UN'ESPERIENZA DA NON DIMENTICARE
Peppe Tringali insieme ai fratelli Salvo De Luca e Domenico Russo oltre ad altri amici non cursillisti Nicola Molino e Claudio Tardonato., si sono portati a Roma nei giorni del 1 e 2 ottobre, per partecipare al convegno nazionale dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie), dal titolo “Curare è Prendersi Cura”, associazione dove si sono stabilmente inseriti.
Noi cursillisti ci siamo andati anche per studiare l’ambiente e per approfondire le diverse tematiche proposte, perché la vita cristiana non si gioca sulla rinuncia ma sulla scoperta di qualcosa di più grande senza perdere di vista il tema a noi caro l’evangelizzazione degli ambienti. “Educare alla vita Buona del Vangelo”, con la nostra testimonianza, significa trasmettere alle persone, di questo nostro ambiente, che non hanno ancora incontrato Cristo i sentimenti di amicizia, fedeltà, amore, bontà e solidarietà.
Siamo sicuri di non incontrare difficoltà nell’individuare
vertebre a cui proporre l’esperienza del Cursillo. Sappiamo che l’uomo in genere ha tendenza a
chiudersi in un recinto per difendersi dagli attacchi del mondo che lo circonda
ma in questa associazione i lontani che non conoscono Cristo saranno ben
disposti ad accettare le nostre proposte perché hanno ben chiari i propositi e
i concetti di comunità, condivisione attenzione al bisogno dell’altro,
donazione, accoglienza, ascolto, dialogo e relazione.
Siamo sicuri che ci riusciremo facendo appello al “cuore” delle persone, servendoci dell’amicizia affinché chi ci ascolta sia ben disposto nei nostri confronti e rassicurato a ricevere i contenuti del nostro messaggio evangelico e la qualità della nostra relazione.
Abbiamo
incontrato persone a cui non abbiamo mancato, un sorriso, un aiuto piccolo o
grande che sia al fine di convincerli che possono contare anche su di noi. Non ci
è mancato l’ascolto dei tanti sbandamenti dell’anima, dei “momenti vitali” nelle
persone affette da malattie incurabili e abbiamo sentito storie strazianti che non rientrano
nei nostri schemi culturali e mentali.
Allora, non possiamo non pensare a tutti questi nostri nuovi amici che prestano il loro aiuto agli ammalati ed ai bisognosi, ma che non sono ammalati di Cristo fino ad avere la febbre alta e soffrire angosciati di fronte ai mali del mondo! ” Ultreya”
Luigi Majorca
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