L’azione apostolica di
Scuola Responsabili del 12 maggio 2022
L’azione apostolica o apostolato è far diventare discepoli di Cristo tutti gli uomini, per amore di Dio e del prossimo. (don Luca Saraceno 28 luglio 2013)
La relazione di Peppe Tringali è stata intelligente fatta in puro stile cursillista, pervasa da tre interessanti vivenze. Ha concluso con un bellissimo pensiero dedicato alla propria moglie, fonte d'ispirazione, che ha suscitato nei presenti forti emozioni e sentimenti seducenti. Dedicandole il rollo, il relatore ha inteso generosamente condividere con i suoi amici le gioie, i dolori e le malattie di sua moglie, come se fosse la sua stessa vita. "Ama tua moglie come ami il tuo corpo e la tua vita." (Efesini 5:28-33)
Il relatore approfondisce questo tema sostenendo che solo “ Da una relazione con Dio, conseguenza della vera preghiera, deriva la forza che rende efficace l'azione apostolica. Se manca questa dimensione spirituale, l'apostolato può diventare mero attivismo.” Allora é solo seguendo la via della preghiera che giungiamo a realizzare una vera azione apostolica. “Più preghiera, più azione”.
“In
questo tempo di consumismo e immagine, abbiamo anche imparato a diffidare da
quelli che ci promettono cose buone. In questo contesto, la parola
«evangelizzare» può fare paura. Per questo oggi si può riuscire a proporre la propria
fede solo attraverso la testimonianza del proprio vivere quotidiano.”
Dall’intima relazione con Cristo nella
solitudine della nostra preghiera sboccia la pressante domanda: “Che cosa hai fatto di tuo
fratello?” Allora, Il relatore si chiede “quale sia l’unità di misura dell’essere cristiano, la
forza tipica e primaria su cui fare leva, nel tentativo di fare conoscere
Cristo ai fratelli attraverso il nostro agire e le nostre testimonianze.”
Riflette e conclude: E’ dalla “ unione con Cristo, che mantiene viva la grazia di Dio in noi, che si realizza qualsiasi attività apostolica, visto che “la nostra attività sarà realmente apostolica nella misura in cui lasciamo che sia Dio a lavorare in noi e attraverso di noi. Così, più riceviamo nella preghiera di silenzio, più possiamo dare, nella nostra vita attiva e nel nostro lavoro.” Conclude: “Fidandoci di Lui e della Sua Grazia”.
Luigi Majorca
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