Rivisitare le impostazioni iniziali del nostro blog cosa
significa? Significa conferire un particolare valore al blog, rivalutare e
trasformare il senso di un determinato ambiente, di un determinato contesto. Per
questo motivo aggiungeremo nuove rubriche e articoli di nuovi collaboratori. Ai
giorni d’oggi si crede sia tutto scontato, ma in realtà è proprio il poter
migliorare, modificare, creare contesti e situazioni dinamiche nuove che darà (si spera) pregio alla nostra iniziativa. Essendo tutto in continua evoluzione,
riteniamo ci sia la necessità di stare
al passo con i tempi e i bisogni della comunità in cui si vive.
Iniziamo con pubblicare un articolo della giornalista
Giuliana Sciabon, collaboratrice del Resto del Carlini di Reggio Emilia, sul primo libro di poesie di don Raffaele
Aprile che appartiene alla nostra parrocchia ma che per la sua vocazione
mariana svolge il suo ministero nel santuario della Madonna delle
Lacrime. Ogni mese ci invierà in assoluta
anteprima una o più poesie che, prevediamo, faranno parte di un secondo
libro. Per leggerle potete cliccare sulla pagina in alto “Le poesie di don
Raffaele”. Le troverete molto interessanti in un contesto sempre attuale.
"Sono in spiaggia, pomeriggio inoltrato, seduta all'ombra dell'ombrellone, davanti al mare lievemente mosso ma azzurro che fa da culla ai miei pensieri, intorno a me poca gente, decido di leggere perché finalmente sento che c'è l'atmosfera propizia, prendo il tuo libro, con un po' di titubanza - perché ho letto così tanti libri e tanti di poesie che a volte certi libri li inizio ma non riesco ad andare avanti e così ho sempre paura di rimanere delusa dai libri -, ma fiduciosa. Inizio a leggerlo, e lo leggo d'un fiato!! dalla prima all'ultima pagina senza interruzioni.
Non mi capita spesso, soprattutto certe poesie le leggo come righe senza neanche percepirle perché sempre più gente scrive poesie e sono solo ricerche metriche passate, invece le tue parole suonano autentiche, semplici, dirette, sincere, non passate e oltre l'oggi, un ora che può essere sempre valido. In molte mi riconosco.
Non ci vedo per forza un uomo o un sacerdote ma una persona umana nella sua personale ricerca spirituale e di vita, che soffre e trova la forza di andare avanti e vedere ciò che c'è di positivo e l'amore negli altri e nel creato con uno sguardo di speranza rivolto al cielo. Grazie di aver condiviso i tuoi pensieri e le tue emozioni in questo libro."