giovedì 24 marzo 2016

TERMINATO IL TRIDUO PASCQUALE

Nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, 
Mons. Giuseppe Greco ha affrontato nei giorni del 21, 22 e 23 aprile 2016 il suggestivo tema “Il fascino dello sguardo di Gesù”.
Molte volte, nei Vangeli, Gesù  ha inteso comunicare
non con le prole ma con lo sguardo. Attraverso lo sguardo Gesù ha voluto comunicare in maniera  intima, profonda, onnicomprensiva. Si coglie, allora, nello Sguardo di Gesù la profondità di un amore eterno e infinito che tocca le radici dell'essere. Molti sono i passi dei quattro Vangeli che riguardano l'incontro di Gesù con diverse persone ed evidenziano il suo amore attraverso lo sguardo: 
Sguardo che chiama (Andrea e Simone, Filippo, Natanaele, giovane ricco),
Sguardo che scruta (l'emorroissa, uomo dalla mano inaridita), 
Sguardo di compassione (moltiplicazione dei pani, sordomuto, Lazzaro), 
Sguardo che converte (adultera, Pietro che rinnega tre volte),
Sguardo orante (durante l'ultima cena), 
Sguardo che soffre (pianto di Gesù su Gerusalemme).

Mons. Giuseppe Greco si è soffermato in modo particolare sullo:

1°) sguardo di Gesù su Gerusalemme.Sguardo di amore per le pietre di Gerusalemme altamente simboliche per Lui. Uno sguardo ricco di memorie (il viaggio verso Gerusalemme, la cacciata dei mercanti dal tempio). Poi il pianto per la distruzione del tempio. Il pianto perché Gerusalemme  ha ucciso i profeti, non ha compreso Colui che  porta la pace, non ha riconosciuto Gesù come il figlio di Dio.




2) sguardo di Gesù su Pietro.Mentre ancora Pietro è preso nel difendersi e nel rinnegare il Maestro, Gesù in persona si volta, lo guarda negli occhi.   Di fronte a quegli occhi che trafiggono il suo cuore, rifiorisce il ricordo delle parole che Gesù gli aveva predetto: “Prima che il gallo canti…”  Pietro piange.  Lo sguardo misericordioso di Gesù va al di là di quanto è accaduto. È l’inizio della conversione.

3) sguardo di Gesù su Maria. Il silenzio di Maria davanti la Croce, un silenzio che dice più di tante parole. La sofferenza della madre di Gesù e madre nostra. Sofferenza per i peccati di questa società che sembra non lasciare spazio alla riflessione ed alla conversione.


Luigi Majorca