giovedì 25 ottobre 2018

DUE SOTTILI NEMICI DELLA SANTITÀ.


Questo il tema scelto da don Tanino nella catechesi svolta il 18 ottobre agli attenti e numerosi fedeli intervenuti, nonostante il tempo poco clemente.

Nel secondo capitolo della Esortazione Apostolica Gaudete et Exsultate Papa Francesco si sofferma su quelle che definisce «due falsificazioni della santità che potrebbero farci sbagliare strada: lo gnosticismo e il pelagianesimo», due eresie «sorte nei primi secoli cristiani», e che a suo giudizio «continuano ad avere un’allarmante attualità». 
  
 Don Tanino spiega con parole assai semplici quali sono le insidie di matrice pelagiana e gnostica che toccano il presente della Chiesa. 
 La santità,  viene da Dio. È un frutto, è un dono della grazia nella vita della Chiesa che lo Spirito produce nei fedeli» .  
 Questo vuol dire che la santità non è l’esito di un proprio sforzo, non è una montagna da scalare da soli (eresia del Pelagianesimo), questo vuol dire che non è dalla gnosi, la pura «conoscenza», che dipende la nostra salvezza spirituale (eresia dello Gniosticismo) e che non  possiamo fare strategie o programmi pastorali per “produrre” la santità .,
 E sempre per questo  che le «proposte ingannevoli» che si muovono sulla scia del pelagianesimo e dello gnosticismo rappresentano un ostacolo per la chiamata universale a essere santi.
 Infatti è un ostacolo pensare o ritenere che la Grazia possa raggiungersi con il  far  affidamento unicamente sulle proprie forze, anche quando vogliamo mostrarci fedeli a «un certo stile cattolico». In realtà è sbagliato esprimere «l’idea che tutto dipende dallo sforzo umano» sia pur «incanalato attraverso norme e strutture ecclesiali».   
 Comunque, davanti a questi fenomeni di auto-ripiegamento ecclesiale, don Tanino  esorta ed  invita tutti a cercare ogni giorno il volto dei santi disseminati tra il popolo di Dio, e a riconoscerli come segno reale e efficace della presenza e della misericordia di Cristo.
 Venite e vedete, indispensabile è la frequentazione della nostra vita comunitaria nella catechesi, meglio  comprenderemo come conquistare l’amicizia con Dio, perché non possiamo comprarla con le nostre opere, ma può essere solo un dono nato dalla sua amorevole iniziativa.

Don Tanino