DI PEPPE TRINGALI
Giorno 21 dicembre 2018 presso il “centro Utopia
“ di Augusta c’è stato il consueto incontro con i giovani dell’ultimo campo
base. Il dibattito si è orientato sul tema “Dove, come e quando Vivere la Fede”. I giovani hanno
lamentato le loro paure, le loro incertezze , la loro solitudine, le loro
insicurezze in una società malata dove vive la precarietà del lavoro. Si sono rattristati
della mancanza di una guida e della famiglia.
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Sempre
più spesso gli adolescenti vivono e affrontano la vita demoralizzati e privi di
energie, spaventati dal crescere o, talvolta, anche dal doversi scontrare con
condizioni di vita quotidiane in famiglia.
Il contesto in cui gli adolescenti crescono e si
confrontano in molti casi è eccessivamente instabile. La fase evolutiva che i
ragazzi affrontano li porta sicuramente ad essere confusi ed indecisi: giovani e lavoro è un binomio instabile, anche
(e soprattutto) per i “figli” del
nuovo millennio.
I giovani hanno espresso ai cursillisti di
Augusta molti loro pensieri che possiamo così sintetizzare: “Perchè
non sogniamo e abbiamo paura.”
Papa Francesco
risponderebbe loro: “il giovane che non sa sognare è anestetizzato, non potrà
capire la forza della vita”, i giovani devono trasformare “i sogni di oggi nella realtà del futuro
e per questo ci vuole coraggio”, un coraggio che si deve esprimere davanti
alla resistenza ed alla difficoltà.
Ma
per poter essere davvero grandi, i
sogni “hanno bisogno di una sorgente inesauribile di speranza”.
In una parola “hanno bisogno di Dio, con Dio non si deve avere paura: andate
avanti!
Concluderebbe:
“Sognate in grande!” (Papa Francesco 11
agosto, 2018)
Ecco hanno suggerito i
cursillisti: è nel perseguire il vostro “ideale” (il primo dei rollos laici) dove, come e quando dovete vivere la fede ed
avere come punto di riferimento stabile Dio
che diventa compagno di viaggio, se volete realizzare il “sogno” tanto
agognato.
Peppe Tringali