C’è chi ha avuto paura di partire e c’è chi ha avuto
il desiderio di non tornare. Ma “Mai
tornare indietro, nemmeno per riprendere un sogno interrotto.
Fin
qui tutto chiaro, poi comincia a
pensare: come vivrò, cosa dirò quando sarò tornata a casa?
Nulla è più incomprensibile del ritorno, a quanto pare. Ma la
incoraggia Il pensiero che ha avuto: la
certezza di avere più tempo di parlare con i propri figli, con il marito o con
gli amici di sempre.
Con lo sguardo rivolto
all’indietro la nuova corsista pensa:
“Mollo gli ormeggi, sono libera!” “Siamo liberi!” E’
l’espressione usata dai marinai per comunicare a chi sta al timone che non ci
sono più ostacoli, “che nulla più trattiene al vecchio mondo e niente li collega
ai vecchi schemi.
“Il viaggio di ritorno, ora la corsista lo
sa, ha una meta”, “Capire che l’esperienza vissuta ha mille orizzonti e che il meglio non è altrove, il meglio è un
diverso stato d’animo, un nuovo stile di vita. Un coraggio consapevole di ciò
che, dopo il cursillo, può vivere qui e ora con quello che ha, immaginando il
futuro come qualcosa di plasmabile con la grazia di Dio. Non lo avrebbe
sperimentato se non fosse partita, non lo avrebbe capito se non fosse tornata”.
Luigi Majorca