domenica 8 maggio 2022

FEDE, POESIA e REALTA’

 

Don Raffaele Aprile

Molto si è scritto  sulla Madonna, da San Francesco d'Assisi ad Alda Merini nei giorni nostri. Tante poesie hanno magnificato la Santa Vergine Maria sotto profili diversi, così si è sublimato il rapporto tra Maria e Gesù nel contesto del vangelo e della sua passione (Jacopone da Todi, Donna de Paradiso nella rielaborazione della  crocifissione di Cristo).  Non trovo tuttavia espressioni artistiche che riguardano l’aspetto vocazionale, così come è sovrabbondante nella poetica di don Raffaele Aprile.

 Questa bella poesia dal titolo “Vergine delle lacrime”  è l'ultima creatura della sua inesauribile produzione artistica recitata ed interpretata in inglese da Pascal Meyer SJ (potete ascoltarla cliccando sul seguente link https://youtu.be/EvWymlUEXSE).

Madonna delle Lacrime, perché piangi?

Le tue lacrime sono amore, gioia e speranza.

Il tuo pianto, o Maria,

non ha il sapore

di una storia giunta al termine,

al contrario... ne apre una nuova,

non più come quella di prima.

Le tue Lacrime, o Madre, ... nel tuo volto,

sono come una rugiada di pace che scende sulla nostra vita;

sono Lacrime come di un battesimo

che ci confermano ancora

di essere figli di Dio.

Tu, o Maria, sei viva, perché il Vivente è in te!

E tu, o figlio, va... e dì a tutti il mio Amore con la tua vita.

Ricordare che la decisione di abbracciare il sacerdozio da parte di don Raffaele sia da ricondurla al culto della  Vergine delle Lacrime nel suo santuario di Siracusa, ci lascia pensare ad una grande fede, presupposto necessario per la produzione artistica volta ad indicarci che le lacrime di Maria hanno una finalità etica insopprimibile in chi crede e si stupisce di fronte a questa realtà che è ben lungi da ciò che il cuore desidera.

Non è difficile individuare in don Raffaele l’aspetto pratico del miracolo della Madonna delle Lacrime che assume, non solo per lui ma per tutti i credenti, un’importanza decisiva tanto da collocare l’amore per Maria al vertice della propria vita.

La poetica di don Raffaele   è  strettamente collegata “alle lacrime di Maria” ma non è bidirezionale e sovrapponibile, nel senso che non è Maria che ha bisogno dell’artista ma è l’artista, don Raffaele,  che ha bisogno di Maria.

Luigi Majorca

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