Non posso esimermi dal pubblicare una breve riflessione fatta da don Angelo
Saraceno alla nostra comunità, una riflessione che mi sembra tanto semplice
quanto ben augurante per una evangelizzazione in questo contesto post-moderno
dove la parola del Nuovo Testamento
«evangelizzare» può far paura.
Evangelizzare non è innanzitutto parlare di Gesù a
qualcuno, ma renderlo attento al valore che lui ha agli occhi di Dio.
Evangelizzare, è trasmettergli quelle parole di Dio che risuonavano cinque
secoli prima di Cristo: «Perché sei prezioso ai miei occhi, io ti amo» (Isaia
43,4)
"Come sogno un operatore pastorale".
“Un innamorato di Gesù che dopo averlo incontrato
non vive più per se stesso ma per lui non desidera altro che stare
con lui per conoscerlo meglio, per sperimentare sempre più il sentirsi
amato e vivere così in pienezza la vita ogni giorno.
Non si sente mai solo, Gesù è con lui non vive
più chiuso in se stesso perché sente il bisogno di donarsi, facendo come il suo
maestro della propria vita un dono, vive sentendosi membro di una
comunità dove ognuno è al servizio degli altri e che portano nel cuore un
sogno perché tutti gli uomini imparino a vivere da fratelli.
Se cade si rialza con la grazia di Gesù, non si
dispera nelle circostanze difficili della vita. La sua fede è fondata sulla
roccia che è Gesù.
La Domenica non può fare a meno di incontrarsi
con i fratelli e con Dio nutrendosi della sua Parola e del Corpo e Sangue di
Cristo per riprendere il cammino della vita più spedito e pieno di gioia.
Chiunque lo incontra potrà sentire il profumo di
Cristo.”
Don.
Angelo Saraceno