sabato 30 aprile 2016

DIARIO DELL'ORATORIO 17

Sabato pomeriggio, all'Oratorio, abbiamo parlato di una "chiamata" speciale, quella di Saulo, e della sua conversione. Ogni Cristiano è continuamente "chiamato" da Gesù. Ma noi siamo pronti a prestare ascolto a questa chiamata?! Siamo disposti a lasciarci incontrare?? Partecipare alla messa domenicale è un ottimo modo per cominciare ad incontrare Dio perché, come hanno scritto i nostri bambini, "in chiesa c'è il wi-fi con Gesù"!! Buona lettura!! E complimenti sempre
ai nostri "artisti", che con i loro coloratissimi disegni e le loro scritte divertenti, raccontano in maniera unica le nostre riflessioni del sabato! BRAVIIIIIIIIIII!

Da qualche giorno Francesco aveva un dubbio che gli frullava in testa. Ripensando alle storie di Gesù, che aveva letto nel suo libro preferito, ed essendo sempre più convinto di voler diventare Suo amico, decise di andare in Chiesa e di fare quattro chiacchiere col suo Parroco per chiarirsi, finalmente, le idee. «Insieme ad un amico», esordì Francesco, con un tono serio serio, «vorremo passare del tempo, magari giocando, chiacchierando, vedendo un film. E allora, ogni volta che abbiamo voglia di farlo, chiamiamo il nostro amico e gli diamo un appuntamento. 
Ma se io voglio essere amico di Gesù quando e come lo posso incontrare??! 
Mica posso citofonargli a casa o mandargli un messaggio su Whatsapp!!». Il dubbio di Francesco era più che legittimo, ma il Parroco lo rassicurò così: «Vedi, Francesco, l'amicizia di Gesù è un'amicizia speciale!! Con Lui abbiamo un appuntamento fisso, ogni domenica, non possiamo sbagliare: lo "incontriamo" quando partecipiamo alla Messa. Ogniqualvolta, poi, abbiamo voglia di parlargli, possiamo metterci in preghiera, ma, soprattutto, dobbiamo essere capaci di riconoscerLo in ogni prossimo che incontriamo. Lui stesso ci ha detto che ogni cosa fatta ad uno solo dei nostri fratelli più piccoli è come se l'avessimo fatta a Lui! Gesù ci chiama di continuo. Spesso non aspetta neanche che siamo noi ad andare da Lui: Lui ci cerca e ci viene incontro per primo! È quello che è successo anche a San Paolo. Ti va di leggerne insieme la storia??»

Saulo era un giovane ebreo, originario della città di Tarso. Rispettoso della legge di Mosè, aveva iniziato a perseguitare, ad arrestare e anche ad uccidere tutti i Cristiani che, dopo la morte e la resurrezione di Gesù, annunciavano a tutti che Gesù era il Figlio di Dio. Deciso a proseguire la sua azione contro i discepoli di Gesù, Saulo chiese ai capi del popolo il permesso di recarsi a Damasco ad arrestare i Cristiani che si trovavano in quella città. Ebbe il permesso e anche una scorta di soldati. Mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso una luce dal cielo lo avvolse. Saulo cadde a terra e udì una voce che diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». «Chi sei tu?» rispose Saulo. E la voce riprese: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ma tu ora àlzati ed entra nella città di Damasco: lì qualcuno ti dirà ciò che devi fare». Saulo si alzò da terra e si accorse di essere rimasto cieco. Allora, le guardie che lo accompagnavano lo presero per mano e lo condussero in città. A Damasco abitava un cristiano di nome Anania. Ad Anania il Signore disse: «Va' sulla strada chiamata Diritta, e cerca un uomo di Tarso che si chiama Saulo». Anania rispose: «Signore, ma sei sicuro?? Io so tutto il male che questo Saulo ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme». Ma il Signore disse: «Va' e mettigli le mani sugli occhi: ridonagli la vista. Egli è per me uno strumento che ho scelto per farmi conoscere da tutti i popoli». Anania andò, stese le mani sugli occhi di Saulo e gli disse: «Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore». E Saulo riacquistò la vista, si fece subito battezzare e, per mostrare a tutti che era diventato un altro uomo, cambiò il proprio nome in Paolo. Da persecutore dei Cristiani, divenne Cristiano e, da quel momento, sopportò ogni prova, ogni pericolo ed ogni ingiustizia per portare a tutti la Parola di Gesù!!