vita un dono, vive sentendosi membro di una comunità dove ognuno è al servizio degli altri e che portano nel cuore un sogno perché tutti gli uomini imparino a vivere da fratelli.

Se cade si rialza con la grazia di Gesù, non si dispera nelle circostanze difficili della vita. La sua fede è fondata sulla roccia che è Gesù.

La Domenica non può fare a meno di incontrarsi con i fratelli e con Dio nutrendosi della sua Parola e del Corpo e Sangue di Cristo per riprendere il cammino della vita più spedito e pieno di gioia.

Chiunque lo incontra potrà sentire il profumo di Cristo.” 

Don. Angelo Saraceno