sabato 28 marzo 2020

BUONA DOMENICA CON IL COMMENTO DEL VANGELO DI DON RAFFAELE

V^ DOMENICA DI QUARESIMA
"Io sono la resurrezione e la vita; 

chi crede in me anche se muore vivrà  e chiunque vive e crede in me non morrà in eterno. Credi tu questo?"
Siamo esuli e pellegrini in questo mondo, 
non abbiamo su questa terra una stabile dimora, 
la nostra vera patria è il cielo. 
Tutto passa e si dissolve nel nulla,passa la scena di questo mondo, 
ma il nostro "destino" non è il nulla eterno.
Siamo stati creati da Dio non per la morte, ma per la vita.
La morte è entrata nel mondo con il peccato e con esso il dolore,  le tragedie che si abbattono furiose sull'umanità e tentano di trascinarla nel baratro della paura e della disperazione.
L'unica ancora di salvezza è la fede. 
Quel "credi tu questo?"rivolto a Marta, oggi, in piena crisi per il dilagare del coronavirus,  è rivolto a ciascuno di noi.
Dove sta la nostra fede?
Si è eclissata, affievolita per dare spazio alle cose materiali, al successo, al potere?
La fede è riposta esclusivamente nella scienza,  nella professionalità di chi opera nelle strutture sanitarie, nei nuovi farmaci che si stanno testando per cercare di contenere la pandemia che sta facendo tante vittime nel mondo?
Lazzaro era caro al cuore di Gesù, davanti alla tomba dove era stato posto il suo corpo esanime, Gesù si commuove e piange.
Il cuore di Dio non è un cuore di pietra. 
Dio è padre e vuole solo il bene di noi suoi figli, non vuole la morte del peccatore,  ma che si converta e viva.
Gesù comanda di togliere la pietra che sigillava il sepolcro e comanda: "Lazzaro vieni fuori".
Lazzaro uscì dalla tomba così come l'avevano fasciato quando era morto e lo restituì sano ai suoi cari.
Scienziati, virologi, medici, infermieri, personale sanitario sono impegnati a togliere la pietra che in atto ostacola il poter vivere senza correre il rischio e il pericolo di essere raggiunti dal letale coronavirus.
Anche in questo frangente tragico della storia contemporanea Lazzaro, l'uomo di oggi, verrà fuori dal tunnel tenebroso in cui il coronavirus l'ha cacciato, e sarà il trionfo della vita sulla morte, della gioia sulla tristezza, della speranza sulla disperazione.
Condizione indispensabile perché ciò avvenga é che si ritorni a credere in Colui che è la vita. Credi tu questo? 
Mi fa impressione vedere sventolare la bandiera tricolore, cantare a squarciagola fratelli d'Italia e altri canti popolari, e non vedere stese ai balconi le icone di Cristo crocifisso per amore, della vergine madre Maria, di non sentire cantare il Padre nostro e il canto angelico dell'ave Maria!
È tempo di svegliarci dal sonno, di puntare il nostro sguardo a  colui che hanno trafitto e con umiltà rivolgere a lui la supplica di Marta:  Signore, se tu fossi stato qui, se non ti avessimo cacciato via dai nostri sogni,  dalla nostra vita, questa tragedia non sarebbe avvenuta.
Allora, come ora, Gesù risponderà : "io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà,  e chiunque vive e crede in me non morrà in eterno"
Signore, io credo, ma tu aumenta la mia fede.

Don Raffaele Aprile