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La gioia di accogliere
La gioia di accogliere
i nuovi corsisti non può prescindere dal verificare la presenza di alcuni
aspetti importanti: vicinanza, apertura al dialogo, pazienza, cordialità che
non condanna. Dunque il primo passo
dell’ultreya per accogliere i nuovi ha significato farsi
vicini, non essere freddi e insensibili.
L’accoglienza dell’ultreya del 17
febbraio 2020, si è concretizzata nello
sforzo di creare con i “Nuovi” un’autentica relazione. L’altro è stato
visto come “compagno”, perché ogni volta che si accoglie
qualcuno la nostra vita cresce e ci si rende conto – prima di ogni altro
riferimento – che si è tutti fratelli in Cristo.
L’ultreya si è impegnata a prendere su di sé
l’altro, con i suoi limiti e le sue fragilità, con la prospettiva di aiutarlo
perché migliori facendo il suo personale cammino di rinnovamento e di autentica
conversione.
I nuovi
corsisti inseriti nell’ultreya, con le loro testimonianze hanno manifestato il
concetto ricorrente che il loro inserimento è stato possibile perché
innanzitutto hanno visto il clima gioioso e fraterno che si respirava durante
il piccolo corso, infatti li ha colpii il fatto che sin dall’inizio tutti sembravano
un’unica grande famiglia.
La fiducia che l’animatore
spirituale ha, infine, riposto nei loro confronti è stata fonte di grande stimolo, certi che
oggi, pur non mancando le difficoltà o gli intoppi, pensano di riuscire a
superarli grazie proprio a tutti quei fratelli e sorelle che credono nel
movimento, credono ed hanno creduto in loro, sicuri che li aiuteranno e li
sorreggeranno nei momenti di sconforto.
Luigi Majorca
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