«La liturgia è la dimensione fondamentale per la vita della Chiesa»
(Papa Francesco, Desiderio desideravi 1).
Quali le dimensioni della liturgia ?
· DIMENSIONE CRISTOLOGICA E SACRAMENTALE. Nella liturgia e nei sacramenti si celebra la Pasqua di Cristo.
·
DIMENSIONE MEMORIALE. Nella liturgia non si fa semplicemente “memoria” di un evento
passato avvenuto millenni fa, ma si
fa “memoriale” della Redenzione di
Cristo. Questo significa che l’opera della salvezza compiuta da Cristo duemila
anni fa, nella liturgia diventa salvezza operata per me
nell’oggi
della mia esistenza. Nell’atto
liturgico, passato, presente e futuro si incontrano in un attimo eterno di
salvezza.
DIMENSIONE ESCATOLOGICA. La liturgia è anticipo della gloria futura dei Figli
di Dio. «Nella liturgia terrena noi
partecipiamo per anticipazione alla liturgia celeste che viene celebrata nella
santa città di Gerusalemme, verso la quale tendiamo come pellegrini, dove il
Cristo siede alla destra di Dio quale ministro del santuario e del vero
tabernacolo; insieme con tutte le schiere delle milizie celesti cantiamo al
Signore l’inno di gloria; ricordando con venerazione i santi, speriamo di aver
parte con essi; aspettiamo come Salvatore il Signore nostro Gesù Cristo, fino a
quando egli comparirà, egli che è la nostra vita, e noi saremo manifestati con
lui nella gloria» (Sacrosanctum Concilium
8).
·
DIMENSIONE ANTROPOLOGICA. Tutto l’essere umano, tutta la Creazione, partecipa ed è coinvolta nella liturgia.
·
DIMENSIONE ECCLESIALE. Tutta la Chiesa,
non solo il ministro, celebra nella
liturgia il Mistero Pasquale di
Cristo e l’opera della nostra
redenzione. «Il soggetto che agisce nella Liturgia è sempre e solo Cristo-Chiesa, il Corpo mistico
di Cristo» (Desiderio desideravi 15).
RISCOPRIRE LA DIMENSIONE LITURGICA DEL
SILENZIO
RISCOPRIRE LA
DIMENSIONE MINISTERIALE DELLA LITURGIA
Tuttavia,
nella liturgia intervengono anche altri ministeri: il ministrante, il lettore,
il cantore, il ministro straordinario della comunione, l’accolito, quanti
intervengono nella raccolta delle offerte, nel portare i doni per il sacrificio
eucaristico durante l’offertorio e nel guidare l’assemblea nel canto, nella
preghiera e negli altri gesti rituali. TUTTI svolgono un ministero, istituito o
di fatto, che ha una sua importanza e dignità. « Pietro e gli altri stanno a
quella mensa, inconsapevoli eppure necessari» (Desiderio desideravi 3).
Estratto dalla catechesi comunitaria di
don A. Saraceno del 4.10-22
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