mercoledì 9 marzo 2022

“LA QUARESIMA” DI DON A. SARACENO

 SIAMO FATTI DI FUOCO

Don Angelo Saraceno

La QUARESIMA è riscoprire che siamo fatti per il FUOCO che sempre arde, non per la cenere che subito si spegne; per Dio, non per il Mondo, per l’eternità del Cielo, non per l’inganno della Terra; per la libertà dei figli, non per la schiavitù delle cose. Possiamo chiederci oggi: da che parte sto? Vivo per il fuoco o per la cenere? In questo viaggio di ritorno all’essenziale che è la Quaresima il Vangelo propone tre tappe, che il Signore chiede di percorrere senza finzioni: l’elemosina, la preghiera, il digiuno. A che cosa servono? Sono realtà che non svaniscono. La preghiera ci riannoda a Dio La carità ci riannoda al Prossimo Il digiuno ci riannoda a noi stessi Dio, i fratelli, la mia vita ecco le realtà che non finiscono nel mondo, su cui bisogna investire

La QUARESIMA è tempo di grazia per liberare il cuore dalle vanità. È tempo di guarigione dalle dipendenze che ci seducono. È tempo per fissare lo sguardo su ciò che resta.

Dove fissare lo sguardo lungo il cammino della Quaresima? È sempre sul Crocifisso. Gesù in croce è la bussola della vita, che ci orienta in Cielo. La povertà del legno, il silenzio del Signore, la spogliazione per amore ci mostrano la necessità di una vita più semplice, libera dai troppi affanni per le cose. Gesù dalla croce ci insegna il coraggio forte della rinuncia. Perché carichi di pesi ingombranti non andremo mai avanti. Abbiamo bisogno di liberarci dai tentacoli del consumismo dai lacci dell’egoismo dal volere sempre di più dal non accontentarci mai dal cuore chiuso ai bisogni del povero Gesù, che sul legno della Croce arde di amore, ci chiama a una vita infuocata di Lui, che non si perde tra le ceneri del mondo, una vita che brucia di carità e non si spegne nella mediocrità. È difficile vivere come Lui chiede? Si, è difficile, ma conduce alla meta. Ce lo mostra la Quaresima. Essa inizia con la Cenere, ma alla fine ci porta al fuoco della notte di Pasqua; a scoprire che, nel sepolcro, la carne di Cristo non diventa Cenere, ma risorge gloriosa. Vale anche per noi che siamo polvere; se con le nostre fragilità ritorniamo al Signore, se prendiamo la via dell’amore, abbracceremo la vita che non tramonta. E certamente saremo nella Gioia.

Dalle catechesi di don A. Saraceno

Nessun commento:

Posta un commento