sabato 17 ottobre 2020

RENDERE A CESARE QUELLO CHE E' DI CESARE di don Raffaele

DATE A CESARE IL SUO  e A DIO SE STESSO


Siamo nella XXIX domenica del tempo ordinario e dal brano  evangelico di Matteo risalta questo versetto "Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

"Essere cristiani non ci fa essere exstra terrestri, siamo cittadini con diritti e doveri, siamo cristiani con ciò che comporta la sequela di Cristo.
L'umanità sanata dalla grazia di Dio cammina per le strade del mondo
servendo la verità, donando amore.
 L'umanità accogliente, solidale, amante del vero, del giusto, è il presupposto necessario per una società a misura d'uomo, in cui la dignità di ogni uomo e di ogni donna viene riconosciuta, garantita, difesa contro ogni forma di schiavitù, di disuguaglianza sociale, di ingiustizia.

Il cristiano non sfugge ai suoi doveri civici, non ricorre a sotterfugi per non pagare le tasse, 
non si arroga il diritto di calpestare le leggi dello stato,tranne il caso in cui queste leggi dovessero andare contro la fede, la giustizia, la stessa sacralità della vita umana.
I martiri hanno saputo e sanno dare prova di  eroismo tutte le volte in cui hanno dovuto scegliere tra i valori del Vangelo e le leggi dello stato contrarie a questi valori.
Il dare a Cesare quel che è di Cesare deve responsabilizzarci nel fare il nostro dovere, 
nel vivere nella legalità.
Il dare a Dio quel che è di Dio ci impegna 
a mettere Dio al primo posto, 
a dare il primato ai valori dello spirito.
Don R. Aprile

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