sabato 14 marzo 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE


IIIa Domenica di Quaresima
"Donna, dammi da bere"


Gesù chiede da bere a una donna della Samaria e questa si meraviglia, rimane scandalizzata di ricevere una tale richiesta da un uomo e per giunta non samaritano.
Si meravigliano anche i suoi discepoli che lo vedono parlare con quella donna, ma quel colloquio non avviene per caso.
Gesù ha un meraviglioso progetto di amore per quella donna la cui vita non è per nulla conforme alla legge di Dio.
È una prostituta che vende il suo corpo e avvelena la sua anima.
Gesù si accosta a lei in maniera diversa da come l'avevano fino ad allora accostato gli uomini i quali si erano serviti di lei, avevano abusato del suo corpo per soddisfare i propri istinti sessuali. 
Gesù le fa scoprire l'abisso di miseria in cui è sprofondata e spalanca davanti ai suoi occhi un panorama diverso in cui c'è rispetto per la sua persona che non dovrà sentirsi più oggetto di desideri malsani.
Le dà un'acqua bevendo la quale non avrà più sete.
È l'acqua della sua grazia, del suo amore che soddisfa più di ogni altra cosa al mondo.
La coscienza ritorna a gustare la bontà della verità, la preziosità della libertà, il bene grande della gioia.
E questa gioia ella corre subito a parteciparla agli altri.
È la gioia di chi ha incontrato Cristo, il Salvatore e si è  innamorato di Lui.
C'è un pozzo di Giacobbe in cui ognuno di noi va ad attingere l'acqua del proprio benessere, ma quell'acqua spesso è acqua inquinata che nuoce alla salute dell'anima.
Gesù, proprio quando siamo nel bisogno, quando abbiamo smarrito il senso vero della vita  è lì pronto a cercarci, a trovare l'occasione per chiederci da bere.
Quel dammi da bere dice tutta la premura di un Dio che chiede amore dalla sua creatura.
E il miracolo dell'amore: Dio  elemosina amore, Lui che è amore e per amore ha creato ogni cosa, si è  fatto uomo, si è immolato per noi sulla croce, ci chiede di amarlo.
Quel dammi da bere, rivolto alla samaritana  che è in ciascuno di noi, serve  a farci riflettere, a farci comprendere in quale abisso di miseria ci troviamo quando abbandoniamo la retta via per seguire i nostri sogni terreni in cui non c'è spazio per Dio, al cui posto abbiamo messo il nostro io, il denaro, la carriera, il potere, il piacere.. 
Felici noi se accetteremo come la samaritana di parlare cuore a cuore con Gesù, se non ci tireremo indietro di fronte alle nostre responsabilità, se riusciremo ad innamorarci di Gesù e di testimoniare ai nostri fratelli la gioia, la serenità, la pace del cuore che il suo incontro ha generato  nella nostra vita.

Don Raffaele Aprile