domenica 7 giugno 2020

"CHI NON VUOI CHE NON CREDA AD UN DIO COSI'", di P. Raffaele

MISERICORDIA, PIETA', AMORE

“Misericordia io voglio e non sacrifici”.
"Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Il termine  misericordia nella declinazione dell'amore è il primo ed è quello che specifica maggiormente la vera essenza dell'amore.
L'amore privo della misericordia è 
un non senso,
 una caricatura dell'amore.
La misericordia 
non esclude, ma include,
non respinge, ma accoglie,
non punta il dito contro, ma comprende,
non fa finta di non vedere e di non sentire, ma ascolta e si accompagna.

Gesù è la misericordia di Dio che si è resa visibile e operante in lui.
La missione di Gesù sta appunto 
nel recuperare chi si era smarrito, 
nel guarire l'umanità che era stata attaccata dal virus  nefasto del peccato.

Gesù è il medico, 
lo specialista della misericordia,
la croce é l'emblema della misericordia.
Quelle braccia spalancate e inchiodato alla croce,
quel capo coronato di spine,
quel cuore trafitto dalla lancia del soldato,
danno senso alle parole dell'uomo Dio che pende dalla croce,
fa dono della sua mamma all'umanità, 
perdona i suoi crocifissori e coloro che si prendono beffe di lui,
si affida al Padre nell'emettere l'ultimo respiro.
Il calvario sigilla la missione di Gesù,
è  l'atto supremo del suo amore, 
la prova sublime della sua infinita misericordia.
Senza la misericordia di Dio siamo perduti, non ci salviamo.
Gesù è il buon pastore che va in cerca della pecora smarrita e quando la ritrova se la carica sulle spalle, la riporta all'ovile e fa festa perché era perduta ed è stata ritrovata.

La logica di Dio suona sconcerto per il mondo giustizialista:
"C'è più gioia in cielo per un peccatore che si pente che per novantanove giusti"
La misericordia di Dio copre una moltitudine di peccati. 
Abbandonarci tra le braccia di Gesù è il segreto di una vita
sanata dalla sua misericordia, 
non tormentata dai rimorsi, 
modellata dalla misericordia,
resa capace di usare misericordia verso gli altri.
Chi fruisce  della misericordia di Dio non può fare a meno di usare misericordia verso il suo prossimo.

Non sia mai che ci scandalizziamo per i peccato dei nostri  fratelli,
dimenticandoci di essere anche noi peccatori 
bisognosi della misericordia e del perdono di Dio.

Don R.Aprile