sabato 28 maggio 2016

DIARIO DELL'ORATORIO 21

DIARIO DELL'ORATORIO!!
Sabato pomeriggio, all'Oratorio, con i bambini della scuola elementare abbiamo concluso il nostro percorso in compagnia di Francesco, il personaggio guida di quest'anno, abbiamo svelato, finalmente, il titolo del libro che ci ha accompagnato durante questi mesi e abbiamo realizzato delle coloratissime case tridimensionali per decorare l'ultimo spicchio del nostro originalissimo mondo. Dopo la montagna, il deserto, il sentiero ed il mare, mancava solo uno scorcio di città! 
Con i ragazzini della scuola media, invece, prendendo spunto da un gioco, abbiamo parlato di noi e commentato questi mesi di Oratorio. Com'è stata questa esperienza?? I ragazzi ci hanno detto di essersi divertiti, di essersi sentiti voluti bene e di aver trascorso questo tempo insieme in un ambiente che aveva il sapore di casa, di famiglia! 
Il Parroco e gli animatori ce l'hanno messa tutta per offrire loro un'occasione di crescita e di socializzazione alla maniera di Gesù! Vi ricordiamo che sabato 4 giugno non ci sarà Oratorio! Vi diamo appuntamento sabato 4 e domenica 5 alle ore 18.45 per partecipare tutti insieme alla Santa Messa e alle processioni, in occasione della Festa del Sacro Cuore di Gesù! E vi aspettiamo sabato 11 giugno alle ore 15.45 per la Festa conclusiva dell'Oratorio!! GRAZIE A TUTTI!!
...e buona lettura!

Come ogni sera, Francesco si era messo a letto a leggere qualche pagina del suo libro preferito. Poi, terminata la lettura, lo aveva posato sul comodino e aveva spento la luce. Ma, quella sera c'era qualcosa di diverso: Francesco non ce la faceva proprio a prendere sonno!! Aveva terminato di leggerlo tutto il suo libro preferito, quel libro che fino a qualche mese prima era solamente un vecchio libro impolverato, trovato per caso durante il trasloco.
Ripensava a tutti i personaggi che aveva incontrato in quelle pagine: Abramo, Mosè, Davide, Gesù, Paolo. Gli tornavano in mente le loro storie e ripensava a tutto quello che aveva imparato da loro: il valore dell'attesa, il coraggio di vincere le proprie paure, il rispetto delle regole, l'importanza di essere sempre se stessi, senza vergognarsene, il dono prezioso dell'amicizia. Ma, più di tutto, l'aveva colpito quella lettera di Paolo sull'Amore! Quello stesso amore che aveva mosso anche tutti gli altri personaggi. Francesco aveva capito che solo quando si ama incondizionatamente si può sperimentare la pazienza di Abramo, la fede di Mosè, la forza e il coraggio di Davide e il sacrificio disinteressato, come quello di Gesù e di Paolo! Anche la sua nonna glielo ripeteva sempre: «Se hai scoperto di essere amato e se hai in te l'Amore, saprai osare tutto e nulla di sembrerà difficile, piccolo mio!!». 
Leggendo quel libro, Francesco aveva imparato a conoscere l'Amore di Dio per gli uomini e, nel suo piccolo, aveva cercato di diventare uno strumento di quell'amore. Che avventura era stata leggere quel libro!! «Ma come si intitola??», pensò Francesco che fino a quel momento non se l'era mai chiesto. Allora riaccese la luce, riprese il suo libro in mano e sulla copertina, sebbene parecchio rovinata, riuscì a leggerne il titolo:
LA BIBBIA! Ecco come si intitolava quello che ormai era diventato il suo libro preferito!!




Elisa

  





  


giovedì 26 maggio 2016

Diario dell'Oratorio 20 - OPEN DAY

Sabato pomeriggio, del 21 maggio 2016, all'Oratorio è stato OPEN DAY!!


Click to play this Smilebox slideshowAlle 15.45 abbiamo accolto, insieme ai nostri bambini, gli alunni dell'ultima classe della Scuola Materna Parrocchiale, per far loro conoscere e scoprire cos'è l'Oratorio!! Abbiamo loro letto la "Storia dei colori" per parlare di Armonia ed essere, come ci ha detto il nostro Parroco, "costruttori di unità"! Immancabile poi il gioco e per concludere in bellezza, pardon in dolcezza, merenda per tutti!!
Alle 17.15, invece, insieme ai nostri ragazzi di scuola media, abbiamo dato appuntamento ai bambini che quest'anno hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Per scoprire e riscoprire la nostra Parrocchia, tutti insieme i ragazzi hanno giocato una divertente caccia al tesoro che li ha visti scorazzare tra cortile, sacrestia, Chiesa e il salone che ospita i nostri incontri. Ma qual era il tesoro da trovare, vi chiederete?! Una frase di Gesù: «Amatevi così come io ho amato voi». Né più, né meno, ma come Gesù, perché Lui è il nostro modello, il nostro punto di riferimento e le Sue parole il tesoro più prezioso per ogni cristiano!! Puntuali, come sempre poi, i nostri piccoli artisti con i loro disegni, ispirati alla storia che abbiamo oggi raccontato, ma anche alla Madonna, dato che questo è il mese a Lei dedicato.
COMPLIMENTI E GRAZIE A TUTTI!!
                            Elisa

lunedì 23 maggio 2016

GIUBILEO DEGLI SPORTIVI A SIRACUSA

Giorno 12 maggio 2016 a Siracusa si è celebrato il Giubileo degli sportivi, organizzato dal PANATHLON Club di Siracusa.

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La cerimonia è iniziata con il raduno nella sala convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime, dove sono confluiti  gli atleti e soprattutto i tanti giovanissimi appartenenti a diverse società sportive.
Il presidente del Club, il dr. Rodolfo Zappalà, ha dato il benvenuto ai presenti.
Il socio, dott. Nicola Garozzo ha curato la presentazione del Giubileo degli sportivi,  come l’anno della riconciliazione, della speranza, della giustizia e del consolidamento degli impegni del panathleta tra i quali ricordiamo quelli:  “di  dare il meglio di se per il volontariato, di ricercare l’amicizia, di agire perché lo spor sia considerato e vissuto come un elemento di cultura degli uomini e dei popoli, di essere un vero ambasciatore dello sport, inteso come elemento di emancipazione dell’uomo …..”
Subito dopo,  don Claudio Magro ha illustrato il significato spirituale del Giubileo alla luce dell’impegno sportivo. “Una grande festa,  l’evento più attesto e duraturo della tradizione cattolica;   l’anno dedicato al consolidamento della fede, alla solidarietà, alla comunione fraterna tra chiesa e la comunità sportiva, un anno di richiamo e di stimolo.”
Per finire alcuni Panathleti hanno rappresentato l’esempio più significatito del Fair-play dello sportivo, rievocando in sintesi l’epica e straordinaria storia del pluricampione del mondo Jesse Owens che, nato povero ma con un dono atletico straordinario, alle Olimpiadi del 1936 lasciò Berlino e il terzo Reich senza parole vincendo 4 medaglie d’oro nei 100, nei 200, nella staffetta 4x100 e nel salto in lungo ed entrando di diritto nella leggenda.
E’ seguito in processione l’attraversamento della Porta Santa del Santuario e la S. Messa officiata dal don Claudio Magro.
                       Luigi Majorca

domenica 15 maggio 2016

DIARIO DELL'ORATORIO 19

LA FEDE CI METTE IN CAMMINO!!
Sull'esempio di San Paolo, anche i bambini e i ragazzi dell'Oratorio si sono messi in cammino per essere testimoni e annunciatori della Buona Notizia e per riscoprire, da pellegrini, in questo Anno Santo della Misericordia, uno dei luoghi simbolo della nostra fede fede cittadina: il SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME!!
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Così, sabato 14 maggio, guidati dal Parroco, accompagnati dai genitori e sostenuti dagli educatori, hanno intrapreso un pellegrinaggio dal cortile della Parrocchia fino al Santuario della Madonna delle Lacrime. Presso il Museo del Santuario, uno dei tanti volontari, che prestano servizio per l'accoglienza dei pellegrini, ha fatto vedere loro un breve filmato riguardo la lacrimazione del quadretto di gesso dei coniugi Iannuso e risposto alle domande e alle curiosità di bambini e adulti. Poi, in Basilica, guidati dal nostro Parroco, un momento di preghiera, un canto dedicato alla Madonna e la vista del quadretto, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria che, tra il 29 agosto e il 1 settembre 1953, in Via degli Orti, pianse lacrime umane. A tutti i partecipanti, infine, il Parroco ha donato un pezzetto di cotone benedetto che ha toccato il quadro della Madonna delle Lacrime.
... A Maria, teniamo fisso lo sguardo e chiediamo di infondere in tutti noi il coraggio cristiano di credere e amare!
Elisa

giovedì 12 maggio 2016

GIU' LE MANI DAI BAMBINI


"NO GENDER"
  
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  Notevoli i temi trattati dai due relatori che hanno trovato un uditorio incredulo e sgomento o per non sapere sulla sulle questioni in discussione, o per ignoranza o per paura di conoscere certe verità.
La dottoressa Stefania Ragaglia ha trattato dal punto di vista storico e giuridico il tema della“teoria Gender” , avvalendosi di filmati esplicativi, suscitando pessimistiche prospettive e realistici timori per i propri figli.
Don Fortunato Di Noto ha esaminato l’argomento“pedofilia” in un percorso parallelo, ma a volte convergente con la teoria del Gender. I filmati sono stati devastanti per i presenti, che  hanno  preso coscienza del gravissimo pericolo a cui vanno incontro i loro bambini. Il tutto documentato da filmati prelevati dalla rete ed accessibili a tutti. Si può concludere invitando i genitori a non diventare conniventi con certe pericolosissime lobby, con il proprio atteggiamento, quello di non voler affrontare questi problemi o per un falso quieto vivere, o per ritenere non conveniente parlarne, o per una colpevole cosciente ignoranza. Don Fortunato, che è stato oggetto di innumerevoli minacce, ha concluso che  la comunicazione ormai globalizzata e priva di ogni regola  fa perdere i genitori dal controllo dei loro figli, compreso quello di  educarli alla luce di principi etici che da secoli sono stati le radici del nostro cultura cristiana.
Luigi Majorca

lunedì 9 maggio 2016

INIZIATIVA DELL' ISTITUTO SCIENZE RELIGIOSE S.METODIO

Venerdì 13 maggio 2016  con inizio alle ore 19.00
presso il Centro Convegni Santuario Madonna delle Lacrime in Siracusa
                                        
si terrà una  conferenza sul tema

    Giustizia e perdono

intervengono
Ignazio La China Andrea Zappulla
modera
Luca Novara



domenica 8 maggio 2016

DIARIO DELL'ORATORIO 18




Sabato pomeriggio, all'Oratorio, con i bambini della scuola elementare abbiamo parlato di COMUNICAZIONE, di come diventare annunciatori di Dio, sull'esempio di San Paolo. E, poi, prendendo spunto proprio da una lettera del Santo, il nostro Parroco ci ha invitato ad essere come l'Amore, che tutto scusa, tutto spera, tutto sopporta!!
 A conclusione del nostro pomeriggio, abbiamo dedicato alle mamme presenti il canto alla Madonna, che abbiamo imparato in queste ultime settimane, e poi merenda per tutti!! Con i ragazzi della scuola media, grazie all'intervento della Dottoressa Maria Angela Valenti, abbiamo riaffrontato il problema del BULLISMO, sempre più tristemente attuale tra le nuove generazioni. Come smontare un bullo?! Non isolandosi, non mostrandosi impauriti ma, soprattutto, parlandone sempre con gli adulti (insegnanti, genitori, educatori ecc.): questo l'invito che abbiamo rivolto ai nostri ragazzi!! Di seguito l'ultimo episodio della storia di Francesco, il personaggio guida nei nostri incontri con i piccoli, e i disegni che rendono ricca la nostra bacheca, con un omaggio particolare alle mamme!! GRAZIE A TUTTI!! ..e BUONA LETTURA!!

Su cosa avrebbe voluto fare da grande, Francesco non aveva mai avuto le idee chiare. «È ancora troppo presto!!», rispondeva seccato ogni volta che qualcuno in famiglia, scherzando, provava a chiederglielo. Una mattina, però, durante una gita, organizzata dalla scuola, capì quale potesse essere il suo futuro o, almeno, come gli avrebbe fatto piacere immaginarselo. Con la sua classe, fece visita alla redazione di un giornale locale. Dopo un giro veloce tra le scrivanie dei vari redattori a lavoro, i ragazzi si accomodarono nella sala riunioni e lì un giornalista fu disponibilissimo a rispondere a tutte le domande e le curiosità di Francesco e dei suoi compagni. E fu proprio Francesco ad alzare per primo la mano: «Come mai ha scelto di fare il giornalista?? - chiese. Non è mica un lavoro che ti fa guadagnare tanti soldi né che ti rende famoso». «Quando mi sono ritrovato a pensare a cosa fare da grande- rispose il giornalista- decisi che avrei scelto solo quello che mi avrebbe fatto davvero piacere fare, senza pensare ai soldi, alla carriera o ai sacrifici che mi aspettavano. Fin da piccolo sono stato un tipo curioso: mi piaceva chiedermi il perché delle cose che mi succedevano intorno e mi piaceva comunicare agli altri quello che vedevo, quello che pensavo. Soprattutto quando si trattava di una bella notizia, avevo una voglia incredibile di raccontarla a tutti!! In fondo, non capita anche voi, quando vi succede qualcosa di bello, di non vedere l'ora di raccontarlo in famiglia o ai vostri amici?! E così ho cominciato a scrivere. La cosa più bella del mio mestiere, poi, è quando riesco a dare voce a chi non avrebbe altrimenti modo di farsi sentire». Questa storia della comunicazione l'aveva proprio convinto. Ma chissà se anche nel suo libro preferito c'era qualcuno che era stato un grande comunicatore??!

Per portare a tutti la Parola di Gesù, Paolo intraprese molti viaggi. Giunse ad Atene, a Corinto, ad Efeso, a Gerusalemme, a Roma. E, in ognuna di queste città, a seguito della sua predicazione, nacquero nuove comunità cristiane. La sua fu una vita davvero straordinaria: sopportò ogni prova, ogni pericolo ed ogni ingiustizia per annunciare a tutti, instancabilmente, il messaggio di Gesù!! Quando non poteva raggiungere direttamente un posto, lasciava che fossero le sue parole a viaggiare per lui. Scrisse, infatti, tantissime lettere. Una delle più belle è quella che parla dell'Amore.
PAOLO: «Se io sapessi parlare tutte le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'amore, sarei come una campana che suona, come un tamburo che rimbomba. Anche se io fossi un profeta, e conoscessi tutti i misteri, anche se avessi una fede così forte da smuovere le montagne, ma non avessi l'amore, che cosa conterebbe? Anche se io distribuissi tutte le mie ricchezze ai poveri, ma non avessi l'amore, non avrei nulla. Chi ama è paziente. Chi ama è premuroso. Chi ama non è invidioso. Chi ama non si vanta. Chi ama non si gonfia d'orgoglio. Chi ama è rispettoso. Chi ama non ricerca il proprio interesse, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Chi ama tutto scusa, tutto spera, tutto sopporta. L'amore non avrà mai fine. Tre sono le cose che contano: la fede, la speranza e l'amore. Ma la più grande di tutte è l'amore!»


giovedì 5 maggio 2016

QUESTO E' IL TEMPO DELLA MISERICORDIA

Il Panathlon (dal greco pan= tutto e athlon=sport) è un'associazione culturale in campo sportivo, fondata a Venezia il 12 giugno1951 .A Siracusa il club è nato il 20 ottobre del 1965.  
Lo scopo del Panathlon è l'affermazione dell'ideale sportivo e dei suoi valori morali e culturali, quale strumento di formazione ed elevazione della persona e di solidarietà tra gli uomini e i popoli. Quest’anno sportivo si inserisce nel grande tempo della misericordia voluto da Papa Francesco: invitiamo quindi tutte le società sportive con i loro presidenti, dirigenti e allenatori al Santuario della Madonna Delle Lacrime, alle ore 17,30, giovedì 12 maggio 2016 per vivere il "Giubileo degli Sportivi" con il nostro Pastore arcivescovo Salvatore Pappalardo ed il Panathlon  non può prescindere dal proporre una  serata che avrà il carattere di una Veglia di preghiera e guidati dalla parola dell’Arcivescovo proveremo a cogliere l’importanza della misericordia anche nel campo dello sport. Insieme, poi, varcheremo la Porta Santa del Santuario della Madonna delle Lacrime.
Infine vogliamo sottolineare il valore dello sport nell’educazione dei giovani.
Educare nello sport vuol dire aiutare l’altro a venire fuori, a manifestarsi, a realizzarsi secondo le sue potenzialità.   Il senso più autentico di ogni relazione educativa è aiutare l’altro ad aiutarsi da sé. Significa che la condizione di aiuto può essere autentica, se teniamo in considerazione i tempi di crescita di ogni persona, rispettando l’altro e il suo essere persona che diviene nel tempo. L’educazione non ha fretta, è un tempo di attesa e non di pretesa.
Educare al bello –  Educare all’ascolto, esigendo tempi di ascolto e di attenzione. Educare alla misericordia.
Concludendo: anche noi sportivi  non vogliamo perdere questa occasione perché “questo è il tempo della misericordia”. È importante che gli sportivi la vivano e la portino nel proprio ambiente.
Luigi Majorca