martedì 5 ottobre 2021

UN TEMA A NOI CARO


UN'ESPERIENZA DA NON DIMENTICARE

Peppe Tringali insieme ai fratelli  Salvo De Luca e Domenico Russo oltre ad altri amici non cursillisti Nicola Molino e Claudio Tardonato., si sono portati a Roma nei giorni del 1 e 2 ottobre, per partecipare al convegno nazionale dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie), dal titolo “Curare è Prendersi Cura”, associazione dove si sono stabilmente inseriti. 


MI HANNO RACCONTATO:  

Noi cursillisti ci siamo  andati anche   per studiare l’ambiente e per approfondire le diverse tematiche proposte, perché la vita cristiana non si gioca sulla rinuncia ma sulla scoperta di qualcosa di più grande senza perdere di vista il tema a noi caro  l’evangelizzazione degli ambienti. “Educare alla vita Buona del Vangelo”, con la nostra testimonianza, significa   trasmettere alle persone, di questo  nostro ambiente, che non hanno ancora incontrato Cristo i sentimenti di amicizia, fedeltà, amore, bontà e solidarietà.

Siamo sicuri  di non incontrare difficoltà nell’individuare vertebre a cui proporre l’esperienza del Cursillo.   Sappiamo che l’uomo in genere ha tendenza a chiudersi in un recinto per difendersi dagli attacchi del mondo che lo circonda ma in questa associazione i lontani che non conoscono Cristo saranno ben disposti ad accettare le nostre proposte perché hanno ben chiari i propositi e i concetti di comunità, condivisione attenzione al bisogno dell’altro, donazione, accoglienza, ascolto, dialogo e relazione.  

Siamo sicuri che ci riusciremo facendo appello al “cuore” delle persone, servendoci dell’amicizia affinché chi ci ascolta sia ben disposto nei nostri confronti e rassicurato a ricevere i contenuti del nostro messaggio evangelico e la qualità della nostra relazione.


Abbiamo incontrato persone a cui non abbiamo mancato, un sorriso, un aiuto piccolo o grande che sia al fine di convincerli che possono contare anche su di noi. Non ci è mancato l’ascolto dei tanti sbandamenti dell’anima, dei “momenti vitali” nelle persone affette da malattie incurabili e abbiamo  sentito storie strazianti che non rientrano nei nostri schemi culturali e mentali.

Allora, non possiamo non pensare a tutti questi nostri nuovi amici che prestano il loro aiuto agli ammalati ed ai bisognosi,  ma che non  sono ammalati di Cristo fino ad avere la febbre alta e soffrire angosciati di fronte ai mali del mondo! ” Ultreya” 

Luigi Majorca

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