domenica 24 gennaio 2016

DIARIO DELL'ORATORIO N. 6 DEL 23.01.2016

Sabato all'Oratorio abbiamo parlato di REGOLE e di quanto sia importante imparare a rispettarle, in ogni ambiente che frequentiamo! Curiosi di sapere come se l'è cavata Francesco con le regole di casa?! Allora BUONA LETTURA!! ..e complimenti sempre ai nostri piccoli artisti: bravi!! (i disegni sono opera dei bambini).

Quella sera la mamma si era davvero arrabbiata!!
Francesco, tornando dall'allenamento, aveva messo piede in casa senza nemmeno salutare, lanciando il borsone sul divano, il giubbotto contro la poltrona, sporcando tutto il pavimento di terra e polvere, perché non si era minimamente preoccupato di pulirsi le scarpe prima di entrare. Poi, passando dalla cucina, si era pure preso al volo, senza lavarsi le mani, un pezzo di pizza, che la mamma aveva preparato per cena, facendo molliche per tutto il corridoio. Insomma, nel giro di pochi minuti, aveva messo in disordine e sporcato ogni stanza in cui era entrato.
La mamma allora aveva cominciato a chiamarlo, a rimproverarlo, ma Francesco aveva pure gli auricolari con la musica a tutto volume e non sentiva nulla. «Oggi, ha proprio esagerato!», pensò ad alta voce la mamma, mentre, arrabbiata, gli sfilava gli auricolari. Poi, disse a Francesco di andare subito a farsi la doccia e di rimettere al suo posto quanto aveva sparso per casa. «E stasera niente televisione!!», aveva sentenziato alla fine.
Vedendo come fosse sparito dal volto della mamma il sorriso rassicurante che sempre aveva per lui, Francesco capì di averla combinata davvero grossa. Quel rimprovero era stato come ricevere un cartellino rosso!! Così, fece tutto quello che la mamma le aveva detto e, dopo cena, andò da lei con un grande cartoncino e una scatola di pennarelli colorati. Aveva capito di aver sbagliato perché aveva trasgredito tutte le regole di casa. Le chiese scusa e chiese poi alla sua mamma e al suo papà di provare a scrivere insieme sul quel cartoncino tutte le regole che andavano rispettate: vederle scritte e scriverle tutti insieme lo avrebbe certamente aiutato a ricordarsene più facilmente.
Ma chissà se anche Mosè aveva mai avuto a che fare con così tante regole da rispettare??!

Il popolo d'Israele era da tempo in cammino nel deserto, verso la terra promessa, quando piantò le tende ai piedi di un'alta montagna, il Monte Sinai. Là, Dio chiamò Mosè sul monte per quaranta giorni, poi gli diede due tavole di pietra su cui erano scritte dieci leggi, i dieci comandamenti. Il Signore disse a Mosè: «Io faccio un'alleanza con il mio popolo. Se esso osserverà queste dieci leggi, io sarò il suo Dio, lo guiderò e lo proteggerò. Questi sono i comandamenti:

Io sono il Signore Dio tuo!
                    Non avrai altro Dio all'infuori di me.
                    Non pronuncerai invano il nome del Signore tuo Dio.
                    Ricordati di santificare la festa:
            sei giorni lavorerai, il settimo è sacro al Signore.
                    Onora tuo padre e tua madre.
                    Non uccidere.
                    Non commettere atti impuri.
                    Non rubare.
                    Non dire il falso.
                    Non desiderare le cose del tuo prossimo.
                    Non desiderare la moglie o il marito del tuo prossimo».

Allora Mosè scese all'accampamento e, alla presenza di tutto il popolo, parlò del patto che il Signore proponeva, e lesse la legge che il popolo doveva impegnarsi a rispettare in cambio del potente aiuto di Dio.

Tutti ascoltarono e si impegnarono, anche per i propri discendenti.