venerdì 25 marzo 2016

L'ADORAZIONE DELLA CROCE

Venerdì 25 marzo 2016 nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Siracusa affollata all'inverosimile si é celebrato il rito dell'Adorazione della Croce.

Ogni famiglia ebrea sceglieva per la Pasqua un agnello da sacrificare che si immolava durante il sacrificio quotidiano alle tre del pomeriggio, compreso il giorno di Pasqua. Gesù a quell’ora, quando il sa-cerdote suonò il "shofar" (un corno di montone) sul pinnacolo del tempio, alzò gli occhi al cielo dicendo: "Tutto è compiuto". In quel momento morirono due agnelli, ma solo Gesù divenne l’Agnello di Dio che cancella i peccati del mondo.
La croce diventa allora il simbolo della riconciliazione tra Dio e l’umanità poiché su di essa Gesù distrugge ciò che separava gli uomini da Dio (Ef 3,18).
Il Venerdì Santo la Chiesa non celebra la Cena del Signore poiché la liturgia è concentrata sul sacrificio cruento di Cristo. Viene invece presentata e Adorata la Croce.  
Ma quale significato acquista la croce per ognuno di noi? 
"Adorazione della Croce" per noi credenti deve significare: "Adorazione della persona di Gesù crocifisso e del mistero significato da questa morte per noi".
San Paolo dice: "La Parola della croce per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio". E nella lettera ai Galati: "Non ci sia altro vanto per me che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo".
La Croce é la certezza che Dio ci ama incondizionatamente, é certezza che tutte le nostre colpe sono perdonate per il sangue di Gesù, è certezza che Gesù ci è vicino con compassione in tutte le nostre prove della vita. Gesù chiede anche a noi di prendere la nostra croce e seguirlo, ci chiede  di accettarla e di considerarla uno strumento di redenzione.