domenica 13 febbraio 2022

IL MANIFESTO PROGRAMMATICO di don P. Scquizzato

Don Paolo Squizzato

Ogni grande tradizione spirituale porta in sé una sorta di ‘manifesto programmatico’ che racchiude in nuce l’essenza del proprio messaggio.


L’ebraismo attraverso il Decalogo dice ‘osserva e sarai salvo’. Nel discorso di Benares il Buddha dice: ‘fuggi dal mondo dell’impermanenza e sarai salvo’. Nel discorso delle Beatitudini Gesù dice ai suoi: ‘trasformati e sarai salvo’. Ossia, lavora sull’essere, trasforma il tuo modo di pensare – vero significato di ‘conversione’-, non allinearti alla mentalità comune: non credere che l’avere, il potere e il successo ti compiano come essere umano, ma diventa umano; fai della tua vita una questione di ‘qualità’ e non di ‘quantità’.
Piangi con chi piange, perché solo gli occhi che hanno pianto potranno vedere Dio in ogni creatura. Condividi il pane con gli affamati della storia, e saprai che solo facendosi pane per la fame degli altri si potrà estinguere la propria.
E sii povero, ossia spogliati del tuo falso sé, dei tuoi pregiudizi, pre-comprensioni, attese, desideri egoici. Liberati dal giudizio degli altri, dal bisogno di avere sempre ragione, dal volere rimanere a galla affondando gli altri per vincere ad ogni costo, non fosse altro perché ‘i vincitori non sanno ciò che si perdono’ (Gesualdo Bufalino).
Guarda il tuo mondo interiore, e dai un nome alle tue ombre, ai tuoi mostri e sappi che tutto ha origine dalla medesima fonte che ti abita. Alla fine guardare significa essere d’accordo con ciò che vedi, e la verità non ha nulla a che fare con i fatti, ma solo con la luce.
Vincerai così la paura, perché ‘quando non si ha più nulla, non si ha più paura’ (Patriarca Atenagora).

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