Sabato
pomeriggio, all'Oratorio, abbiamo parlato di "DONI"!!
Con i piccoli
della scuola elementare, l'abbiamo fatto attraverso la lettura ed il commento
di una storia. Di rientro dalle vacanze natalizie, un prof assegna ai propri
alunni un tema in cui chiede di scegliere ed argomentare quale sia, secondo
loro, il dono più prezioso che i tre Re Magi hanno portato a Gesù. Mentre tutti
gli alunni svolgono il tema, esprimendo e spiegando la propria preferenza tra
oro, incenso e mirra, l'alunno ritenuto il più bravo della classe consegna il
foglio in bianco. Alla richiesta di spiegazioni, da parte del prof, l'alunno
risponde dicendo: «Secondo me, signor professore, il dono più grande che i tre
Re Magi hanno fatto a Gesù è stato il loro prostrarsi per adorarlo. Mi pare -
continuò il saggio studente - che Gesù abbia gradito dai Magi più l'offerta che
hanno fatto di se stessi, che non quanto essi avevano in mano». Abbiamo
concluso, allora, osservando che la preziosità del dono non si misura da
quello che si dà o da quanto si dà, ma dal cuore con cui lo si dà. Il
sorriso che accompagna il dono, vale più del dono stesso. Nulla è piccolo di
ciò che è dato per amore. Il mio, il tuo dono, piccolo o grande, vale quando
coinvolge noi stessi. Se è importante coinvolgere noi stessi, abbiamo pensato
che la frase "PIÙ CUORE NELLE NOSTRE MANI" fosse la sintesi
migliore di tutte queste osservazioni e l'obiettivo giusto da vivere nel corso
della settimana!!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLWm92_79SfXITq44eUl00jxsw19rjk_nmQU9DYUsmgaFoLH3cqlKTL9jmjIXumrC9rFuno5Yw_Wm6QAsFB4DaTNbd_mnAV_TlMLoBZbGNguxVfpYkuhyphenhyphensivg_3R0BwMUlpK8mGVWNulw/s320-rw/P_20170422_181405_2.jpg)
Con i ragazzi di scuola media e superiore, abbiamo trattato lo
stesso argomento attraverso la lettura ed il commento di un episodio della vita
di don Bosco. Di ritorno dalla diocesi di Alba, costretto a chiedere ospitalità
al cappellano di una chiesetta di passaggio, don Bosco fu accolto un po' di
malumore e sottoposto ad una specie di interrogatorio. Solo quando il
cappellano scoprì che il sacerdote che stava ospitando fosse proprio don Bosco,
cambiò atteggiamento e, tra mille scuse, gli offrì il meglio che potesse
dargli. Nel salutare il cappellano don Bosco gli disse: «Veda, signor
Cappellano, prendiamo lezione da quello che accade. Se non abbiamo nulla, non
diamo nulla; se abbiamo poco, diamo poco; e se abbiamo molto, diamo ciò che
crediamo conveniente; ma lasciamoci sempre guidare dalla carità, la quale
tornerà sempre a nostro vantaggio».
Immancabili,
infine, la presenza e le parole preziose del nostro Parroco, il canto ed il
gioco che coinvolge ed appassiona grandi e piccoli!! A sabato prossimo!!
Elisa