SIAMO FATTI DI FUOCO
La QUARESIMA è riscoprire che siamo fatti per il FUOCO che sempre arde, non per la cenere che subito si spegne; per Dio, non per il Mondo, per l’eternità del Cielo, non per l’inganno della Terra; per la libertà dei figli, non per la schiavitù delle cose. Possiamo chiederci oggi: da che parte sto? Vivo per il fuoco o per la cenere? In questo viaggio di ritorno all’essenziale che è la Quaresima il Vangelo propone tre tappe, che il Signore chiede di percorrere senza finzioni: l’elemosina, la preghiera, il digiuno. A che cosa servono? Sono realtà che non svaniscono. La preghiera ci riannoda a Dio La carità ci riannoda al Prossimo Il digiuno ci riannoda a noi stessi Dio, i fratelli, la mia vita ecco le realtà che non finiscono nel mondo, su cui bisogna investire
La QUARESIMA è
tempo di grazia per liberare il cuore dalle vanità. È tempo di guarigione dalle
dipendenze che ci seducono. È tempo per fissare lo sguardo su ciò che resta.
Dove fissare lo sguardo
lungo il cammino della Quaresima? È sempre sul Crocifisso. Gesù in croce è la
bussola della vita, che ci orienta in Cielo. La povertà del legno, il silenzio
del Signore, la spogliazione per amore ci mostrano la necessità di una vita più
semplice, libera dai troppi affanni per le cose. Gesù dalla croce ci insegna il
coraggio forte della rinuncia. Perché carichi di pesi ingombranti non andremo
mai avanti. Abbiamo bisogno di liberarci dai tentacoli del consumismo dai lacci
dell’egoismo dal volere sempre di più dal non accontentarci mai dal cuore
chiuso ai bisogni del povero Gesù, che sul legno della Croce arde di amore, ci
chiama a una vita infuocata di Lui, che non si perde tra le ceneri del mondo,
una vita che brucia di carità e non si spegne nella mediocrità. È difficile vivere
come Lui chiede? Si, è difficile, ma conduce alla meta. Ce lo mostra la
Quaresima. Essa inizia con la Cenere, ma alla fine ci porta al fuoco della
notte di Pasqua; a scoprire che, nel sepolcro, la carne di Cristo non diventa
Cenere, ma risorge gloriosa. Vale anche per noi che siamo polvere; se con le
nostre fragilità ritorniamo al Signore, se prendiamo la via dell’amore,
abbracceremo la vita che non tramonta. E certamente saremo nella Gioia.
Dalle catechesi di don A. Saraceno
Nessun commento:
Posta un commento