CONDIVISIONE E AMICIZIA
La seconda parte della seconda giornata del ritiro estivo è stata, dagli organizzatori, dedicata e pensata ad accogliere gli amici “lontani”, ossia a coloro che per mille motivi non sanno che Dio ci ama da sempre e non si rassegna a vederci lontani da Lui
Per farsi un vero amico occorre, a volte, una vita intera. Bisogna aver sofferto e gioito assieme, litigato e condiviso interessi comuni.Condividere è stato sempre negli anni l’imperativo dei cursillisti. A causa della
pandemia siamo stati costretti a condividere
con gli amici attraverso i social. In
questa tipologia di condivisioni, però, forse abbiamo dimenticato cosa
vuol dire davvero condividere.
La “Vera” condivisione
si afferma soprattutto praticando l’amicizia che rafforza i legami
sociali e, fattore forse più importante,
stimola un rapporto di ritorno degli altri, come risposta ad una
esortazione, quella di vedere e conoscere meglio parti di noi stessi.
Un vero successo se consideriamo il numero delle presenze.
Alla fine dello
spettacolo tutti insieme per la cena dove, inevitabilmente, si è parlato dei tre giorni del Cursillo.
“Se la cosa ce la
propone un amico, una persona che conosciamo bene e a cui vogliamo bene, perché
non considerare l’invito come un regalo che ci viene fatto, perché non
accogliere la sua testimonianza come una proposta da verificare di persona?”
Il tema è profondo e degno di riflessioni
tutt’altro che banali.
Luigi
Majorca
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